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Ex Liquichimica Saline: da cattedrale nel deserto a deserto vero e proprio

Per una volta la Liquichimica di Saline Ioniche è servita a qualcosa.

Terence Hill conquistato dall'ospitalità calabrese

Tratto da Il Domani

REGGIO CALABRIA - L'area dell'ex Liquichimica di Saline Ioniche, abilmente trasformata in deserto, è stata l'ultima location dove sono state girate le scene del film "L'uomo che sognava con le aquile". Il soggetto di Salvatore Marino, Umberto Marino ed Elisabetta Zincone è tratto da un'idea di Alessandro Jacchia, i quali riprendono una storia realmente avvenuta nel nord Europa. Il film ricostruisce una delicata storia d'amore e d'amicizia, in cui un uomo riscopre il senso della vita nel difendere la tradizione di un antico formaggio che la sua famiglia produce da 400 anni. Il protagonista della storia si batte per non cedere a quella modernità che calpesta l'individuo, dimenticando il lavoro e la cultura delle generazioni passate. Una lotta di chi non accetta una globalizzazione che omologa e sradica ogni piccolo centro dallo spirito antico e profondo della propria cultura. Le scene del film sono state interamente girate nel Reggino: non solo nella città dello Stretto, ma anche nella Locride, soprattutto a Gerace, in Aspromonte ed in alcuni suoi centri. L'attore protagonista del film è Terence Hill (il quale interpreta la parte di Rocco Ventura); completano il cast Michelle Bonev, Mattia Citinelli, Andrea Tidona, Alberto Molinari, Stefania Bogo, Pierluigi Misasi e Antonio Faa). Il film in due episodi realizzato per Rai Uno è prodotto da Alessandro Jacchia e Maurizio Momi, per la regia di Vittorio Sindoni. Dopo l'ultimo ciak a Saline Ioniche, Terence Hill ha raggiunto Reggio per una visita al Comune. A ricevere il noto attore nel salone dei lampadari è stato l'assessore Tilde Minasi. Si è trattato di un incontro cordiale, al termine del quale l'artista ha risposto ad alcune nostre domande. In questo film c'è la caparbietà della gente di Calabria che lotta per la difesa delle tradizioni quasi contrapponendosi alla globalizzazione. Una storia in cui alla fine il bene prevale sul male... «Le tradizioni prevalgono sulla modernizzazione. Non è una storia contro la modernizzazione, ma contro l'esagerazione che porta alcune volte a distruggere un patrimonio importante». Una storia ed un film che si ispirano da una vicenda realmente avvenuta. «Sì, si ispira ad un articolo di giornale che riporta una storia avvenuta nel nord Europa». L' uomo che sognava con le aquile" è forse una sorta di prosecuzione del noto personaggio televisivo della fiction "Don Matteo"? «Non ha niente a che vedere con "Don Matteo". E' una cosa totalmente diversa ed anche per questo mi piace molto. Intanto si svolge in Calabria e non a Gubbio». Nella vita c'è sempre una prima volta e quella di Terence Hill è la prima volta che viene in Calabria, che forse conosceva attraverso gli stereotipi che l'hanno caratterizzata... «Non sono mai stato qui: questa è la prima volta. Della Calabria mi rimarrà un ricordo molto forte. Avrò nostalgia dei posti in cui sono stato, della gente che ho incontrato». L'ospitalità della gente calabrese, così come diceva il regista, non è stata una sorpresa... «Per Sindoni che è siciliano certamente no, ma per me sicuramente sì. Non conoscevo la gente e l'affetto dei calabresi» Lei è un attore di grande esperienza e di grande fama, che ha lavorato in diverse realtà geografiche Cosa rimarrà in lei da questa trasferta nel Mezzogiorno? «Rimarrà la gioia di vivere e mi permetta una battuta: mi rimarrà un piatto eccezionale che mi è stato fatto a Gambarie dalla mamma della famiglia Perrone che è la pasta e fagioli: fagioli del luogo, grandi, e pasta biologica di una industria che sta nascendo. Ho chiesto di assaggiare questa famosa pasta coni fagioli, che loro chiamano minestrone. Eccezionale».

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 7:47 PM, ,




La tecnologia si ferma a Saline

Il governo Berlusconi promulga lo slogan delle tre "I"(Inglese, Iternet, Impresa), Telecom Italia annuncia il lancio del "supertelefono" fisso-mobile. Tutto questo bailamme tecnologico avviene mentre Fossato e le altre frazioni montane del Comune di Montebello Ionico sono ancora senza ADSL. La Telecom che, recentemente ha attivato il servizio ADSL su Montebello Ionico, infatti, ha deciso che per ora tale servizio deve essere attivo solo su Saline. Anche la tecnologia a Montebello va a due velocità e a rimanere indietro sono sempre le frazioni montane. La cosa ,comunque, non ci è nuova. Basti pensare che all'interno dello stesso Istituto Comprensivo scolastico di Montebello, mentre il plesso di Saline è dotato di collegamento ad Internet, i restanti plessi a malappena sono dotati di qualche PC, ma questa è un'altra storia che vedremo di approfondire al più presto. Tornando a noi, credo sarebbero opportune delle pressioni, da parte della popolazione e degli enti locali, affinchè Telecom Italia si decida a rendere disponibile anche alle altre frazioni il servizio ADSL che, oltre ad aprire orizzonti fino ad ora impensabili per i molti navigatori della zona, renderebbe anche più leggere le loro bollette telefoniche.

