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La Margherita di Montebello: Un tavolo per il pacchetto Saline

Dopo l'annuncio dal palco del Paleariza nella giornata di Ferragosto, di Nuccio Barillà circa il progetto per la realizzazione di una centrale a carbone a Saline, è un suseguirsi di notizie, commenti e comunicati. il caso Saline sembra riaperto.
Ancora una volta si parla del Basso Ionico reggino, delle sue problematiche e delle sue prospettive di sviluppo: si fanno analisi, proposte, si danno soluzioni. Il pericolo maggiore, in questi casi, ed il passato purtroppo ci è di insegnamento, è quello che terminato il temporale d'agosto, spenti i riflettori ci si dimentichi ancora una volta di Saline almeno fino al prossimo tentativo di impiantare modelli industriali che quì come altrove non hanno funzionato.
Non dimentichiamo che il disatro sociale, economico ed ambientale di Saline è frutto di scelte scellerate dello Stato. Si parte col famigerato pacchetto Colombo che da il via all'industrializzazione e si continua con i vari passaggi di proprietà ed i vari piani industriali, che sicuramente hanno avuto l'approvazione e l'avallo da parte degli organi competenti salvo poi essere latitanti nel momento dei controlli. Se si è giunti a questo punto le responsabilità sono di tutti: dalle amministrazioni locali fino al governo centrale.
Il "no" alla centrale espresso da più parti e a tutti i livelli ci trova in perfetta sintonia, ma non per partito preso o per cavalcare l'onda emotiva, ma per una serie di ragioni.
Innanzitutto la salute pubblica. I pareri scientifici, anche se discordi su tempi e quantità di esposizioni, evidenziano il legame diretto tra alcune patologie gravi e l'esposizione a queste sostanze inquinanti.
Il problema ambientale: il carbone emette sostanze inquinanti, soprattuto la famigerata anidride carbonica responsabile del surriscaldamento del pianeta, molto dannose per l'ambiente. Non ci rassicura nemmeno la proposta di questi nuovi tipi di centrali a "cattura dell'anidride carbonica" che appunto la cattura ma non la elimina. Da più fonti, inoltre, si evidenzia che in Calabria vi sia un'offerta di energia superiore alla domanda, e sono già in atto una serie di interventi finalizzati all'incremento della produzione.
Non vi è proprio la necessità di andare in questa direzione. Per risolvere il problema Saline, che non è solo ex Liquichimica, ma anche Ogr e porto, occorre prendere decisioni ferme, compatibili con quelle che sono le potenzialità di sviluppo dell'area.
Noi crediamo che lo sviluppo del territorio passi per il trinomio ambiente- turismo- agricoltura, con l'integrazione tra aree interne e costiere. E' necessario quindi che gli interventi previsti non siano di contrasto a questa visione di sviluppo. Riteniamo sia giunta l'ora di un nuovo "pacchetto", che non sia un ulteriore pacco per questa area, ma un insieme coordinato di interventi che valorizzino il territorio.
Un "pacchetto Saline" dovrebbe essere facilitato dalla presenza, nelle Istituzioni, di uomini che rivendicano la vicinanza a questa terra e a questa gente. Ricordiamo la presenza a Saline, durante la campagna elettorale, del ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi e, più recentemente, in un convegno organizzato dall'associazione Nemesis, del sotosegretario alle Infrastrutture Luigi Meduri.
A loro chiediamo che non cali ancora il silenzio, azioni concrete, a mettere Saline al primo posto nella propria agenda, a dar seguito alle parole in modo che non possano apparire solo di circostanza.
Il coordiamento comunale della Margherita di Montebello chiede un tavolo di concertazione tra e Governo, Regione, Provincia, Comune e tutti gli enti interessati, affinchè affrontino il problema in modo organico, risolutivo e chiaro. Chiediamo la costituzione di un gruppo di lavoro permanente che affronti il "caso Saline". Oggi ci sono le condizioni, è ora di dimostrare che c'è anche la volontà.
Ci permettiamo di suggerire alcuni interventi di facile attuazione, ma indispensabili per qualunque ipotesi di sviluppo. E' necessario il ripristino del porto con una chiara destinazione, la messa in funzione del servizio metropolitana e del potenziamento della linea ferroviaria ionica, un intervento serio di messa in sicurezza dell'attuale tracciato della SS 106, nell'attesa dell'autostrada che giungerà fino a Melito. E' necessario prevedere dei collegamenti stradali che in sicurezza e nel massimo rispetto ambientale e delle bellezze paesaggistiche integrino il territorio costiero con le aree rurali interne. Nell'immediatezza, riprendiamo e rilanciamo l'idea di trasferire presso le Ogr e il deposito delle Fs parte delle Omeca, che oggi occupano una vasta area della città di Reggio, Ciò permetterebbe di dare un senso alla realizzazione di quelle officine mai utilizzate, darebbe la possibilità all'azienda ferroviaria di utilizzare sapzi adeguati per lo sviluppo delle proprie attività e a Reggio la disponibilità di un' immensa area nel cuore della città.
La Margherita
Montebello Ionico

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postato da Miguel Cervantes; alle 8:47 PM, ,




Regione Calabria: approvato il Bilancio di previsione 2008 e il Dpefr 2008/2010

"La Giunta ha approvato due documenti che costituiscono il momento di apertura del processo di bilancio della Regione: il bilancio di previsione 2008 ed il Documento di programmazione economico e finanziario regionale (Dpefr) 2008/2010. I due documenti sono stati approvati prima della scadenza del termine fissato dalla legge regionale al trenta settembre prossimo. Parte anche la fase di discussione con le parti sociali che costituiscono il punto di partenza per una concertazione sui temi del bilancio". Lo ha detto l'assessore al Bilancio Vincenzo Spaziante al termine della riunione di Giunta che si è svolta giorno nella sede di via Massara. Le risorse a disposizione oggi per il 2008 ammontano a 756 milioni di euro.
"Le entrate sono stabili - ha affermato Spaziante - le decide lo Stato. La riduzione di spesa in un bilancio, che risente di anni di gestione, sono in larga parte spese obbligate per le diverse esigenze sociali. Le Regioni hanno in termini di bilancio una capacità impositiva autonoma che si basa sostanzialmente su tre voci: le entrate, la riduzione della spesa e l'utilizzo degli avanzi di amministrazione. La parte sulla quale si può intervenire in termini di riduzione di spesa è limitata: il bilancio della Regione in questo senso è ingessato. Comunque, nello specifico, la spesa di funzionamento passa dai 31 milioni e 800 mila euro del 2007 a 28 milioni di euro del 2008; quella per il personale da 160 milioni di euro a 137. Nelle regioni - ha spiegato l'assessore Spaziante - il bilancio, per la sua intrinseca natura, è il momento di partenza di un percorso. Il momento finale è differito".
Secondo l'assessore al bilancio "la fotografia socio-economica della Regione registra comunque un certo recupero in tutti i settori. Il 2006 è, infatti, caratterizzato da una crescita del prodotto interno lordo, da un aumento del tasso di occupazione; cresce la cifra relativa agli investimenti lordi fissi, si espandono le esportazioni e si registra anche una ripresa nel volume di attività del porto di Gioia Tauro". Tra i punti di debolezza l'assessore Spaziante ha evidenziato la tendenza all'emigrazione di molti giovani". In conclusione, Spaziante ha fatto sapere che al tavolo della Conferenza Stato-Regioni "si sta lottando duramente per avviare il sistema del federalismo fiscale che è il solo strumento capace di cambiare veramente le situazioni. Inoltre, è stata avviata una collaborazione con la Svimez per sviluppare e costruire attività di conoscenza dell'attività socio-economica della Regione".
"L'obiettivo - ha detto infine l'assessore Spaziante - è quello dei cinque anni, aggiungendo un pezzo alla volta degli elementi di riforma".

Nella foto il Presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero

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postato da Vladimir Ilic Uianov; alle 8:36 PM, ,




ITALIA SUL TETTO D'EUROPA E DEL MONDO

LUSSEMBURGO, 30 settembre 2007 - L’Italia di Massimo Barbolini è campione d’Europa per la prima volta nella sua storia, con l’8ª vittoria in 8 match. Un successo schiacciante, nettissimo, 5 anni dopo la vittoria al Mondiale.
L’Italia parte male. Le battute serbe mettono in crisi la ricezione azzurra, il gioco è per forza di cose più scontato, così le muratrici di Terzic hanno vita facile. Le italiane vanno in crisi: Barbolini chiama un primo timeout e poi un altro per cercare di mettere un po’ d’ordine.
Invita le ragazze alla calma, ad aspettare, a non farsi prendere dall’ansia. A giocare sulle mani: sul 12-14 decide il cambio: entra Manuela Secolo ed esce Serena Ortolani. L’Italia non si riprende subito, resta in apnea. La Serbia sembra sicura di poter chiudere il set, ma sul 20-23 va in battuta la Barazza, una serie di 4 servizi velenosi manda in tilt la ricezione della Serbia. L’Italia si aiuta con la difesa e il muro e compie l’impresa: sorpasso 24-23. Quello che la Serbia aveva fatto con la Polonia in semifinale adesso lo subisce, anche dal punto di vista mentale. E’ il momento decisivo di tutta la gara. Spasojevic e compagne sono in affanno, annullano una prima palla set, ma non la seconda. Tai Aguero è in battuta, ci pensa qualche secondo prima di effettuare il servizio, è come se volesse trasmettere un fluido magico alla palla. Forse ce la fa: centra la Spasojevic che deraglia e butta la palla in tribuna.
STOCCARDA, 30 settembre 2007 - Rabbia e felicità. E lacrime, tante lacrime. Paolo Bettini è sul tetto del mondo: "E’ stata una settimana dura. Sono stato accusato in ogni direzione e non so perché. Ho fatto bene a farmi seguire da un legale - ha detto il livornese -. Non è stato facile in quest’ultimo anno, sono stato abituato a penare con dolori più grossi (il riferimento è alla scomparsa del fratello Sauro poco prima del giro di Lombardia, ndr). Grazie a tutta l’italia”.
FESTA - L’Italia torna a festeggiare un titolo Mondiale in Germania a tre mesi e mezzo dalla finale di calcio con la Francia. Una vittoria sentita, come e più di quella dei ragazzi di Marcello Lippi. "Il ciclismo è uno sport duro, di fatica. Non potevo che rispondere con una vittoria come questa. Ma si poteva vincere solo con una squadra grande, molto cattiva, con un grandissimo gioco d’insieme che è la cosa che fa la differenza in nazionale".
INCHINO - E poi: “Quando fanno arrabbiare Bettini questo è il risultato. Il mio inchino? C’era tutta la mia semplicità in quell’inchino e i sacrifici di una carriera che qualcuno ha cercato di infangare. Ho pensato a tutti. A mio fratello, ai miei genitori, a mia moglie e a mia figlia Veronica, a cui vado a comprare il regalo perchè è stato il suo compleanno. E ai miei genitori dico di stare tranquilli perchè siamo tutti molto sereni e c’è chi lavora per la nostra serenità. La voglia di piantare tutto è tanta, ma la vita va avanti”.
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Metre ieri, finiva il sogno azzurro del rugby di entrare nella storia.
Finiva infatti con un k.o. incredibile con la Scozia, che ci batte di due punti e grazie a sei calci piazzati. Zero mete loro, una meta noi. E uscire così fa davvero tanto male: 18-16 davanti a un muro di oltre 12mila tifosi italiani arrivati da ogni parte d'Italia. Bellissimi, bravissimi: il loro Mondiale l'hanno vinto senza dubbio. Stadio esaurito, rumore assordante, pioggia battente da tre quarti d'ora prima dell'inizio della gara, boato terrificante all'ingresso delle squadre, con un Troncon capitano carico a mille: entra, tocca, dà un bacio alla bandiera e appoggia con affetto la testona al petto di Parisse durante l'inno cantato a squarciagola dai 12mila tifosi azzurri