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 1:51 PM, ,




La verifica

Colpiti da quanto letto nell'articolo:


Frazione Fossato caduta nel dimenticatoio


pubblicato su "Il quotidiano della Calabria" , su "L'altroaspromonte" e da noi ripreso su questo blog, abbiamo deciso di fare una ricognizione dei posti per verificare quanto scritto. Ecco cosa è emerso:

Cortile Scuola Elementare e Media Fossato dopo qualche ora di pioggia

Cimitero Fossato - Nuovo ampliamento - Cedimenti del terreno

Cimitero Fossato - Ingresso Nuovo ampliamento

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 1:18 PM, ,




L’addio all’avvocato Domenico Sclapari

E’ mancato improvvisamente qualche mese fa l’avvocato Domenico Sclapari. Risiedeva ormai da anni a Cesano Maderno (MI), ma era nato a Montebello Jonico nel 1946. Una grande perdita per i cittadini montebellesi. Ci lascia un personaggio illustre del nostro comune, improvvisamente, tra l’incredulità generale. Uomo di cultura (due lauree conseguite in Giurisprudenza e in Scienze Politiche all’Università degli studi di Milano), studioso, ma nello stesso tempo umile e disponibile con tutti. Nominato Cavaliere al Merito della Repubblica dall’allora Presidente Sandro Pertini. Autore di libri, tra i quali ricordiamo un saggio sui rapporti tra l’illustre scrittore di Palmi Leonida Repaci, fondatore del premio Viareggio, con il grande latinista-umanista Concetto Marchesi, autore insuperato di una “Storia della Letteratura Latina” e la pubblicazione del 1984 “Per una storia di Montebello Jonico”, che tratta le modalità del prelievo fiscale nel Regno di Napoli e, quindi anche in Montebello. In questo libro che ha avuto molto successo, vengono descritte tutte le famiglie montebellesi del secolo XVIII, sulla base del Catasto Onciario del 1744 voluto dal Re Carlo III di Borbone. Era anche direttore del periodico “Modo…Etiam”, rivista della Camera Penale degli Avvocati di Monza. Ogni estate ritornava al comune natìo e molti paesani lo attendevano per intavolare discussioni di cultura e progetti di sviluppo del nostro territorio, al quale era sempre rimasto legato. Gli vogliamo rendere omaggio ricordandolo con una sua poesia, scritta in una giornata dei primi di settembre del 2002, mentre si godeva gli ultimi giorni di ferie a Montebello, prima del rientro al nord.

PIPI E PIPARI

Vogghiu ‘na stampa i pipi i ‘rasta
tantu non mi mi dannu
tantu non mi mi guasta
tantu non mi m’ansonnu.

Si diceva anni arretu:
esti com’u surfuru ‘nto cori
chi caccia morbi e fetu
…e…puru ‘u raffreddori.

Esti bonu puru pi’ duluri;
veru è chi ‘bbruscia a lingua,
ma caccia tutti i marsapuri
di lu cori e…da milinga.

Si stari bonu vui vuliti:
MANGIATI PIPI!!
Vogghiu diri: pipi ‘bbruscenti!
Cussì vi riduciti a picca…a nenti!

Sta facenda l’haia cunchiudiri
dicendo chidu c’haiu ‘nto me cori:
cu’ pipi e cu’ pipari è megghiu
non aviri nenti a chi fari!

E vi dicu puru lu pirchì:
‘u pipi ‘bbruscia a lingua,
e…i pipari…
su ‘bboni sulu pi jittari.

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postato da Anonimo; alle 4:35 PM, ,




Le Primarie a Montebello - Curiosità e risultati

La notizia ha fatto eco anche sulle pagine de Il quotidiano della Calabria.
"Montebello ha scelto Pecorario Scanio ... Il Verde supera pure il Professore" titola la testata giorno 18 ottobre. E lo supera di molto, aggiungiamo noi, correggendo alcune inesattezze. Dei 934 voti conquistati da Verdi in provincia di Reggio Calabria, 198 (il 21%) provengono da Montebello Ionico, solo 124, invece, le preferenze per il Professore. I votanti sono stati 184 nel seggio di Fossato, 214 in quello di Saline per un totale di 398 nell'intero Comune. Forte è stata partecipazione della popolazione fossatese che, così facendo, ha dimostrato come fosse miope la posizione di quei personaggi che, ritenendo inutile un seggio in quel di Fossato, hanno tentato in tutti i modi di ostacolarne l'assegnazione. Da segnalare che, mentre per Saline è stata resa disponibile come sede la Delegazione Municipale, per Fossato ciò non è avvenuto. Per questo motivo, mattina del 16 ottobre, dopo varie difficoltà, il seggio si è insediato presso la sede del locale consorzio degli olivicultori. Come mai tali differenze? Decisioni dell'Ente Comune o più semplicemente, i delegati comunali dei partiti, non hanno fatto richiesta di una sede per Fossato?

Seggio di Fossato Via IV Novembre - Presso Sede Consorzio Olivicultori - I Componenti da sinistra: Natale Battaglia (Scrut.), Macheda Fabio L. (Pres.), Spizzica Roberto (V.Pres)

Seggio di Saline Via Nazionale- Presso Delegazione Municipale - I Componenti da sinistra: Antonino Benedetto , Maria Chiara Crea, (Pres.), Francesco Zampaglione


Risultati finali dello scrutinio:
CandidatoFossatoSaline Totale
Alfonso Pecoraro Scanio:115 (62,5%)83(38,5%)198(50,0%)
Romano Prodi33(18,0%)91(42,5%)124(31,0%)
Clemente Mastella:28 (15,1%)18(8,5%)46(11,5%)
Fausto Bertinotti: 5 (2,7%)16(7,5%)21(5,0%)
Antonio Di Pietro3(1,7%)2(1,0%)

5 (1,5%)

Simona Panzino

0 (0%)

1 (0,5%)1(0,25%)
Ivan Scalfarotto0 (0%)0 (0%)0 (0%)
Bianche0 (0%)1 (0,5%)1(0,25%)
Nulle0 (0%)2(1,0%)2(0,5%)
Totale184 (100%)214(100%)

398
(100%)

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 10:41 PM, ,




Emilio Colombo e la Rivolta di Reggio del 1970

Questo è un articolo che poteva essere tratto dal “Quotidiano della Calabria”, a firma del Sig. Giovanni Crea. Purtroppo, però, lo scritto, inviato tramite Email il 14 luglio 2005 alle ore 22.22 alla redazione reggina del giornale, cioè in occasione del 35° anniversario della Rivolta di Reggio Calabria, non è stato mai pubblicato. Chissà perché. Noi lo facciamo adesso, per garantire il diritto di espressione e la libertà di stampa realmente, e non a chiacchiere, smascherando i giornalisti di stagione o di regime che tentano di censurare e usare a piacimento gli articoli, quando certe notizie non piacciono o danno fastidio. Così, come Adriano Celentano ha riportato in auge la libertà di pensiero e di critica in Rai con la trasmissione Rockpolitic, adesso noi garantiamo quella libertà di espressione in Calabria violata dalla carta stampata con la censura dell’articolo sopra citato. E anche noi possiamo gridare con il molleggiato: per oggi, per quanto riguarda i giornali più liberi, siamo primi in classifica!!!
W LA LIBERTA’.