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postato da Anonimo; alle 7:54 PM, ,




Intimidazione al Consigliere Provinciale Carnovale

La solidarietà dei partiti e delle istituzioni

Dopo l'atto intimidatorio ai danni del consigliere provinciale di Reggio Calabria, sostenitore della lista "I Democratici per Enrico Letta", del nascente Pd, Franco Carnovale, che si è visto recapitare, presso la sede della società di cui è amministratore delegato, una busta contenente 5 proiettili, unanime arriva la solidarietà dal mondo politico ed istituzionale. "Esprimo profonda solidarietà al consigliere provinciale Francesco Carnovale per il vile atto intimidatorio ricevuto" - afferma, in una nota, il presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Morabito, secondo il quale - "purtroppo, oggi amministrare le realtà territoriali calabresi diventa sempre più difficile". "L'emergenza legata all'ordine pubblico - prosegue il Presidente Morabito - è sotto gli occhi di tutti e riguarda l'intero territorio regionale. In un momento storico in cui la criminalità organizzata progetta attentati contro la magistratura e le intimidazioni ad amministratori locali perdurano incontrollatamente, spero ci sia una risposta concreta da parte dello Stato, affinché si possa continuare a lavorare ed amministrare il proprio territorio seguendo la propria linea di governo nel rispetto della società civile". Solidarietà a Carnavale anche da parte del presidente del consiglio provinciale, Giuseppe Giordano, del capogruppo de "I democratici per Letta", Giovanni Verduci, dell'assessore regionale Mario Maiolo, del consigliere regionale Antonio Acri e del Segretario Provinciale dei Popolari Udeur, Paolo Mallamaci che, in una nota inviata a tutti gli organi di stampa, oltre ad esprimere sincera ed affettuosa vicinanza all'amico Francesco Carnavale prende atto del perdurare della "escalation contro gli amministratori locali che sono in prima linea negli Enti locali per affermare i principi di democrazia e di legalità e che con il loro impegno nelle pubbliche amministrazioni cercano di disegnare un volto positivo ad una Calabria che molte volte si è dovuta piegare all’arroganza e alla prevaricazione di una delinquenza che oggi è molto più pericolosa del passato, tanto da essere in grado di pianificare attentati eclatanti contro coloro i quali sono preposti alla tutela e alla sicurezza dei nostri concittadini" . "Tale intimidazione - continua Mallamaci - è una ulteriore offensiva gravissima ed inaccettabile alla libertà della politica che tutti assieme dobbiamo respingere con grande fermezza e con determinazione, convinti che questi tentativi di condizionamento non possono limitare l’azione e l’impegno di una classe politica che sta cercando di fare uscire la nostra Provincia dallo stato comatoso in cui è sprofondata negli ultimi anni. A Francesco e alla Sua famiglia - conclude Mallamaci - un forte e affettuoso abbraccio da parte di tutti gli iscritti ai Popolari Udeur con l’invito a continuare le sue battaglie nelle Istituzioni con la lealtà e l’impegno che ha profuso in questo primo squarcio di legislatura alla Provincia."

Nella foto Palazzo Foti, sede dell'Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria

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postato da Vladimir Ilic Uianov; alle 7:31 PM, ,




Reggina - Lazio 1 - 1

Una Lazio poco convincente riesce a uscire indenne dal Granillo, dopo essere stata per quasi un'ora in svantaggio: il pareggio arriva per merito di Kolarov che indovina una sventola da trenta metri. A sbloccare la gara in avvio era stato infatti l'ispiratissimo Cozza. I biancocelesti sono apparsi poco convinti e con la testa probabilmente già alla gara di con il Real. Male quasi tutte le seconde linee: Rossi infatti è stato costretto a inserire Ledesma e Mauri per cercare il pari. Paura per Rocchi, infortunato alla caviglia: in vista della Champions è una brutta notizia.



COZZA SUPERSTAR - In vista dell'attesissima partita di Champions con il Real Madrid, Delio Rossi lascia in panchina Pandev, Mauri, Ledesma e Zauri: dentro Makinwa, Manfredini, Baronio e Kolarov. Ficcadenti invece inserisce Cozza e Vigiani a supporto di Amoruso: un 4-3-3 che si trasforma in 4-5-1 durante la fase difensiva. Mossa azzeccata quella del tecnico reggino, perchè, dopo 8 minuti, è proprio il numero 10 amaranto a portare in vantaggio i suoi, sfruttando un bel assist di Amoruso che lo libera a tu per tu con Muslera. Grave l'errore difensivo della Lazio che sbaglia a far scattare il fuorigioco. La partita si mette subito in discesa per i padroni di casa: i biancazzurri non riescono a trovare sbocchi in avanti, Manfredini non è a suo agio nel ruolo di rifinitore e Baronio è lento a costruire. Nella prima mezz'ora l'unico tiro è quello di Mudingayi che esce di un paio di metri. Rossi si rende conto della situazione e cambia il modulo: si passa a un 4-4-2 con Mutarelli a destra e Manfredini a sinistra. Non è che cambi molto, anzi. Rocchi prova ad andare a prendersi qualche pallone fuori area, ma non riesce a essere pericoloso. Anche Makinwa gira al largo e Campagnolo non deve fare alcuna parata. La Reggina, dal canto suo, pressa i portatori di palla e ci prova in contropiede con un ispiratissimo Cozza.

BOMBA DI KOLAROV - Quella che entra in campo nel secondo tempo è una Lazio diversa, che sembra crederci di più. Rossi mette dentro Mauri per Mutarelli e torna al 4-3-1-2. Ospiti più pericolosi, ma è la Reggina ad avere due match ball: prima con Modesto, che salta Behrami ma calcia a lato. Poco più tardi stesso errore da parte di Amoruso, più defilato a destra. Con l'uscita di Cozza e Vigiani gli amaranto perdono spessore in avanti. Per la Lazio ci provano Rocchi e Manfredini ma il pareggio arriva per merito di Kolarov, fino ad allora uno dei peggiori in campo. Gran botta di sinistro da fuori, Campagnolo devia ma non evita il gol. Nel finale gli unici brividi sono l'infortunio di Rocchi (a rischio per la gara con il Real) e il rosso a Modesto al 47' per proteste nei confronti del guardalinee.
Il tabellino partita:
Reggina: Campagnolo, Lanzaro, Valdez, Aronica, Modesto, Barreto, Cascione, Halfredsson, Vigiani (73' Missiroli), Amoruso, Cozza (55' Joelson) All.:Ficcadenti

Lazio: Muslera, Behrami, Stendardo, Cribari, Kolarov, Mudingaiy, Baronio (62' Ledesma), Mutarelli (46' Mauri), Manfredini, Makinwa, Rocchi (75' Tare) All.: Rossi
Arbitro: Sig. Tagliavento di Terni
Marcatori: 8' Cozza, 73' Kolarov
Ammoniti: Lanzaro (R), Kolarov (L), Baronio (L), Manfredini (L), Campagnolo (R)
Espulso: Modesto (R)

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postato da Anonimo; alle 5:57 PM, ,




Automobilismo: Slalom a Bagaladi

Dopo il rinvio della gara programmata per il 19 di agosto, l’organizzazione ha proseguito alacremente e alla fine i risultati si sono avuti. La 14^ edizione della Gara nazionale automobilistica di Slalom “Città di Bagaladi” si disputerà domenica 7 ottobre. Organizzato dalla Scuderia Aspromonte del presidente Lello Pirino, con la collaborazione della Proloco presieduta da Francesco Trunfio e del Comune di Bagaladi con in testa il Sindaco Angelo Curatola, l’importante evento motoristico si svolgerà sull’interessante percorso Ponte Tuccio - Bagaladi. Il delicato e prestigioso incarico di Direttore di gara è stato affidato all’Avv. Franco Colosi. Numerosi i concorrenti e gli appassionati attesi alle falde dell’Aspromonte in un percorso che, snodandosi tra olivi secolari e tornanti mozzafiato, esalta le capacità di guida dei piloti e le prestazioni delle vetture. Nella giornata di sabato 6 ottobre alle ore 15 presso la piazza antistante il Municipio si terranno le sessioni di “verifiche” sportive e tecniche durante le quali il pubblico potrà ammirare da vicino i bolidi che nella giornata di domenica prenderanno parte alla gara. L’inizio delle competizioni è previsto per le ore 10 del giorno seguente (il percorso sarà chiuso al traffico già dalle ore 8.00) con la partenza in sequenza delle vetture del gruppo “N”, gruppo “A”, “Minicar”, “speciali” ed infine dei “prototipi”. E' previsto un primo giro di ricognizione ed in seguito due manche cronometrate. Il miglior tempo realizzato in una delle due manche sarà preso in considerazione per la redazione delle classifiche di classe, di gruppo e per la classifica assoluta. La partenza avverrà dal Ponte Tuccio, mentre l'arrivo è posizionato, circa 2,650 Km dopo, a Bagaladi in Piazza Libertà; Sei le postazioni di slalom che, composte da dodici birilli ciascuna e posizionate lungo il tragitto, dovranno essere percorse dai piloti senza incorrere in infrazioni (10” di penalità per ogni birillo spostato o saltato). Circa ottanta, al momento, le iscrizioni pervenute alla Scuderia Aspromonte. I migliori piloti meridionali correranno sulla pista di Bagaladi per tentare di spezzare l’egemonia dello “scillese volante” Gaetano Piria su Ermolly Sport Prototipo, che sia nel 2005 che nel 2006 è salito sul gradino più alto del podio. La cerimonia di premiazione è programmata alle ore 15.00 di domenica 7 ottobre in Piazza Italia a Bagaladi.

Nelle immagini lo stemma della Scuderia Aspromonte, il pilota vincitore delle ultime due edizioni dello Slalom “Città di Bagaladi, lo scillese Gaetano Piria su Ermolly Sport Prototipo

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postato da Vladimir Ilic Uianov; alle 12:50 PM, ,




Reggio, alla Caserma Mezzacapo si è suonato il Silenzio

Il Comando militare regionale lascia Reggio Calabria per essere trasferito a Catanzaro
146 anni di storia cancellati con un colpo di penna! 18 medaglie d'oro al Valore Militare; 190 medaglie di Bronzo al Valore Militare; 276 Croci di Guerra; 280 soldati di leva morti nel terremoto del 1908. Tutto questo senza che i politici reggini ed i nostri parlamentari abbiano mosso un dito per impedire questo ennesimo scippo alla città e alla nostra provincia.
Tutto questo grazie al decreto ministeriale del 28 dicembre 2006, che ha permesso allo Stato Maggiore dell'Esrcito di disporre il cambio di sede e di denominazione del Comando regionale.
Si chiamerà "Comando militare esercito Calabria" e avrà sede a Catanzaro.
Almeno si mantengano a Reggio il museo storico e la biblioteca militare con i suoi 6.000 volumi.
Il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Scopelliti ha scritto al Capo di Stato Maggiore dell'Esercito e il consigliere regionale On. Giovanni Nucera al Ministro della Difesa per tentare di tenere il museo ed i libri a Reggio.
Durante il fascismo, il soldato cantava: "Ti saluto bella mia, vado in Abissinia...e torno!"
Adesso canta: "Vi saluto, belli miei, vado a Catanzaro... e non torno!"
(Nella foto un gruppo di militari)


postato da Miguel Cervantes; alle 10:41 PM, ,




Convocato il consiglio comunale

Il Sindaco, Loris Nisi, ha convocato il Consiglio Comunale in sessione straordinaria di prima e seconda convocazione. Secondo quanto previsto dalla convocazione, il Consiglio, in adunanza aperta, dovrebbe tenersi domani alle ore 15,30 presso l'aula consiliare del palazzo comunale di via Portovegno. L'eventuale seconda convocazione è prevista per il giorno seguente alle ore 16,00 sempre nella stessa sede. Cinque i punti su cui verterà la trattazione dell'ordine del giorno:
  1. Art.193 del d.lgs.vo 18 agosto 2000, n.267: ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e verifica degli equilibri di bilancio dell’esercizio finanziario 2007;
  2. Variazione al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2007, al bilancio pluriennale ed alla relazione previsionale e programmatica del triennio;
  3. Vertenza Comune di Montebello Jonico /Vita : condanna al pagamento delle spese processuali a seguito della sentenza del Tribunale civile di Reggio Calabria, sez. stralcio, n. 133/06. Riconoscimento debito fuori bilancio.
  4. Ricorso per decreto ingiuntivo con formula esecutiva, a seguito della sentenza n. 519/07 pronunciata dal Giudice del Lavoro del Tribunale di Reggio Calabria, nella vertenza Comune di Montebello Jonico / Praticò C.: Riconoscimento debito fuori bilancio.
  5. Decentramento delle funzioni catastali ai comuni ai sensi del DPCM del 14/05/2007: esercizio delle funzioni catastali da parte del Comune. Determinazioni del Consiglio.
Nella foto il Palazzo Comunale di Montebello Jonico

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postato da Vladimir Ilic Uianov; alle 8:39 PM, ,




Centrale Saline ecco il pensiero della SEI

Qui di seguito pubblichiamo integralmente una nota stampa fattaci pervenire da Emilia Bianchetti, responsabile Ufficio stampa della SEI, la società proponente la costruzione della centrale a carbone di Saline Ioniche:


SEI: chiarimenti e precisazioni

Saline Joniche, 28 settembre 2007. In relazione a quanto apparso sulla stampa nel corso delle ultime settimane, SEI, la Società proponente la realizzazione di un importante progetto in campo energetico a Saline Joniche, intende fare alcune precisazioni, per chiarire la propria posizione e fugare eventuali malintesi.

· SEI non ha mai presentato alcun progetto alla stampa in quanto l'iniziativa è ad oggi ancora in fase di studio e di definizione (sono al lavoro ingegneri, geologi, studiosi e ricercatori, poiché questo è ancora il tempo delle verifiche e dello studio) e non sarebbe stato nei principi di serietà e trasparenza di SEI presentare pubblicamente una mera ipotesi di lavoro.

Proprio nell’ottica di un coinvolgimento del territorio e delle sue rappresentanze e nella prospettiva di accogliere le istanze e le eventuali proposte dei soggetti locali, la Società si è sempre dichiarata disponibile al dialogo e al confronto, in un’ottica di concertazione concreta e propositiva.

· Sul piano delle garanzie ambientali, SEI si riserva di rispondere, nelle modalità più opportune, a tutte le domande e alle esigenze di chiarimento, con la volontà di sfatare tutti i falsi allarmismi e di fugare ogni preoccupazione, illustrando invece dettagliatamente tecnologie, procedure e soluzioni che potranno essere messe in campo per realizzare il progetto nel pieno rispetto dell’ambiente, della salute, dell’armonia del paesaggio, e, più nello specifico, di tutte le norme e leggi in materia.

· SEI smentisce categoricamente affermazioni come "agire in silenzio" o la presenza di "diversi persuasori" che starebbero agendo sul territorio. Un progetto per essere tale deve avere come obiettivo quello di comprendere ed analizzare le istanze e le prospettive di un territorio dove, nel caso specifico, la Società vuole effettuare un importante investimento e creare lavoro in forma stabile per diverse centinaia di persone.

· Attualmente il progetto prevede, nella sua visione più ampia, la creazione a Saline Joniche di un polo energetico integrato, in cui la centrale termoelettrica è solo una delle componenti, e che comprende investimenti anche nella produzione energetica da fonti rinnovabili e la riqualificazione del porto anche per altri usi, non ultimo per il turismo e la pesca. Quindi, nessun "cavallo di Troia", ma un programma di sviluppo integrato che SEI sta analizzando assieme ad alcuni partner industriali, e che ritiene di presentare nei tempi dovuti alle istituzioni locali per valutare sinergicamente opportunità e sviluppi futuri.

L’Isola della Sostenibilità Energetica, oggi ancora nelle sue fasi preliminari, intende permettere di insediare a Saline un centro di eccellenza nazionale e internazionale, in grado di attrarre ulteriori investimenti nel territorio e creare un circolo virtuoso positivo anche sotto il profilo della riqualificazione urbana e del recupero ambientale.

· La Società è fermamente convinta che, se il progetto vedrà la luce, potrà generare, oltre a posti di lavoro permanenti e qualificati, la formazione e crescita delle competenze professionali, anche attraverso l’indispensabile collaborazione con i centri di formazione e gli istituti universitari del territorio.

· Il progetto potrebbe rappresentare infine una straordinaria occasione di rilancio dell’imprenditoria locale, con l’attrazione di nuovi capitali e la creazione di un volano economico di grande traino, in grado anche di far partire progetti di riqualificazione ambientale, di difesa e valorizzazione delle aree protette e per la protezione e la diffusione dei prodotti locali, tutte ipotesi di lavoro che non vediamo in contrasto con quanto proposto.

SEI si augura di poter instaurare un dialogo costruttivo, sereno e informato, con le realtà locali.

Emlia Blanchetti
Ufficio stampa

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 3:48 PM, ,




L'Udeur di Montebello: NO alla centrale a carbone a Saline e soluzione alternativa di sviluppo mare-monti

L’Udeur di Montebello si è riunito per discutere in merito al desiderio della società multinazionale svizzera “Sei”, di costruire una centrale a carbone nel sito dell’ex Liquichimica di Saline Ioniche. Il partito respinge il progetto della centrale a carbone, e punta invece su un progetto di sviluppo alternativo rispettoso dell’ambiente dell’intera area mare-monti, che va da Capo d’Armi a S.Elia, passando per i siti geologici di Prastarà, Pentidattilo, Sant’Elena e le Grotte della Lamia.
Per quanto riguarda la zona costiera, il partito del segretario Giuseppe Crea propone il progetto vincitore del Premio di Architettura Portus 2006, organizzato dal Consiglio Nazionale Architetti Paesaggisti Pianificatori e Conservatori. Il progetto redatto dall'Architetto reggino Santo Marra relativo alla riqualificazione dell'Area Ex Liquichimica di Saline Joniche, si propone di riscattare il territorio che va da Capo d'Armi fino alla fiumara del S.Elia "puntando sul dialogo tra uomo e mare.
Quattro i punti focali del progetto: l'ex stabilimento industriale della Liquichimica con il porto annesso, l'area dell'Oasi del Pantano (Laghetti), l'area OGR, il mare con i suoi fondali ed il relitto della Laura C. Ad unire queste aree, secondo il progetto, dovrebbero essere, oltre alle infrastrutture esistenti, una metropolitana interna, una fitta rete di piste ciclabili ed un sistema di attracchi diffuso per la massima valorizzazione delle vie del mare. Il progetto prevede nell’area industriale della Liquichimica la realizzazione di un acquario, di un Centro Ricerche, del Museo di Storia Naturale e Biologia Marina e di un planetario. Il porto andrebbe utilizzato in parte come porto turistico, ed in parte come Delfinario annesso all'Acquario. L'Oasi protetta del Pantano andrebbe tutelata e ingrandita unendo in un unico progetto la protezione della fauna marina, terrestre, l’habitat marino e lacustre. Nell’area delle Officine Grandi Riparazioni si prevede di realizzare un parco per le energie alternative che, oltre a servire come luogo di produzione, permetterebbe la sperimentazione delle varie applicazioni in questo campo, dando di fatto l'opportunità di un coinvolgimento dei centri di ricerca delle imprese e delle università. I fondali dove giace la Laura C, diventerebbero un Parco Marino, un area marina protetta da valorizzare attraverso diving center per il turismo subacqueo.
Questo progetto costiero, visitabile sul sito http://www.premioportus.it/, dovrà essere legato, per l’Udeur montebellese, allo sviluppo del territorio circostante collinare e montano, in un ottica di fruibilità mare-monti dell’intera area. I siti geologici di Prastarà, Pentidattilo, S. Elena e Lamia sono dei centri atti alla valorizzazione delle risorse naturalistiche, geologiche, storiche, religiose e artigianali dell'entroterra. Questo progetto complessivo darebbe l'input per trasformare il comune di Montebello e l’intera area in un polo d'attrazione verso quei flussi turistici eco-culturali, sempre più consistenti, che vedono nella completezza e varietà dell'offerta le qualità imprescindibili su cui puntare.
(Nella foto il segretario Udeur di Montebello Ionico, Giuseppe Crea)

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postato da Miguel Cervantes; alle 9:19 PM, ,




La Juventus travolge la Reggina 4 a 0



Si esce sconfitti dall'Olimpico di Torino e forse il risultato punisce oltremisura una Reggina diligente e accorta nel primo tempo. Nella ripresa l'uno due bianconero complica le cose e in contropiede è troppo semplice il compito per Trezeguet e Palladino. Non sono queste però le gare da vincere a tutti costi e già domenica c'è la possibilità di riprendersi contro la Lazio al Granillo per un torneo ancora tutto da giocare, dai Reggina!


Juventus: Buffon (35' st Belardi), Birindelli, Legrottaglie, Criscito, Molinaro, Nocerino, Zanetti, Tiago, Salihamidzic (33' st Olivera), Palladino, Trezeguet All: Ranieri


Reggina: Campagnolo, Lanzaro, Stadsgaard, Aronica, Modesto, Barreto (24' st Tognozzi), Cascione, Hallfredsson, Joelson (35' st Cozza), Amoruso, Ceravolo (16' s.t. Montiel) All: Ficcadenti

Arbitro: Sig. Celi di Campobasso

Reti: 3' st Legrottaglie, 5' st Salihamidzic, 31' st Trezeguet, 46' st Palladino

Ammoniti: Zanetti, Cascione, Lanzaro


Il punto sul Campionato:


Vincono (e convincono) Inter e Juventus, pareggiano Roma e Fiorentina, perde il Milan. Il big match della quinta giornata di campionato tra viola e giallorossi si è concluso 2 a 2. Ne approfittano i nerazzurri, che battendo la Sampdoria per 3 a 0 salgono al primo posto agganciando a quota 11 proprio la squadra di Spalletti. . Male invece il Milan, sconfitto 2 a 1 sul campo del Palermo.

INTER E JUVE - Sono state 29 le reti realizzate in questo turno infrasettimanale di campionato. Vittorie nette per Inter e Juventus. I nerazzurri, trascinati da un grande Ibrahimovic, battono la Sampdoria per 3 a 0: doppietta dello svedese, sigillo di Figo. Spettacolo anche all'Olimpico di Torino, dove la squadra di Ranieri - imbottita di seconde linee - dà una severa lezione alla Reggina: 4 a 0, con reti di Legrottaglie, Salihamidzic, Trezeguet e Palladino, che vale il secondo posto (seppure in coabitazione con Napoli e Palermo).