Il giornalista Franco Cimino, sul “Quotidiano della Calabria” ha applaudito, qualche tempo fa, alla nomina, da parte del Presidente Ciampi, di Emilio Colombo senatore a vita. Colombo, esponente della DC, fu ministro del Tesoro, ministro degli Esteri, ed anche presidente del Consiglio dei Ministri nel biennio 1070-1972, gli anni della rivolta di Reggio. La rivolta, iniziata il 14 luglio del 1970 per il capoluogo di Regione, fu uno degli episodi più importanti in Italia ma anche in Europa dalla fine della seconda guerra mondiale: fu una delle pagine più grigie della nostra storia, con devastazioni, incendi, barricate, scontri tra la popolazione e le forze dell’ordine, con un bilancio di 5 morti e centinaia di feriti, tra cittadini e poliziotti; ma fu nel contempo una delle pagine più gloriose della città di Reggio, che difendeva, tutta intera, i suoi diritti. Disse Luigi Maria Lombardi Satriani: “Alla radice della violenza esplosa c’era un problema di dignità negata e l’esigenza di essere ascoltati, che hanno avuto come risposta l’occupazione militare, come se si trattasse non di esplosioni drammatiche di bisogni che, al di là delle strumentalizzazioni reazionarie, richiedono adeguate soluzioni politiche, ma di una provincia che osi ribellarsi al potere coloniale”. La rivolta fu un’espressione di un’anima popolare che per un anno intero lottò per il mantenimento delle sue prerogative, e per un suo riscatto sociale, e verso la quale ci fu una precisa volontà politica (in primis del governo dell’epoca) di ridimensionarla, tacciandola come fascista ed eversiva. Perché il capoluogo di Regione era e toccava a Reggio Calabria. Questo fatto, inconfutabile, veniva confermato dalle leggi in atto in quel periodo, che destinavano a Reggio importanti uffici regionali, in quanto capoluogo di Regione. Tra i meriti di Emilio Colombo, il Sig. Cimino elenca la fede nella libertà e la scelta dell’Europa. Ma di quale libertà parla Cimino? Il governo Colombo soffocò il desiderio di affrancamento e di libertà del popolo reggino: spogliò Reggio del Capoluogo di Regione, piegandosi agli accordi sottobanco conclusi da pochi notabili calabresi (Mancini, Misasi, Pucci). Promise che sul capoluogo si sarebbe espresso il Parlamento nazionale: promessa da marinaro! Cedette al ricatto di Giacomo Mancini, che minacciò la crisi di governo, se i “patti” segreti stabiliti a Roma (cioè capoluogo a Catanzaro, Università a Cosenza e industrializzazione a Reggio) fossero saltati. L’atteggiamento irresponsabile dell’allora Presidente del Consiglio, portò ad una “lotta” tra Catanzaro e Reggio , cioè una rivalità tra due delle città più povere d’Italia, due città dimenticate, come la Calabria, da tutti i governi dall’Unità in poi. Una guerra tra i poveri, di cui le rispettive popolazioni non avevano senz’altro bisogno. Ben altro atteggiamento tenne sulla rivolta reggina, il Presidente della Repubblica di allora, il piemontese Giuseppe Saragat, che aveva visitato la città il 17 aprile 1966, ricevendone le chiavi. Egli dichiarò: “Se fa comodo definire fascista la rivolta dei reggini lo si faccia pure, ma fascista non è”. E ancora: “Se intervengono le truppe a Reggio Calabria, mi dimetto da Capo dello Stato!” Si, perché il governo fece intervenire l’esercito a Reggio, per soffocare la rivolta, così come normalmente si fa nei regimi dittatoriali! E' stata questa la fede nella libertà di Emilio Colombo? E il modello d'Europa che ebbe in mente, che modello era? Del suo modello d'Europa (ahimè) la Calabria, e in maniera più specifica la parte più a sud dello Stivale, non trovò posto. Probabilmente la relegò nel continente africano o asiatico (a seconda da dove svolse il suo sguardo). Infatti, il 12 febbraio 1971 Emilio Colombo consegnò ai reggini il c.d. “pacchetto Colombo”. Egli tentò il tutto per tutto sperando di “addolcire” la popolazione reggina per quello che le aveva tolto, capoluogo e dignità! Assicurava il quel momento il Presidente del Consiglio Colombo: “…l’occupazione realizzabile in provincia di Reggio sarà di 10.200 unità”. Come tutti sanno, il Quinto Centro Siderurgico nella Piana di Gioia Tauro, che avrebbe dovuto occupare 7.500 persone, non è mai stato realizzato, a causa della crisi internazionale nel settore dell’acciaio che già il Governo conosceva. Con i provvedimenti messi in atto da Colombo per la Calabria, nel 1971, nacque la definizione “cattedrali nel deserto” che indicò i grandi insediamenti industriali nelle aree ancora non sviluppate. Il “pacchetto Colombo” fu il danno aggiunto alla beffa: servì ad alcuni industriali per intascare un bel gruzzolo di miliardi di vecchie lire per poi dileguarsi; servì per distruggere zone coltivate e litorali di spiaggia, danneggiando paesaggi turistici di estrema bellezza. Così successe anche a Saline Joniche con la costruzione della Liquichimica, uno stabilimento per la costruzione delle bioproteine sintetiche: la ciminiera alta della fabbrica, che sorge davanti allo Jonio, subito dopo lo stretto di Messina, è il più significativo ed emblematico dei monumenti al fallimento del piano di sviluppo economico della Calabria da parte dell’allora Presidente del Consiglio, oggi senatore a vita della Repubblica, On. Emilio Colombo.

Giovanni Crea

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postato da Anonimo; alle 10:17 PM, ,