FIORENTINA-ROMA - Non ha deluso le attese nemmeno il big match tra Fiorentina e Roma: giallorossi, senza Totti e Perrotta, vanno due volte in vantaggio con Mancini e Giuly, ma i viola rispondono con Gamberini e Mutu (su rigore) portando a casa un pareggio comunque prezioso. La squadra di Spalletti viene così raggiunta in vetta dall'Inter. E sabato c'è lo scontro diretto con i nerazzurri.


MILAN KO - La sopresa della giornata è la sconfitta del Milan a Palermo. I rossoneri sbloccano il risultato dopo 10 minuti grazie a Seedord. Sembra una partita in discesa, ma i padroni di casa non si arrendono e nella ripresa, prima con Diana e poi con Miccoli (al 48'), riescono a ribaltare il risultato.


LE ALTRE - Vince anche il Napoli: 1 a 0 al Livorno grazie alla rete di Sosa. Il Siena ferma l'Atalanta sull'1 a 1: gol di Loria e di Doni (su rigore). Primo successo invece per il Genoa, che vince per 3-2 al «Ferraris» contro l'Udinese (tripletta di Borriello, reti bianconere di Asamoah e Mesto). Rompe il ghiaccio anche la Lazio, che all'Olimpico ottiene la prima vittoria contro il Cagliari (3-1, doppietta Rocchi e reti di Pandev e Acquafresca). Vincono anche il Parma, che con Reginaldo e Corradi supera per 2-0 il Torino, e il Catania, 1 a 0 sull'Empoli grazie a Martinez.
fonte Corrieresport

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postato da Anonimo; alle 12:05 PM, ,




Montebello Ionico Blog News va in serie A.

A partire da oggi Montebello Ionico Blog News è raggiungibile anche al nuovo indirizzo

www.montebelloblognews.com


Il blog dei montebellesi finalmente ha un dominio di primo livello più veloce, più corto, più semplice da ricordare e da comunicare. Considerato che ci vorrà del tempo prima che il nuovo dominio venga indicizzato dai vari motori di ricerca, per il momento rimarrà attivo anche il vecchio indirizzo. Il nuovo dominio di Montebello Ionico Blog News comunque permette una maggiore velocità di caricamento e per questo motivo vi invitiamo sin da ora ad accedere al blog utilizzando il nuovo indirizzo.

Cordiali saluti
Lo Staff di Montebello Ionico Blog News
www.montebelloblognews.com

P.S. Qualora dovessero esserci dei problemi di visualizzazione al nuovo indirizzo vi preghiamo di comunicarcelo.

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 11:31 PM, ,




“Puliamo il Mondo” di Legambiente a Saline

PER DIRE "NO" ALLA CENTRALE AL CARBONE
Legambiente ha deciso di dedicare la tappa calabrese della campagna nazionale “Puliamo il Mondo” alla problematica di Saline.
La manifestazione si è svolta al porto di Saline, ripresa dalle telecamere della Rai, che la manderà in onda domenica 30 settembre, all’interno della trasmissione di Rai 3, “Ambiente Italia - Puliamo il Mondo 2007”, alle ore 9.40.
Il problema della costruzione di una centrale a carbone nel sito dell’ex Liquichimica di Saline è stato sollevato per prima da Legambiente nel mese di agosto di quest’anno, quando Nuccio Barillà, dal Festival "Paleariza" di Pentedattilo, ha parlato della trama della società svizzera multinazionale “Sei”, che aveva acquistato già i terreni dell’ex Liquichimica, e all’insaputa di tutti, architettava il disegno della costruzione della centrale a carbone nel sito salinese. Legambiente ha lanciato l’allarme che è stato accolto da i soggeti istituzionali (Regione, Provincia, Comune), dalle associazioni montebellesi e dalla popolazione.
All’incontro hanno partecipato gli esponenti di Legambiente Nuccio Barillà, della direzione nazionale, e il coordinatore regionale Nino Morabito; il vicepresidente regionale del Wwf Beatrice Barillaro, il sindaco di Montebello Loris Nisi, le associazioni “Nemesis” di Saline, “I Fossatesi nel Mondo” di Fossato. Tutti hanno affermato il loro NO alla costruzione della centrale, ma soprattutto il loro SI per uno sviluppo alternativo.
Il primo cittadino Nisi ha messo in luce come il progetto della Sei non sia stato presentato alle istituzioni territoriali, non coinvolgendo così il territorio.
Nuccio Barillà ha parlato dell’area di Saline come il simbolo del fallimento dell’industrializzazione forzata, in un territorio a vocazione turistica e ambientale. Barillà ha ricordato con soddisfazione quando Legambiente si è opposta al carbone nell’area di Gioia Tauro, ed adesso tutti possono ammirare il porto più importante del Mediterraneo ed uno dei primi d’Europa. Cioè è necessario fare le scelte giuste!
Beatrice Barillaro ha sottolineato l’esigenza di difendere l’oasi faunistica del “Pantano”, inclusa dalla Commissione Europea nell’elenco dei siti di interesse comunitario (SIC).
Nino Morabito si è soffermato sulla valorizzazione del territorio, mentre Franco Meduri presidente di "Nemesis" ha auspicato lo sviluppo dell’intera area grecanica e Mimmo Pellicanò, presidente de “ I Fossatesi nel Mondo” ha posto in evidenza i rischi che la costruzione della centrale provocherebbe all’ambiente, rappresentando anche tutti quei paesani che da tutto il mondo sul sito dell’associazione, gli gridano il loro NO al carbone.
I molti cittadini presenti hanno fatto emergere una necessità impellente: la riqualificazione dell’area in senso compatibile con l’ambiente.
Una nota stonata: dei consiglieri comunali di Montebello, oltre al sindaco, erano presenti l'assessore all'Ambiente Antonio Cilea e il consigliere Romeo Antonino per la maggioranza, e Santo Federico per la minoranza: cioè 4 su un totale di 17.
In rappresentanza dei partiti, hanno presenziato alla manifestazione il segretario dei DS Saverio Taverna e quello della Margherita Antonino Benedetto.
Sabato 29 settembre, sempre al porto di Saline, alle ore 9.30, ci sarà una giornata ecologica organizzata da Legambiente; un incontro pubblico al quale tutti (cittadini, rappresentanti delle istituzioni, associazioni) dovranno partecipare in massa per riaffermare i propri diritti e le proprie aspettative per uno sviluppo eco-sostenibile del nostro territorio.
(Nella foto il sindaco Nisi, Nuccio Barillà, Mimmo Pellicanò, Franco Meduri, Nino Morabito e il giornalista RAI al porto di Saline)

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postato da Miguel Cervantes; alle 9:50 PM, ,




E' veneta MISS ITALIA 2007

Miss Italia 2007: Silvia Battisti
Eta': 18
Capelli: castani
Occhi: azzurri
Altezza: 1,80 cm
Peso: 51 Kg
Titolo: Miss Veneto
Nata a: Verona
Data di nascita: 7 marzo 1989
Residenza: San Martino Buon Albergo-Marcellise (Verona)


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postato da Miguel Cervantes; alle 9:36 PM, ,




Realtà e fantasmagoria

A dieci giorni dell'inaugurazione ancora inutilizzata la Palestra "M. Teresa"

"... Io salgo ogni giorno/ ad un angolo del castello per abbracciare con la vista le vallate/ e più salgo, più si apre il paese,/ e i tetti, le gradelle, le piazze...". Con questi versi, Raffaele Nigro, ha inteso far capire quanto sia importante il tramite tra passato e presente; l'incontro tra tradizione ed innovazione, tra identità locale e visione globale (Castello -Paese). Per realizzare ciò è necessario avviare la crescita, l'evoluzione, lo sviluppo sociale, morale, civile ed economico di un luogo attraverso incontri e colloqui collettivi da considerarsi "motore di ricerca". A coloro che giornalmente chiedono di sapere come mai la nostra società anziché progredire regredisce ricordo che ormai abbiamo perso di vista la realtà degli eventi, dei luoghi, dei fatti, che tutto è stato sommerso dalla vana gloria che solo le fantasmagorie possono procurare a tutti coloro che vivono non in virtù dell'essere, ma per la soddisfazione di apparire e poi defilarsi come fantasmi. Ecco perché i nostri paesi, le nostre scuole, la nostra economia, le nostre tradizioni, gestite da istituzioni fantasma, perdono di vista la realtà trasformandosi in fantasmagorie. Fantasmagorica, infatti, è stata l'inaugurazione della palestra al coperto avvenuta a Saline Ioniche in concomitanza con l'inizio dell'anno scolastico dove, alla presenza di alunni, genitori, autorità politiche, religiose e militari, il sindaco ha espresso "tutta la sua soddisfazione per l'opera realizzata" e ha delucidato i presenti sull'importanza che l'amministrazione comunale ha voluto dare alla palestra dichiarando "L'abbiamo intitolata a Madre Teresa di Calcutta, con la speranza che da essa i ragazzi prendano esempio nella vita" (Gazzetta del Sud 18-9-2007). "La struttura - si legge ancora sullo stesso articolo - ampia e moderna è stata realizzata in tempi record ( poco più di due mesi) sotto la direzione del progettista e direttore dei lavori del comune Ing. Francesco Foti". Ben diversa è la realtà che, come prassi, si discosta sensibilmente dal fantasmagorico. La tanto decantata palestra è stata inaugurata, come preventivato, in concomitanza con l'inizio dell'anno scolastico, ma sembra che, per mancanza di agibilità e collaudo, non sia ancora pronta ad ospitare gli alunni facendo sì "che i ragazzi possano crescere e svolgere le loro attività fisiche". Quel "finalmente anche a Saline sarà possibile svolgere attività sportive al coperto", usato dal giornalista per chiudere l'articolo, attraverso l'uso del futuro, rende bene l'idea della non immediatezza nell'utilizzo dell'opera e del tradimento consumatosi alle spalle dei ragazzi fiduciosi in un immediato presente. Il "finalmente" sembra debba ancora arrivare assieme al profuso impegno e alla "solerzia delle istituzioni politiche". Comunque non tutto è perso, qualcosa di reale, tramite tra passato e presente è accaduto. Banchi, privi delle relative sedie, simili a reperti archeologici, sono stati tra- mandati da Saline a Fossato. Ecco la vera identità locale incontrarsi con la visione globale nel più assoluto silenzio e nella più rigorosa assenza di autorità. Mi chiedo se, almeno "Padre Pio da Pietralcina" e "Madre Teresa di Calcutta" abbiano avuto il tempo e la voglia di osservare e trarre le dovute considerazioni. Forse neanche a loro fa piacere essere oggetto di fantasmagoria e chiedono di essere lasciati in pace.

Saluti
Mara Dona

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 3:24 PM, ,




Calabria: Ottomila turisti tedeschi in arrivo

Il 3 novembre prossimo si effettuerà il primo volo low cost da Monaco di Baviera per Lamezia Terme, previsto nell'ambito di un accordo stipulato tra Regione, Sacal e Promuovitalia per la promozione turistica dei flussi di cittadini tedeschi verso la Calabria. I voli saranno protratti fino al 30 aprile 2008 e si effettueranno nei giorni di mercoledì e sabato di ogni settimana a cura di "Airberlin". È previsto l'arrivo di ottomila turisti tedeschi nei periodi di bassa stagione. L'organizzazione degli arrivi e delle partenze consente un'articolazione dei pacchetti turistici che, così, possono promuovere vacanze per tre, sette o dieci giorni.
"Esprimiamo viva soddisfazione - ha affermato il vicepresidente della Giunta e assessore al Turismo Nicola Adamo - per come la Calabria si va affermando nel mercato della domanda turistica estera. Dopo il boom degli inglesi, dopo la domanda sempre più intensa che proviene dall'Europa orientale, dopo l'ingresso nel mercato giapponese e, probabilmente nelle prossime settimane, il profilarsi della conquista di una fetta della domanda cinese, è di forte significato il potenziamento dei flussi tedeschi".
"È assai importante che ciò avvenga dopo Duisburg. Nonostante i danni all'immagine della Calabria e dei calabresi provocati da quella tremenda strage - ha aggiunto Adamo - possiamo dire che i voli di "Airberlin" rappresentano, invece, la conferma di una forza attrattiva dal punto di vista turistico della nostra regione."

Comunicato stampa Regione Calabria

Nella foto il vicepresidente della Giunta calabrese e assessore al Turismo Nicola Adamo

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 3:01 PM, ,




Desertificazione galoppante in Calabria

E’ il grido di allarme lanciato stamani all’Università della Calabria nel corso del convegno promosso dal dipartimento di ecologia – Laboratorio di Geografia – e dalla Società Geografica Italiana. Molte zone della nostra regione ed in particolare il crotonese e la sibaritide sono esposte a situazioni di desertificazione, per cui bisogna intervenire con forme di investimenti economici e di sensibilizzazione della società perché si doti e viva il proprio ambiente nel rispetto della qualità della vita. Il convegno si è sviluppato seguendo la traccia indicata nel tema: “Conoscenze ed azioni nella lotta alla desertificazione”, con gli interventi iniziali del Pro Rettore, prof. Lucio Grandinetti, e degli Assessori Regionali all’Agricoltura e all’Ambiente, Mario Pirillo e Diego Tommasi, che hanno evidenziato l’impegno della Regione Calabria nel sostenere, rapportandosi con il mondo universitario e scientifico, con finanziamenti e progetti adeguati lo sviluppo e la difesa del territorio; mentre l’Assessore Provinciale all’ambiente, Luigi Marrello, ha parlato delle funzioni esercitate dall’Amministrazione Provinciale di Cosenza in materia di programmazione e difesa ambientale del territorio, ricco di grandi potenzialità anche turistiche.
E’ toccato poi all’on. Domenico Pappaterra, presidente del Parco Nazionale del Pollino, chiudere lo spazio riservato al mondo delle istituzioni, il quale ha lanciato un accorato appello per individuare le azioni giuste e le pratiche di gestione del territorio in modo da evitare disastri ecologici e ambientali come quelli registrati durante la scorsa estate. Il convegno, moderato dal prof. Franco Salvatori, presidente della Società Geografica Italiana, è entrato poi nel vivo della discussione con la relazione del prof. Piero Gagliardo, del dipartimento di ecologia dell’UniCal e promotore dell’evento. “Vi è la necessità – ha dichiarato il prof. Piero Gagliardo - di diffondere la più ampia conoscenza possibile sul tema della desertificazione, rispetto al quale esiste una diffusa ignoranza, dipendente dal fatto che nell’immaginario collettivo il termine viene associato e localizzato in aree dove i deserti sono già presenti e ben lontani dal nostro bel Paese. E’ importante ,quindi portare questo problema all’interno del mondo della scuola, attraverso incontri, esposizioni di mostre, distribuzione di materiale informativo, convegni regionali, nazionali e internazionali, produzione di pannelli esplicativi dell’argomento e di mostre fotografiche”. “Da tutte le esperienze acquisite fino ad oggi, ed in particolare dopo avere partecipato ai lavori della COP8 a Madrid, avvenuta agli inizia di questo mese di settembre – ha proseguito il prof. Gagliardo – il laboratorio di geografia dell’Unical, ha ritenuto opportuno di promuovere tre iniziative di ricerca in Calabria. Si tratta di sviluppare un metodo integrato per stabilire come i legami tra povertà e degrado della terra possono essere valutati. La seconda iniziativa riguarda una linea di ricerca che preveda la realizzazione di studi pilota in Calabria, riguardante i sistemi di allerta precoce. Un terzo impegno sarà quello di organizzare una scuola estiva di tecniche di rilevamento delle criticità ambientali sui temi della siccità e della desertificazione, aperta a ricercatori stranieri, al fine di trasmettere livelli di conoscenza derivabili dall’osservazione diretta e da rilievi accurati su territori calabresi a rischio di degrado e di desertificazione a ricercatori che vivono e lavorano nel centro e nord Europa e che non hanno alcuna esperienza di eventi di desertificazione. Un progetto – ha concluso il prof. Gagliardo – che dovrà coinvolgere non solo il dipartimento di Ecologia dell’Università della Calabria, quanto gli assessorati all’agricoltura e all’ambiente, l’ARPA Calabria, il CNR, l’ex ARSSA e le associazioni di categoria del mondo rurale”. L’intervento del prof. Piero Gagliardo si è chiuso mostrando delle immagini ad effetto della nostra regione, alternando immagini bellissime dei nostri boschi, laghi e pascoli, ad altre riprese dall’alto che mostrano le colline e le pianure del crotonese ormai aride e che, invece, meriterebbero un recupero al verde e alla loro bellezza ambientale in contrasto con le acque del mare. “Per arrivare a ciò – ha affermato il prof. Gagliardo – bisogna che ognuno ami questa terra e questi ambienti. E’ solo con l’amore che si può salvare la bellezza del nostro ambiente”.

Fonte DNA

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 2:51 PM, ,




Ecco dove sono gli autovelox ( settimana dal 24-09 al 30-9)

La Polizia di Stato rende pubbliche le tratte stradali dove sono operativi, giorno per giorno, gli strumenti di controllo della velocità: autovelox, telelaser e provida. Un modo per invitare gli automobilisti a moderare la velocità rispettando i limiti e prevenire così gli incidenti. Questo non impedisce che ulteriori servizi di rilevazione della velocità potranno sempre essere attivati localmente in base a situazioni particolari (ad esempio in prossimità dei cantieri stradali, in concomitanza di servizi straordinari di controllo su porzioni di territorio e così via) .

Ecco l'elenco delle strade della provincia di Reggio Calabria dove saranno operativi i controlli nei giorni dal 25 al 30 Settembre 2007:

  1. 25/09/2007 Autostrada A3
  2. 26/09/2007 Non sono previsti controlli in prov. di RC
  3. 27/09/2007 Autostrada A3
  4. 28/09/2007 Autostrada A3 - Statale 106 Jonica
  5. 29/09/2007 Statale 682 Jonio - Tirreno
  6. 30/09/2007 Autostrada A3
Per conoscere la posizione degli autovelox nell'intera Calabria cliccate qui
Per conoscere la posizione degli autovelox nelle altre regioni cliccate qui
Per conoscere la posizione degli autovelox fissi cliccate qui

Fonte Ministero dell'Interno - Servizio Polizia Stradale

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 6:04 PM, ,




Info Point: per soddisfare il diritto d'accesso all'informazione ambientale

L'assessore regionale all'Ambiente Diego Tommasi ha presentato il "nuovo sportello on line" e la postazione informativa del dipartimento, per garantire ai cittadini calabresi una capillare informazione su materie ambientali. L'iniziativa di oggi nasce da un progetto denominato "Info Point", e scaturisce da un Decreto Legislativo del 19 agosto del 2005, che indica alle Regioni di soddisfare il diritto d'accesso all'informazione ambientale detenuta dall'autorità pubblica, assicurando altresì, che tale informazione sia sistematicamente e progressivamente messa a disposizione del pubblico. "Il nuovo sistema "Info Point" messo a punto dalla Regione - ha spiegato Tommasi - nasce da una volontà precisa del presidente Loiero: rendere più trasparente la nostra attività, e allo stesso tempo, garantire una maggiore fruibilità d'accesso alle informazioni utili ai cittadini". Il sito www.infopointambiente.it consente infatti attraverso l'indirizzo di posta elettronica info@infopointambiente.it di raccogliere anche consigli e sollecitazioni su qualsiasi problema ambientale, ma allo stesso tempo, mette in condizione l'utenza di conoscere bandi, attività di monitoraggio e tutte le iniziative dell'assessorato all'Ambiente. "Nel nuovo sito informativo - ha detto ancora l'assessore Tommasi - troverete tutto il lavoro svolto dalla Regione Calabria in materia ambientale in questi due anni e mezzo di attività amministrativa, come, ad esempio, l'opera di bonifica delle discariche effettuata, pari al 33% complessivo del territorio e corrispondente a circa cinquecento discariche". Insomma - ha concluso Tommasi - la Calabria cambia decisamente passo in materia ambientale, nonostante i ritardi accumulati negli anni scorsi, e lo fa relazionandosi direttamente con i suoi cittadini, da cui ora, si aspetta un contributo in termini di partecipazione significativo". La rete di comunicazione messa a disposizione dall'assessorato all'Ambiente si avvarrà oltre dello sportello informativo e del sito internet, anche di un numero verde: 800-573711. Il progetto "Info Point" verrà presentato anche nell'ambito della più importante rassegna italiana ed europea sulla comunicazione pubblica - Compa - che si svolgerà a Bologna dal 6 all'8 Novembre prossimo.

Comunicato stampa Regione Calabria

Nella foto l'assessore regionale all'ambiente Diego Tommasi

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 3:10 PM, ,




L'ha fatta grossa!

Claudio Burlando, DS, Governatore della Liguria ed ex ministro dei trasporti, che ha percorso "contromano" l’autostrada a Genova Erzelli privo con sè di Patente e Carta d'Identità.
Eh, sì!!! L'ha fatta proprio grossa, il presidente della Regione Liguria.
Rischiando per sé, e anche per i poveri cristi di automobilisti che percorrevano la strada dalla loro mano. Siamo rimasti sconcertati non soltanto del comportamento sbagliato alla guida dell'auto del”Governatore”, ma anche della mancata contestazione immediata tramite verbale da parte della pattuglia della Polizia Stradale dell'infrazione per circolazione in contromano, e per quella riguardante l'assenza della patente di guida. Burlando ha abusato del suo "nome" mostrando il tesserino da Deputato, peraltro non più valido, mettendo in grave imbarazzo i poliziotti che alla fine lo hanno lasciato andare senza verbale, senza multa e senza sequestro dell'auto. Gli agenti intervenuti perchè allertati da più di una telefonata piovuta al 113 di altri automobilisti che si sono visti venire incontro in senso vietato sulla rampa autostradale di Genova-Aereoporto la Mitsubishi Space Runner di Burlando, non avrebbero seguito la prassi di legge ma si sarebbero limitati ad avvertire il loro comandante e poi redatto in separata sede una "relazione di servizio". Comportamento che se perseguito potrebbe portare gli stessi agenti a dover rispondere penalmente di omissione di atti d'ufficio e falso ideologico. Sembra che anche il Questore e il Prefetto genovesi avrebbero fatto in modo di ammorbidire il caso, affermando di aver intenzione di vedere che provvedimenti prendere. I due alti dirigenti del Ministero degli Interni avrebbero invece dovuto prendere subito i provvedimenti del caso rendendolo anche da subito pubblico. Burlando avrebbe dovuto scrivere immediatamente una nota alla stampa dell'accaduto senza aspettare di essere stanato dai giornalisti 6 giorni dopo il fatto. Adesso l’unica cosa che può fare è quella di rimettere il mandato, rassegnando le dimissioni…per cancellare tutti gli “abusi” e violazioni di legge commessi. Ma siamo sicuri che non lo farà. Vi chiederete perché? Ma perché siamo in Italia, dove le dimissioni si annunciano ma non si danno MAI!
(Nella foto, il Governatore dei DS Claudio Burlando)

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postato da Miguel Cervantes; alle 11:03 PM, ,




Miss Italia: "Misericordia" che finale

La reggina Maria Misericordia, Miss Calabria, è fra le venticinque finaliste di Salsomaggiore. Nata a Reggio Calabria (RC) il 29/12/1985, la reginetta calabrese, tipica bellezza mediterranea dai capelli scuri e gli occhi castani, ha brillantemente superato le eliminatorie che, in questi ultimi tre giorni, hanno ridotto il numero delle finaliste da 100 a 25. Il sogno di Maria: diventare Miss Italia e successivamente fare carriera nel mondo dello spettacolo, ora è a portata di mano e con una buona dose di fortuna e il televoto di tutti i calabresi potrebbe diventare realtà. Conscia dell'importanza del televoto per l'elezione a Miss Italia della ragazza reggina, anche l'amministrazione comunale di Reggio Calabria invita i reggini a votare Maria Misericordia contribuendo alla realizzazione di un sogno che avrebbe una ricaduta pubblicitaria considerevole anche per la città.
Grande attesa, quindi, per il risultato del concorso di bellezza di Salsomaggiore. Stasera sapremo se, per la prima volta nella storia, la più bella d'Italia sarà una cittadina di Reggio Calabria.