Frazione Fossato caduta nel dimenticatoio

Pubblicato da il Quotidiano della Calabria e L'altroaspromonte

Sono un cittadino di Fossato Ionico, frazione del Comune di Montebello Ionico in provincia di Reggio Calabria. Da ormai alcuni anni vivo nel capoluogo di provincia per motivi di studio. Nonostante questo forzoso allontanamento dal mio paese rimango, ugualmente, legato ad esso a filo doppio. E' per questo motivo, oltre che per gli ovvi legami familiari, che vi faccio ritorno ogni qualvolta gli impegni me lo permettono. Ad ogni rientro trovo Fossato e le altre frazioni interne sempre più abbandonate a se stesse. L'amministrazione comunale si sta rivelando sempre meno attenta alle problematiche delle frazioni interne, costantemente impegnata, com'è, nell'arricchire le frazioni costiere. Tengo a precisare che questo sfogo non nasce da derive campanilistiche, ma solo dal giusto risentimento di chi vede il proprio paese agonizzare nell'indifferenza di chi lo amministra. Tali convinzioni, naturalmente, non si fondano sull'osservazione di dati che potrebbero essere definiti soggettivi, ma su fatti incontrovertibili e su alcune considerazioni scaturite dalla lettura delle ultime deliberazioni della giunta municipale pubblicate sul sito ufficiale del comune di Montebello Ionico ­ www.montebellojonico.it. Dopo le varie vicissitudini vissute dai cittadini per ottenere dei suoli nel cimitero di Fossato e per scoprire, dopo averli pagati a caro prezzo, come tale suoli siano instabili e privi di un accesso degno di questo nome; dopo circa due anni passati in attesa che l'Ufficio di Stato Civile a Fossato Ionico riprendesse a funzionare regolarmente per constatare come esso tuttora funzioni a tratti; dopo aver dovuto attendere la chiusura dell'anno scolastico perché il mercato rionale che rendeva difficile l'accesso ai locali scolastici venisse trasferito; dopo un "Estate Montebellese" in cui le manifestazioni destinate, dal Comune, alla frazione Fossato sono state solo due e per di più malgestite, ecco cosa si trova tra le delibere approvate negli ultimi mesi: delibera di giunta comunale numero 48 del 08.06.2005 ­ Realizzazione di un impianto sportivo coperto a servizio della scuola media di Saline Ioniche ­ Approvazione progetto definitivo-Importo di spesa euro 200.000,00; delibera di giunta numero. 52 del 17.06. 2005 ­ Impianto coperto polivalente per attività sportive e culturali in Saline Joniche del comune di Montebello ­ Approvazione progetto preliminare ­ Importo di spesa euro 522.000,00; delibera di giunta numero 61 del 13.07.2005 ­ Lavori di realizzazione recinzione cimitero Saline Ioniche ­ Approvazione Progetto esecutivo ­ Importo di spesa euro 6.500,00; delibera di giunta numero 78 del 29.07. 2005 - Recupero di un edificio da adibire a piccolo museo e punto di degustazione ­ Progetto esecutivo ­ Importo di spesa euro 99.807,20. Leggendo tali deliberazioni come si può non ricordare che mentre per una scuola si parla di palestre, la scuola di Fossato Ionico, da mesi, è in attesa di riparazioni ai servizi igienici e l'unico spazio a disposizione dei bambini per l'attività fisica è un cortile che si riempie di pozzanghere alla prima avvisaglia di pioggia, che mentre a Saline si progettano ben due impianti sportivi coperti, nelle altre frazioni neanche gli impianti all'aperto sono stati completati, che se in un cimitero manca la recinzione, in quello di Fossato si va dall'assenza della pavimentazione fino ad arrivare al terreno instabile ed alla completa inefficienza delle condotte idriche e per il deflusso delle acque piovane, che mentre l'ex scuola della borgata Caracciolino si candida a diventare piccolo museo, la ex scuola della borgata Fossatello si avvia a diventare grande rudere e l'elenco potrebbe continuare ancora, ma per non rischiare di cadere nella monotonia o ancor peggio di divenire antipatico agli stimati amici e concittadini delle frazioni costiere, aggiungo solo che, considerando tutte le deliberazioni per opere pubbliche approvate dal 10/01/2005 al 21/09/2005, a fronte di un importo di spesa di oltre 1.500.000 euro, sono meno di 500.000 quelli che verranno spesi nelle frazioni montane. Concludo col prendere atto che mentre tutto questo avviene, l'amministrazione comunale registra il totale assenso dei vari consiglieri e assessori di maggioranza dell'entroterra ed il completo e colpevole disinteresse delle opposizioni che si stanno dimostrando sempre più inesistenti ed incapaci di ricoprire quel ruolo che i cittadini hanno loro assegnato alle ultime consultazioni comunali. Nella piena consapevolezza che i miracoli avvengono molto di rado, con questo scritto, non pretendo di risvegliare la coscienza dei locali politici, ma ne chiedo la pubblicazione sulla vostra autorevole testata nella speranza che esso possa almeno risvegliare la coscienza dei miei amati compaesani rendendoli più partecipi alla vita politica di questo comune, meno arrendevoli e più critici nei confronti di chi dovrebbe amministrare.

Fabio Leandro Macheda

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 12:45 PM, ,




La voce di Federico incanta l'Arizona

Il giovane talento di Montebello Jonico è appena rientrato dal suo tour americano
Montebello Jonico - Gli italiani, fanno successo ovunque così come è il caso del giovane artista Paolo Federico originario di Fossato, paese del Comune di Montebello Jonico, dove vive tutt'oggi, che in Arizona ha regalato il meglio di sé stesso e della nostra Calabria.Da sempre un grande amore per la musica, ha contraddistinto il giovane artista fino al punto di far sì che si perfezionasse al conservatorio di Reggio Calabria "F. Cilea" dove, nei mesi scorsi, ha concluso brillantemente gli studi in canto e pianoforte.Ma l'artista Federico non ha atteso il titolo finale per farsi conoscere, anzi, al contrario già da prima, con le sue innumerevoli partecipazioni a concorsi di particolare rilievo ha fatto sì che il mondo della musica gli conferisse il plauso per le sue non comuni capacità di trasferire sulle corde vocali la vera musica che nasce ed esce dal cuore.Infatti il tenore Federico non per forza necessita il pianoforte o altri strumenti per accompagnare i suoi brani, anche da solo riesce ad armonizzare al massimo le parole e a dare così alle stesse la sensazione di essere musica. Proprio per questo in Arizona, dove è stato chiamato recente da alcune associazioni italiane e calabresi ha ottenuto grande successo e soprattutto grande partecipazione da parte di quanti vivono oggi lontani dalla propria terra. "E' stato veramente emozionante, ha affermato Paolo Federico, cantare per italiani e soprattutto vedere nei loro occhi l'emozione e la commozione per canzoni veramente toccanti quali appunto le nostre capaci di esprimere grandi sentimenti". L'artista evidenzia lo straordinario calore che gli emigrati hanno dimostrato nel momento in cui hanno udito le prime parole in lingua e gli innumerevoli applausi durante l'ascolto del brano "O sole mio".Paolo Federico, afferma di essere già stato contattato da calabresi residenti in Australia ed in Francia e che presto anche lì si potrebbero registrare un eventi musicali così come accaduto in Arizona.Il tenore Paolo Federico, inoltre, con la sua voce riesce a frenare il tempo e a far calare il pubblico in un attimo di sogno così come è accaduto nel Festival di Napoli, quando in molti rimanevano favorevolmente sorpresi per le particolari doti canore dell'artista e la stessa giuria gli dava accesso al gran finale per poi proclamarlo vincitore assieme al gruppo cui era inserito.Ed è stato proprio questo uno dei tanti trampolini di lancio, così come la vittoria riscossa, con un brano inedito, al festival internazionale della canzone napoletana che si è tenuto a Capua o come quella avuta al Pilone d'oro ed in altre occasioni che lo hanno visto veramente protagonista.Intanto l'artista Federico sta preparando la sua prima uscita con un CD dal titolo "Le mie Canzoni". Il tenore Giovanni Rigano e il soprano Stefania Guarnera saranno con lui in questa opera musicale che sicuramente avrà successo.
Vincenzo Malacrinò
Lo Staff del Blog Montebello Ionico si complimenta con Paolo augurandogli sempre maggiori successi.

Tratto da il Quotidiano della Calabria

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 8:40 PM, ,




Forse avremo i nuovi rappresentanti del Comune in seno alla Comunità Montana

Convocazione Consiglio Comunale in sessione straordinaria - di prima e seconda convocazione per il 27-28 ottobre 05. Primo punto all'ordine del giorno: Nomina rappresentanti del Comune nel Consiglio della Comunità Montana "Versante dello Stretto".
Dopo la sentenza n.400/2005 del Tribunale Amministrativo per la Calabria che, accogliendo il ricorso proposto dal consigliere Domenico Barbaro , avverso la deliberazione con la quale il Consiglio aveva proceduto alla nomina dei rappresentanti del Comune nel consiglio della Comunità Montana (Deliberazione del Consiglio Comunale n.14 del 28/06/2004) che stabiliva che si sarebbe dovuto procedere nuovamente alla nomina dei rappresentanti alla comunità montana con votazione separate e voto limitato, dopo il Consiglio Comunale del 29/06/2005 nel quale anzichè procedere alle nuove nomine si è deciso per un rinvio di tale punto (Deliberazione del Consiglio Comunale 15 del 29/06/2005) , giorno 27 Ottobre i Consiglieri si ritroveranno ancora una volta fra le mani la gatta da pelare. Sarà la volta buona, oppure, come ormai consuetudine nel Comune di Montebello Ionico, anche questo parto finirà in aborto?

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 8:55 PM, ,




C'è anche la parrocchia di Montebello nella missione spirituale di Padre Catanoso Santo!!!