Nella foto la reggina Maria Misericordia, Miss Calabria e finalista a Miss Italia 2007

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 2:45 PM, ,




L'associazione " I Fossatesi nel mondo" promuove un Forum delle associazioni per l'alternativa alla centrale a carbone

La prima riunione a Villa Rognetta, Saline, sabato 29 settembre alle ore 18.00 per dire NO al carbone e valutare i progetti alternativi
L'associazione culturale "I Fossatesi nel mondo" ha promosso un Forum permanente delle associazioni operanti nel comune di Montebello Ionico. Il presidente Domenico Pellicanò ha invitato le associazioni del comune e cioè: "Nemesis" di Saline, "Proloco" di Montebello Ionico, "N. Arghiropoulos" di Montebello e "Rangers International Italia" di Saline Joniche a riunirsi per una presa di posizione comune sul problema. Iniziativa subito apprezzata dalle altre associazioni operanti sul territorio.
L’associazione culturale “I Fossatesi nel Mondo”, vista la sciagurata ipotesi della SEI SPA di costruire una centrale a carbone all’interno dell’area ex Liquichimica di Saline Joniche, premesso che, a parere dei soci della suddetta Associazione, tale proposta di costruzione rappresenta l’ennesima, immotivata ed indebita pressione sulla popolazione di un territorio la cui legittima aspettativa è quella di uno sviluppo culturale, turistico e ambientale sostenibile, propone di istituire un forum permanente delle Associazioni no-profit operanti sul territorio del comune di Montebello Ionico con gli obiettivi:
1. di esprimere un parere unitario di contrarietà sulla ipotizzata costruzione della centrale elettrica area Ex Liquichimica Saline Joniche;
2. di valutare tutti i progetti alternativi (odierni e futuri) per lo sviluppo del sito Ex Liquichimica Saline Joniche e dell’intera area che va da Capo d’Armi a Pentedattilo passando per i siti geologici di Prastarà, Pentidattilo, S. Elena, Lamia, con lo scopo di individuare una soluzione unitaria da proporre a chi di competenza per i finanziamenti necessari.
Tutto ciò considerando che l’ipotizzata costruzione di una centrale elettrica non è prevista nel Piano Energetico Ambientale Regionale;
che con L. R. 7/2001 è stata istituita l’area protetta, Oasi Pantano Saline Ioniche che ricade nelle immediate vicinanze della ipotizzata centrale elettrica;
che la suddetta Oasi Pantano Saline Ioniche è stata identificata come SIC (Sito di Interesse Comunitario);
che tutti gli enti (Regione, Provincia, Comune) hanno già espresso, motivandone le ragioni, il loro diniego a tale iniziativa;
che è nell’interesse delle Associazioni operanti sul comune di Montebello Ionico difendere il territorio comunale contribuendo, con le proprie idee, alla promozione dello stesso e rendendosi promotrici di uno sviluppo eco-sostenibile dell’economia locale;
che la società civile montebellese dovrebbe essere partecipe nelle scelte che la coinvolgono in prima persona;
che esistono numerosi progetti, di vari enti pubblici e privati, tendenti alla riqualificazione dell’area Ex Liquichimica i quali propongono varie e valide proposte di sviluppo per l’area in questione.
(Nella foto il Logo dell'associazione " I Fossatesi nel Mondo")

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postato da Miguel Cervantes; alle 9:32 PM, ,




Reggina - Udinese, ancora una sconfitta

Due prodezze del gioiello Di Natale stoppano la Reggina alla sua seconda sconfitta stagionale. Per gli amaranto, impegnati mercoledì contro la Juventus, un giorno in più per rifiatare e mantenere i nervi saldi in vista di un campionato che è ancora solo all'inizio. La squadra, già oggi alle prese con una seduta defaticante, svolgerà al S.Agata un doppio allenamento domani e uno martedì mattina prima della partenza per Torino.

Udinese: Handanovic, Zapotocny, Coda, Zapata, Mesto, D'Agostino, Inler, Dossena, Quagliarella, Asamoah (30'st Floro Flores), Di Natale (38'st Pepe). All. Marino

Reggina: Campagnolo, Lanzaro, Stadsgaard, Aronica, Modesto, Barreto (27'st Tognozzi), Cascione, Halfredsson, Vigiani (1'st Joelson), Amoruso, Tullberg (1'st Cozza). All. Ficcadenti

Arbitro: Sig. Pierpaoli di Firenze
Marcatori: 5'pt e 16'st Di Natale
Ammoniti: Zapotocny, Stadsgaard
______________

Il punto sul campionato, oramai alla 4 giornata:

La Roma pareggia 2 a 2 con la Juventus all'Olimpico, che rimedia con Iaquinta al 42esimo della ripresa, dopo che Del Piero aveva sbagliato un rigore e i bianconeri erano sotto per la doppietta realizzata da Totti. Pareggia anche l'Inter, due volte in svantaggio, che ha chiuso 2 a 2 sul campo del Livorno e si fa così raggiungere a quota otto punti, due sotto la Roma, dalla Fiorentina, vincente sul campo del Catania per 1 a 0, e dall'Atalanta, vincente per 2 a 1 con la Lazio. Bene il Palermo, che vince sul campo del Cagliari e si porta a quota sette, affiancato da Juventus, Udinese (vittoriosa per 2 a 0 in casa contro la Reggina) e Napoli (0 a 0 a Empoli). Torino-Siena è finita 1 a 1.

ALLA ROMA NON BASTA LA DOPPIETTA DI TOTTI - Finisce 2-2 il big match della quarta giornata del campionato di serie A tra Roma e Juventus. All’Olimpico la Juventus sblocca al 17’ con Trezeguet che anticipa di testa Mexes e batte Doni sul primo palo. I giallorossi replicano con la doppietta di Totti in gol al 30’, eludendo la marcatura di Criscito e battendo Buffon con il destro, e al 36’ con il tap-in su una respinta del portiere bianconero. Al 49’ Del Piero fallisce un calcio di rigore concesso per un fallo di Cicinho su Nedved. I bianconeri pareggiano all’87’ con un colpo di testa di Iaquinta, direttamente su rimessa laterale di Chiellini. «È stata una partita difficile - ha detto subito dopo il fischio finale Iaquinta -. La Roma è una grande squadra, la più difficile da affrontare. Si poteva anche vincere, abbiamo sprecato molte occasioni, ma ci abbiamo creduto e abbiamo preso un pari importante. È andata bene così».

L'INTER FRENA A LIVORNO - Stesso risultato di 2-2 anche tra Livorno e Inter, nella sfida disputata al "Picchi". Toscani in vantaggio al 1’ con De Vezze, pari di Ibrahimovic al 35’. Nella ripresa ancora toscani in vantaggio, grazie al gol realizzato su rigore da Loviso, e pareggio ancora su rigore e ancora con firma di Ibrahimovic al 72’. «Nel primo tempo abbiamo dormito sul gol - ha ammesso Mancini -. Un lancio da sessanta metri non può scavalcare la difesa. Poi abbiamo iniziato a giocare, a creare tante occasioni, di cui quattro-cinque clamorose. Lì dovevamo fare qualche gol in più. Nella ripresa invece potevamo fare qualcosa di più».
FIORENTINA E ATALANTA AL SECONDO POSTO - Seconda sconfitta consecutiva per il Catania, che al Massimino cede il passo alla Fiorentina per 1-0. Il gol decisivo lo mette a segno Mutu nei primi minuti del match, ma il risultato è ingiusto nei confronti dei siciliani. La truppa di Baldini (anche oggi squalificato per via del calcione rifilato a Di Carlo) chiude i viola nella propria metacampo per tutto il secondo tempo, trovando però un Frey in giornata di grazia e non riuscendo a riequilibrare il risultato. Il gol di Zampagna al terzo minuto di recupero regala all'Atalanta la vittoria interna sulla Lazio che le vale il secondo posto on classifica. In precedenza Mutarelli aveva risposto al vantaggio siglato da Langella.
LE ALTRE PARTITE - Appuntamento con la vittoria rinviato per il Torino. La formazione granata rimedia il quarto pareggio consecutivo non riuscendo ad avere ragione del Siena, che conferma quanto di buono fatto vedere con il Milan. I granata passano in vantaggio con Dellafiore e a nulla valgono i miracoli di Sereni che, pur parando due rigori a Maccarone, capitola all'8' del secondo tempo sulla ribattuta dell'ex attaccante del Middlesbrough dopo il secondo penalty fallito. Per i toscani anche qualche brivido nel finale quando hanno dovuto giocare in dieci contro undici per il secondo giallo rimediato da Codrea. Il Napoli, dopo le belle vittorie contro Udinese e Sampdoria, non va oltre lo 0-0 sul campo dell'Empoli che, nonostante le fatiche di coppa Uefa, riesce ad arginare i partenopei conquistando il secondo punto della stagione. Rialza invece la testa il Palermo, che dopo il mezzo passo falso di domenica scorsa contro il Torino va a vincere sul campo del Cagliari dove Giampaolo non riesce così a festeggiare il recente prolungamento del contratto. A regalare il successo ai rosanero (e il secondo ko di fila interno ai sardi) un gol di Zaccardo al quarto d'ora della prima frazione.
STOP DEL MILAN - Nell'anticipo serale di sabato il Milan, dopo essere passato in vantaggio allo scadere del primo tempo, ha trovato di fronte a sè un Parma determinato ma anche sprecone, che dopo avere agguantato il pareggio al 28esimo della ripresa, in diverse occasioni, soprattutto sul finale, è andato vicino ad insaccare il gol della vittoria. Anche i rossoneri hanno trovato qualche spunto sul finale ma alla fine il risultato non è cambiato. Mentre il Parma può accogliere con soddisfazione il punto agguantato a San Siro, per i padroni di casa si è trattato di un mezzo passo falso, il terzo pareggio in campionato, dove la squadra di Ancelotti non riesce a brillare come nelle sfide europee.