Il prete umile, semplice, è Santo! Un Santo di casa nostra. La cerimonia è avvenuta in Piazza San Pietro alla presenza del Papa Benedetto XVI e la data da ricordare è il 23 ottobre 2005. Le campane delle chiese reggine suonano a festa! Padre Catanoso nasce il 14 febbraio 1879 a Chorio di San Lorenzo. Entra giovanissimo in seminario all’età di 10 anni e nel 1902, a soli 23 anni, è ordinato sacerdote. Resta ancora per due anni in seminario come prefetto d’ordine prima di essere chiamato alla guida della parrocchia di Pentedattilo (1904). Qui condivide con i propri parrocchiani la miseria e la disperazione causata dal sottosviluppo che porta molte persone all’emigrazione fuori della regione o all’estero. Il suo amore per le anime lo porta ad essere molto vicino a queste famiglie, condividendo con loro i problemi: è chiamato il parroco “buon pastore”. Lui stesso ama definirsi “l’asinello del Signore”. Per 17 anni presta la sua opera nella piccola comunità di Pentedattilo, che vive nella miseria, nella fame, nell’emarginazione e nella prepotenza. Tutti lo chiamano “Padre”, appellativo che lo accompagnerà per tutta la vita e anche dopo la sua santificazione, perché meglio di ogni altro ha qualificato la sua personalità sacerdotale e pastorale. E’ un prete con un forte impegno antimafia: evita sfregi con il rasoio al volto di giovani donne che si rifiutano di sposare i “potenti” del luogo e anticipa il danaro che poveri cristi devono versare ai delinquenti del paese. Scrive di Lui mons. Sorrentino: “Generoso e comprensivo nel comprendere, compatire e cercare di recuperare i giovani dalla ndrangheta”. Molte volte Padre Catanoso viene schiaffeggiato e disarcionato dal suo asinello per aver difeso i più deboli, per non essersi piegato alle minacce in un paese, quello di Pentedattilo, “di bestemmiatori ostinati, di mafiosi e massoni” (sono sempre parole di Mons. Sorrentino). Don Antonino Denisi racconta che una sera nella casa canonica dove risiedeva Padre Catanoso, gli si presenta un uomo, abituato a farsi rispettare in paese, che gli intima: “Il matrimonio che dovete celebrare domani non s’ha da fare, e se lo farete, non ci sarete più”. Si tratta di un matrimonio “riparatorio”. Per nulla turbato, il Padre risponde: ”Io domani celebrerò quel matrimonio, poi voi farete di me quello che vorrete”. L’uomo ammutolisce e se ne va via. L’indomani il matrimonio viene regolarmente celebrato. La sera l’uomo torna nella casa canonica. Il Padre, sereno, gli dice: “Sono pronto, fa quel che vuoi”. Ma l’altro chiede al Padre di perdonarlo per quel suo gesto. Padre Catanoso allora gli offre dei confetti: “Prendi, questi sono quelli di tuo figlio. Fra pochi mesi mi porterai tu quelli della nascita del nipotino”. Anche Montebello Ionico conosce, anche se per un brevissimo periodo, la grandezza pastorale di Padre Gaetano Catanoso. Un particolare che non viene riportato nelle biografie ufficiali del Santo e nelle pubblicazioni di storici e studiosi. Lo facciamo noi con piacere, riportando la segnalazione che il prof. Luigi Sclapari, storico illustre del nostro comune, ha inviato alla “Gazzetta del Sud”. Il professore ha scoperto, dopo una accurata ricerca nell’archivio parrocchiale di Montebello, che Padre Catanoso ha svolto la funzione di Economo presso la chiesa protopapale della Presentazione di Montebello, dal mese di agosto al mese di novembre del 1913. Un periodo di sede vacante di parroco, compreso tra il decesso di mons. Domenico Pellicanò e la nomina di Don Domenico Sciarrone.”Da tali documenti, sostiene il prof. Sclapari, emerge che il Beato Catanoso, mentre era parroco a Pentadattilo, ha ricoperto anche l’incarico di economo a Montebello, dove celebrò anche nove riti funebri di cui egli stesso ha redatto e sottoscritto gli atti di morte.” Nei registri dell’anagrafe parrocchiale Padre Catanoso si firmava con l’autografo Deut. Pent. Gaetanus Catanoso Aeconomus (Dittereo di Pentedattilo Gaetano Catanoso Economo). Quindi, accertata la presenza e l’opera di Padre Catanoso a Montebello, gli storici e i biografi devono mettersi all'opera per inserire al più presto questi pochi mesi montebellesi “mancanti” nelle biografie del Santo, anche perché testimoniano il sacrificio e l’abnegazione del sacerdote che, partendo da Pentedattilo a piedi, attraverso la mulattiera della fiumara S.Elia, raggiungeva le più impervie zone della nostra parrocchia per non far mancare il suo aiuto e conforto spirituale alle popolazioni del luogo, e la continuità delle funzioni religiose alla nostra comunità, orfana del suo sacerdote. Nel 1921, Padre Catanoso è trasferito nella Parrocchia della Candelora a Reggio Calabria, che guida fino al 1940. Nel 1934 fonda l’Istituto delle Suore del Volto Santo, con l’intento di creare asili e scuole di catechismo nelle borgate e nelle frazioni più disagiate. Muore a Reggio Calabria il 4 aprile 1963, rimpianto da tutta la Calabria per il suo amore verso gli uomini, soprattutto i poveri, ma anche molto fermo e dal carattere deciso. Un sacerdote e un padre che adesso è Santo. Il primo e decisivo passo a sancire questa proclamazione è una guarigione miracolosa, scientificamente non spiegabile: quella di Anna Pangallo, originaria di Roccaforte del Greco, colpita nel gennaio del 2003 da una rara forma di meningite che porta la donna in coma per otto giorni agli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria. I medici non lasciano speranze ma la comunità di Roccaforte si mobilita per Anna con numerose veglie di preghiera. L’intero paese chiede l’intercessione del Padre Catanoso per ottenere la grazia. D’improvviso la donna riprende conoscenza tra lo stupore dei medici per l’istantaneità della guarigione…

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postato da Anonimo; alle 11:25 PM, ,




Ex Liquichimica Saline

Cari amici, l'attività si fa sempre più fervente.Oggi mi sono svegliato con un'idea che ritengo molto valida.Vi ricordate il complesso industriale chimico di Saline Joniche?Bene, girovagando per la rete mi sono imbattuto in un'iniziativa davvero lodevole, promossa da una delle nostre menti geniali Italiane, l'ing. Comandù http://www.eolitalia.com. Quest'uomo illuminato promuove un sistema che trasformerebbe il camino della fabbrica in una vera e propria centrale che produce migliaia di Watt di energia pulita.Dato che adiacente al camino esistono migliaia di metri quadri, adesso infestati da acque salmastre e putrescenti, si potrebbero utilizzare quegli spazi per costruire una serra, la serra scalda l'aria, anzi l'arroventa, e la incanala nella bocca di aspirazione del camino dove una turbina raccoglie l'energia della corrente che si crea a causa del riscaldamento dell'aria operato dalla serra.La turbina produce energia pulita ed abbondante!L'impianto potrebbe anche produrre il sale facendolo essiccare nella serra, ed anche acqua dolce, facendo condensare il vapore prodotto dall'evaporazione dell'acqua di mare contenuta nella serra.Spero che l'idea appassioni voi allo stesso modo di come entusiasma me.
Grillo Ssarbaggiu Organizzatore (GSO)

Edited by SSarbaggiu on ott 16, 2005 at 10:07 PM
Tratto da Reggio Calabria Beppe Grillo Meetup Group

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 8:24 PM, ,




I cittadini chi li difende?

Circa un anno e mezzo fa, il vecchio Difensore Civico decise di scendere in campo, schierandosi apertamente e, alla fine, candidandosi a fianco dell'allora Sindaco uscente Avv. Loris Nisi. Da allora, Montebello Ionico è senza Difensore Civico. Di questa figura che la vecchia Amministrazione aveva voluto e nominato, nella nuova Amministrazione, capeggiata sempre dallo stesso Avv. Loris Nisi, non vi è traccia, per di più non traspare nessuna intenzione di procedere ad una nomina in tempi brevi. Come mai questa divergenza di vedute tra il Nisi prima versione e il Nisi bis? In attesa di capire cosa realmente stia accadendo, prendiamo atto che l'attuale Amministrazione non sente il bisogno di procedere alla nomina di tale figura assolutamente necessaria per tutelare i diritti dei Montebellesi rendendo trasparente ed equa l'attività amministrativa.

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 7:49 AM, ,




Domande albo Scrutatori e Presidenti di seggio

Sono uscite le domande per richiedere l'iscrizione all'albo dei Presidenti e degli Scrutatori di seggio. Le domande debitamente compilate debbono essere presentate, entro il 30 novembre 2005 presso l'ufficio elettorale del proprio comune. Si possono avere maggiori informazioni dal sito del Comune di Montebello Ionico. Per scaricare i moduli clicca qui.

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 1:25 PM, ,




Nuovo collaboratore

Oggi questo blog si arricchisce di un nuovo membro:

Miguel Cervantes

Miguel si annuncia agguerrito come non mai e promette post pepati e pungenti. Visti i presupposti non vediamo l'ora di vedere pubblicato il suo primo contributo. Nel frattempo, sicuri di una fattiva e proficua collaborazione non possiamo fare altro che porgere un caloroso benvenuto.
P.S. Cogliamo l'occasione per ricordarVi che ogni collaborazione al Blog è gradita quindi se avete tempo libero e voglia di impegnarVi in questo progetto non occorre che farcelo sapere.

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 12:48 PM, ,




Come in IRAQ: Anche in Calabria si muore al seggio


Lo staff del Blog Montebello Ionico si unisce al dolore della Famiglia Fortugno e di tutti i calabresi onesti per la tragica dipartita del

Vicepresidente della Regione Calabria Franco Fortugno

Uniti nel dolore richiediamo un forte intervento dello Stato affinchè simili efferati delitti non abbiano più la possibilità di ripetersi.

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 9:27 PM, ,




Primarie: si voterà anche a Fossato ma non si sa dove

A poche ore dal voto ancora non si sa quale sarà la sede del seggio di Fossato Ionico, tantomeno è possibile sapere i nomi dei delegati comunali che si sono recati all'Ufficio Provinciale Primaria 2005 di Reggio Calabria e che avrebbero dovuto organizzare i seggi nel Comune di Montebello Ionico.
Unica certezza si voterà in due seggi uno a Saline e uno a Fossato.
Non possiamo fare altro che complimentarci con i delegati locali per "l'impeccabile" organizzazione. Come al solito Montebello è riuscito a ribadire la sua unicità. In quanto a disorganizzazione e pastrocchi rimaniamo imbattuti.

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 1:47 PM, ,