IL DERBY DI GENOVA - Questa sera (h.20.30) occhi puntati sul ritorno nella massima serie, dopo 12 anni, del derby della Lanterna. Blucerchiati con una difesa rappezzata, mentre i rossoblu sono alla disperata ricerca della prima vittoria. Che contro i cugini doriani varrebbe doppio.
FONTE GA SPORT

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postato da Anonimo; alle 6:07 PM, ,




Istituto Comprensivo Montebello Ionico: Palestre nuove e sedie rotte

L'amministrazione comunale pensa di fare iniziare l'anno scolastico all'insegna di due grandi eventi storici. A Saline si da il via al nuovo anno scolastico con l'inaugurazione della nuova palestra comunale, grande opera "progettata dall'ufficio tecnico comunale" il cui "cantiere di costruzione è stato seguito passo dopo passo, dal direttore dei lavori Ing. Foti Francesco." così si legge sul Quotidiano. Su Calabria Ora invece, si legge che "tutta la cittadinanza montebellese potrà disporre di un nuovo plesso sportivo che favorirà la crescita fisica e sociale degli studenti che frequentano le scuole del comprensorio e, soprattutto degli alunni della scuola media attigua." L'articolo continua: "L'inizio delle attività sportive è stato sancito con il taglio del nastro...". Forse - aggiungo io - avvenuto in tempi record, prima che i lavori venissero ultimati e collaudati. Ciò, però, sembra essere sfuggito al Dirigente Scolastico, al Direttore dei Lavori e a tutte le autorità presenti alla manifestazione. Non c'è stato inizio festoso a Fossato, dove i genitori che hanno accompagnato a scuola i loro figli, hanno costatato non solo i locali e i bagni privi delle più elementari forme di sicurezza, ma addirittura, rilevavano la carenza di banchi e sedie, arredi indispensabili al buon avvio di un nuovo anno scolastico. Alle proteste degli stessi seguiva la vaga promessa che da Saline sarebbero arrivati banchi e sedie (usati, ma in buone condizioni). E infatti il giorno dopo, caricati alla meno peggio, sullo scuolabus comunale ecco arrivare i tanto agognati banchi non solo rotti, ma anche sporchi, tappezzati di chewingum e privi delle relative sedie. Chi è l'autore di cotanto scempio? Ai posteri l'ardua sentenza! Probabilmente, chi di competenza, preso dalla realizzazione del grande evento inaugurale, prima, e compiaciuto per la riuscita dello stesso, dopo, si è semplicemente dimenticato che Saline non è l'unica scuola del comprensorio comunale e che gli altri plessi scolastici ospitano alunni che dovrebbero avere pari dignità. A chi continua a pensare alla scuola di Fossato come ad una discarica comunale consiglierei un rapido ravvedimento. Nel plesso di Fossato non esiste un tetto "copriscopri" e una volta che gli "altarini" si scoprono non è facile ricoprirli. A tutta la scolaresca, montebellese, ed in modo particolare a tutti coloro che non potendo beneficiare dell'inaugurazione con relativa benedizione sacerdotale, non hanno visto il primo giorno di scuola trasformarsi in "una vera e propria festa", (Gazzetta del Sud) auguro un sereno anno scolastico, un banco ed una sedia a norma di legge, diritto inviolabile di ogni alunno; alle autorità competenti suggerisco un risveglio delle coscienze, un prendere atto delle proprie inadempienze, delle proprie responsabilità, nel rispetto della pari dignità di ciascuno. Non si può governare distribuendo il patrimonio collettivo, con la legge del padre patrigno.

Saluti
Mara Dona

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 3:14 PM, ,




Riqualifichiamo Saline



dedica l’iniziativa calabrese principale della
Campagna Nazionale


“Puliamo il Mondo”

alla riqualificazione di Saline Joniche

Questi gli appuntamenti:
  1. Domenica 23 settembre ore 9.30 al Porto di Saline Joniche: preparazione della trasmissione “Ambiente Italia” che andrà in onda domenica 30 settembre su RAI3 nazionale (è importante offrire un bel colpo d’occhio!);
  2. Sabato 29 settembre mattina al Porto di Saline Joniche: giornata ecologica

L’Associazione Culturale
"I Fossatesi nel Mondo"
aderisce all’iniziativa
e invita la cittadinanza a partecipare

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 12:57 PM, ,




SALINE: UN NUOVO SCENARIO DALLE CENERI DI UN FALLIMENTO

LE TAPPE DI UN FALLIMENTO

Saline Ioniche, a livello nazionale, rappresenta soprattutto il simbolo del clamoroso fallimento del disegno industrializzazione forzata della Calabria. E’ a tutti nota la vicenda vergognosa della Chimica Biosintesi, andata avanti penosamente per oltre trent’anni: lo stabilimento industriale avviato nel 1972 dal gruppo Liquichimica di Urini, su una superficie totale di 630 mq ed una dotazione di reti infrastrutturali, con un grande porto di servizio è morto sul nascere. Avrebbe dovuto produrre soprattutto bioproteine ma non è mai praticamente entrato in produzione ( solo sette mesi di attività) per la mancanza dell’autorizzazione del Ministero della Sanità, a causa della presunta cancerogenità dei suoi prodotti. L’industria ha occupato inizialmente fino a 405 unità lavorative, un numero di addetti poi progressivamente ridotto nel tempo, praticamente da sempre in Cassa integrazione guadagni, a parte un piccolo numero di lavoratori addetti alla manutenzione e alla guardiania degli impianti.Attualmente sono una decina gli “ultimi moicani” Nel tempo si sono sempre annunciati progetti di reindustrializzazione, puntualmente falliti. Nel tempo si sono sempre annunciati progetti di reindustrializzazione, puntualmente falliti. Negli anni novanta (1997), le strutture della Liquichimica sono state acquistate dal consorzio di imprenditori SIPI (Saline Ioniche Progetto Integrato, al prezzo di realizzo di circa 7 miliardi di vecchie lire Ma neanche questi nuovi proprietari, come già l’Enichem, riescono ad avviare il tanto strombazzato processo di deindustrializzazione. Sul campo restano solo idee: per esempio la riattivazione della centrale termoelettrica o il funzionamento del megadepuratore come servizio per i paesi dell’hinterland. Intanto, all’interno dell’impianto, si susseguono furti e saccheggi. Il responsabile della SIPI, Giovanni Zino, denuncia il ”profondo abbandono dello Stato a fronte di pressioni criminali,ingerenze esterne,innumerevoli ostacoli burocratici”. Ad inizio del 2004 si pone fine alla farsa: si smantella. Le apparecchiature ed i macchinari vengono, adeguatamente rivalutati, messi in vendita sul mercato dell’”usato industriale sicuro”. A curare il tutto viene chiamata la “Demont”, l’azienda specializzata con sede a Venezia-Mestre, che in precedenza si è occupata anche della demolizione degli impianti delle vecchie acciaierie di Terni. Ma non è ancora finita. A metà marzo 2004 i carabinieri del NOE irrompono nel sito industriale e sottopongono a sequestro preventivo l’intera area industriale della SIPI, in esecuzione di un provvedimento della Magistratura. Motivazione: l’accertata, elevata presenza di una enorme quantità di amianto, in evidente stato di friabilità, parte del quale stoccato all’aperto, sopra sacchi di farina fossile ed abbandonato al vento e alle intemperie. Successivamente l’area verrà dissequestrata, mentre l’inchiesta prosegue.

IL PORTO DI SALINE

Il porto di Saline concepito come porto funzionale all’area industriale, fu ultimato, seppure in forma ridimensionata rispetto al progetto originario, alla fine degli anni settanta. Abbraccia uno specchio d’acqua di 137 mila metri quadri ed è costituito da due moli per una larghezza complessiva di mt 840 e da una darsena con fondali di metri otto. Praticamente non è stato mai utilizzato, se non molto parzialmente. L’approdo, peraltro, è rimasto spesso insabbiato. La sua costruzione ha contribuito ad alterare la natura di un ampio tratto di litorale. I pescatori della zona hanno da sempre sollevato dubbi sulla conformazione dell’opera rispetto alle correnti.Ad inizio dicembre del 2003 il porto è ad un passo dall’essere cancellato dalle mappe nautiche:il molo di sottoflutto viene travolto e spazzato via dalle potenti onde marine sospinte da un forte vento di scirocco. Una striscia di cemento di circa cinquanta metri viene staccato e inghiottito dall’acqua. Piove sul bagnato.

LE OFFICINE GRANDI RIPARAZIONI

Sempre a Saline un altro clamoroso fallimento è stato quello delle Officine Grandi Riparazioni che

tante aspettative produttive e occupazionali aveva suscitato ma che ,ormai, sembra destinato allo smantellamento in mancanza di soluzioni percorribili o per meglio dire di volontà politica. Sorto nella seconda metà degli anni ottanta, ha comportato un investimento iniziale di circa 300 miliardi.Specializzato nella riparazione di locomotori elettrici è diventato inattivo causa la mancanza di commesse di lavoro da parte delle Ferrovie dello Stato.Residuale il numero di lavoratori attuale, peraltro in cassa integrazione guadagni, dei 1200 previsti inizialmente.

LA LAURA C

A cinquanta metri di profondità , nel tratto di mare prospiciente Saline Ioniche giace, con la prora rivolta a terra a circa venti metri di profondità la poppa verso il mare aperto a circa 50 metri,il relitto della Laura C. La motonave venne affondata nel 1941, mentre era diretta in Africa, da un siluro sparato da un sommergibile britannico. Sul relitto del cargo (150 metri di lunghezza, 20 mila tonnellate di stazza) vi erano, tra merci varie, anche 500 tonnellate di balistite, tritolo ed altri esplosivi. Tutto materiale destinato ai nostri soldati, in Libia. Parte del carico venne recuperato. Per molti anni la sua prua si erse fuori dell’acqua mentre il resto del relitto si inabissò lentamente a causa della continua erosione determinata dall’attività del torrente Molaro. Annualmente, nei periodi di piena, il torrente inondava la foce scavando il letto dove si adagiò il relitto ricolmo di fango e sabbia. Successivamente la parte prodiera, a causa del peso accumulato negli anni venne completamente inghiottita dal sedimento facendo sì che il pennone di prua fuoriuscisse dalla sabbia a circa 18 metri, mentre i castelli centrali del relitto fossero visibili dai 25 metri in giù. Il pennone di poppa e la cremagliera del timone, a tutt’oggi, rimangono ad una profondità che va dai 40 ai 54 metri, zona in cui la chiglia del relitto nasconde le eliche immerse nel limo del fondo. La Laura C assurge agli onori della cronaca, nell’aprile del 1995, quando i Magistrati con l’avallo del Sisde avanzano l’ipotesi secondo cui il materiale bellico contenuto nelle stive sarebbe stato intercettato ed utilizzato dalla ndrangheta per compiere numerosi attentati. Un deposito al servizio, secondo gli inquirenti dei clan del melitese. Si tirò in ballo la strage di Capaci e l’attentato di via d’Amelio (teorema poi rientrato). Successivamente, in anni più recenti. quello di Madrid e quello al Sindaco di Reggio Calabria. Materiale esplodente tipo Laura C fu ritrovato sotto il ponte delle OGM. Ipotesi suggestive ed inquietanti mai verificate fino in fondo. Sta di fatto che nel 1995 interviene una prima ordinanza della Capitaneria di Porto di R.C a che fa divieto a tutti di avvicinarsi al relitto che viene, per un lungo tempo, controllato a vista dalle forze dell’ordine. Si riaffaccia l’idea di recuperare l’esplosivo, stimato in 1500 tonnellate. Viene però scartata: “troppo complessa e rischiosa”. Nel 2001 il Genio Militare per la Marina decide, incredibilmente, di “neutralizzare l’esplosivo”,cementificando le quattro stive. Viene emessa a tale scopo da parte della Capitaneria di Porto l’ordinanza numero 7 del 6 marzo 2001,che raccomanda tra l’altro piuttosto burocraticamente, che nel corso dell’intervento vengano adottate “tutte le precauzioni necessarie ad evitare danni alle risorse biologiche ed al patrimonio ittico”. L’idea che la Laura C venga affondata una seconda volta sotto il peso di una colata di cemento non va assolutamente giù a Legambiente, all’Assessore all’Ambiente della Provincia( mai ufficialmente informata) ma soprattutto ai moltissimi sub che di quello che, per loro, era fondamentalmente un irresistibile “paradiso marino”, avevano continuato ad immergersi, sfidando l’ordinanza,con conseguenti sanzioni. Nasce un movimento spontaneo: “gli Amici della Laura C”. “Siamo assolutamente contrari - dichiarò nella circostanza Legambiente Sub - l’aggressione al relitto attraverso tonnellate di cemento è un' operazione inutile e dannosa che recherà un danno irreversibile ad un ambiente marino che andrebbe piuttosto tutelato e valorizzato”. E’ possibile intervenire senza una preventiva valutazione di impatto ambientale? Si chiama in causa il Ministero dell’Ambiente. Da Roma però arriva soltanto la richiesta alla Regione di valutare con attenzione l’incidenza dei lavori programmati “in prossimità dei siti di interesse comunitario denominati:“Capo d’Armi”, “Saline Ioniche” e “Fondali da Punta Pezzo a Capo d’Armi”. Ma non c’è nulla da fare. Nel gennaio 2002 da parte della società napoletana incaricata, la “Cormorano costruendo Srl”si avviano i lavori (durata prevista 150 giorni). “Lavori eseguiti con i piedi”, criticano molti che sono andati a curiosare. Ben lontano dai risultati sperati. Nel maggio dello stesso anno la direzione del Genio Militare per la Marina di Messina comunicava l’ultimazione dei lavori. Il Ministero della Difesa nel marzo 2004 “stacca” il certificato di collaudo dell’opera. Costo finale tre miliardi ed ottocento delle vecchie lire. Il 6 ottobre 2004 accade una tragedia: un giovane sub professionista barese in immersione insieme con un compagno,nelle acque vicine al relitto, perde la vita. Nel rapporto dei vigili del fuoco, dopo il recupero del cadavere, viene enfatizzata la pericolosità delle cime del relitto ( una di queste avrebbe trattenuto il corpo del giovane sul fondale). Proprio a causa dei presunti “pericoli costituiti dai molteplici residui di reti e di cime impigliate nelle sovrastrutture del relitto”, il Comandante della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria, Domenico Picone, il 12 novembre 2004 con una nuova ordinanza - che abroga e sostituisce la precedente del 1995 - dispone il divieto generale di pesca subacquea e di immersioni nello specchio di mare che custodisce la Laura C. Successivamente viene abrogata e sostituita con un’altra per permettere le immersioni a scopo scientifico dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco.

LA PROPOSTA DI LEGAMBIENTE: FARE DI SALINE UN SIMBOLO POSITIVO INVESTENDO SUL TURISMO SOSTENIBILE E SULLA QUALITA’

Saline, che è stato per tanti anni simbolo negativo di scelte miopi e di investimenti fallimenti, può oggi diventare simbolo positivo di uno sviluppo rispettoso della storia e del senso dei luoghi, capace di creare “buona” economia e lavoro pulito e di qualità. Una sorta di ricucitura rispetto allo strappo della memoria, di riconciliazione storica tra l’uomo e la natura. C’è questo sogno racchiuso nella proposta che Legambiente avanza. Nasce dalla constatazione delle rilevanti specificità e potenzialità ambientali, territoriali storico-paesaggistiche e culturali che l’area, nonostante gli scempi, possiede. La bellezza del litorale, il fascino irresistibile di Pentadattilo, il paese delle “cinque dita”, che è qui a due passi, le piantagioni di bergamotto, i luoghi segnati dalla avventura garibaldina, i riti e i miti, la vivacità dei giovani che hanno voglia di fare: sono solo l’annuncio di un progetto più ampio tutto da costruire. La “cattiva” industrializzazione, prima che un investimento rivelatosi fallimentare sul piano economico ed occupazionale, è stato un atto di violenza proprio rispetto alla natura dei luoghi, un tradimento della predisposizione di un’area, un incidere negativamente sul suo dna. Per questo oggi crediamo che ogni nuova ripartenza non può che poggiare sull’interrogare i luoghi e gli abitanti, assecondandone le vocazioni e le attese per troppo tempo sopite.

IL PARCO MARINO LAURA C

La Laura C non è soltanto la nave del tritolo e dei misteri. E’ soprattutto un tesoro nascosto da godere. In questi 64 anni dal suo affondamento, la Laura C è diventato parte di un habitat originale e meraviglioso, particolarmente ricco sotto l’aspetto biologico. Una corazza di legno e metallo che si adorna dei colori delle spugne e delle ascidie; la casa per centinaia di pesci delle specie più varie: cernie, dentici, barracuda mediterranei, ricciole, che qui avevano trovato condizioni ideali per vivere e riprodursi. Le sue strutture hanno assunto la funzione d impalcatura di una fantasmagorica scenografia naturale della flora marina: uno spettacolo irripetibile. Per questo subacquei di ogni nazionalità, naturalisti o ricercatori, hanno fatto tappa obbligata a Saline per immergersi nelle stive del mercantile affondato. Una emozione a cui non ha saputo resistere nemmeno il mitico Jacques Yves Cousteau, che l’ha visitato da “cima a fondo”. Numerosi sono peraltro i diving center (centri di immersione subacquea) sorti in provincia di Reggio che hanno fatto della Laura C uno dei riferimenti obbligati, forse il principale. La storia un po’ sinistra della nave aggiunge un tocco in più di avventura e trasgressività che non guasta. Ecco che è quasi automatico pensare a fare di questo luogo un’oasi naturalistica in piena regola, sancendo per legge quello che è già percepito nella realtà. L’iniziativa si inquadra in un programma più generale di valorizzazione ambientale e turistica della Calabria.

L’ISTITUZIONE DELLE AREE MARINE PROTETTE

Le aree marine protette sono istituite ai sensi della legge n. 979 del 1982 ( Disposizioni per la difesa del mare), dalla legge quadro n. 394 del 1991, e con Decreto Interministeriale, che contiene la denominazione e la delimitazione di ciascuna area, gli obiettivi e la disciplina di tutela cui è finalizzata la protezione. Sono costituite da ambienti marini, dati dalle acque, dai fondali e dai tratti di costa prospicienti, che presentano un rilevante interesse per le caratteristiche naturali, geo-morfologiche, fisiche, biochimiche con particolare riguardo alla flora e alla fauna marine e costiere e per l'importanza scientifica, ecologica, culturale, educativa ed economica che rivestono. In particolare in ogni area vengono individuate tre zone a diverso grado di tutela, per ciascuna delle quali sono previste e regolate le diverse attività legate al mare. Ad oggi, in Italia, le aree marine protette istituite ai sensi delle citate leggi sono 20 (vedi cartina) e tutelano complessivamente circa 184 mila ettari di mare e circa 580 chilometri di costa. In Calabria l’unica area marina protetta e’ quella di Capo Rizzuto. Una in via di costituzione, su proposta di Legambiente e intervento della Provincia, è quella della Costa Viola.

PARCHI MARINI: UNA PROSPETTIVA PER LA CALABRIA, A PARTIRE DA SALINE

Per il turismo tanto invocato e la valorizzazione ambientale tanto declamata, la costituzione di parchi marini e aree protette può essere una grande occasione, anche perché per il turista subacqueo la nostra regione può rappresentare una vera scoperta. Oltre che, infatti, “terra delle grandi sorprese”, per riprendere la definizione del noto “archeologo del piccone” Orsi, essa è senza dubbio anche “mare dalle grandi sorprese” Un vero paradiso sommerso che presenta grandi “vantaggi competitivi” rispetto alle mete tradizionali dei sub ( Mar Rosso e Maldive): si trova in Italia, quindi è una meta facilmente raggiungibile e relativamente economica; inoltre presenta una varietà di richiami unici (dallo Ionio al Tirreno e allo Stretto), si integra perfettamente con altre forme di turismo, a partire da quello culturale. Il parco Laura C potrebbe “fare sistema” con la città di Reggio Calabria ma anche con il Parco nazionale d’Aspromonte, la Costa Viola e quanto di meglio la provincia offre. Potrebbe inserirsi anche nel “sistema di oasi naturalistiche all’interno dei relitti”, progetto avviato qualche anno addietro dalla Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria. La gestione dell’area protetta e la regolamentazione del flusso turistico dovrà essere obbligatoriamente affidata a specialisti del settore, dando così impulso a professionalità che già oggi in loco ci sono e potrebbero essere incrementate. La prima iniziativa utile in direzione della costituzione dell’Oasi marina protetta dovrebbe essere la bonifica delle strutture del relitto, con la rimozione dei molteplici residui di reti e cime impigliate. A seguire si dovrà provvedere ad una azione mirata di ripopolamento di specie betoniche, pelagiche e di altre scelte per la colonizzazione delle strutture del relitto. Infine va serenamente ripresa l’idea di una bonifica integrale della stiva di poppa della Laura C, eliminando definitivamente quell’inquietante presenza (tritolo) che, cementificato o no, rappresenta una macchia ed una remora. Va rimarcato come, in conseguenza dell’ultima ordinanza della Capitaneria che ha posto un divieto rigido, nella zona si è registrata una notevole diminuzione della presenza di subacquei, che in tempi passati effettuavano molte immersioni sul relitto.

LA BONIFICA PRIMO PASSO

Noi vogliamo che, a partire da subito, quel tratto di mare possa tornare ad essere meta di quel turismo perduto. E’ questo il senso della richiesta di autorizzazione presentata alla Capitaneria dal responsabile mare del nucleo subacqueo di Protezione Civile Scuba Point, che fa riferimento a Legambiente: intervento di pulitura del relitto dai molteplici residui di reti e di cime impigliate insieme ad un monitoraggio documentale per mezzo di apparecchiature video subacquee, al fine di poter valutare le condizioni ambientali del relitto alla data odierna. Questa attività sarebbe preziosa per rilevare eventuali cedimenti strutturali tali da rendere vano il lavoro di cementificazione e messa in sicurezza eseguito. Scoraggiante la risposta della Capitaneria: ”Non si ravvisano allo stato attuale interessi pubblici o privati prevalenti, che consentono di derogare ai suddetti divieti al precipuo scopo della tutela e prevenzione del superiore interesse della pubblica e privata incolumità, rispetto al quale la pulizia della motonave, al fine ultimo del monitoraggio ambientale della stessa, non può che degradare al rango di interesse meramente ludico-sportivo, al quale non si può derogare. Né, d'altro canto, può dirsi che l'attività di pulizia di quel sito, che non sia fine a se stessa bensì preordinata al conseguimento di ulteriori eventuali scopi meritevoli di tutela, sia stata richiesta a codesta associazione da taluna Amministrazione Pubblica o Ente Privato riconosciuto, depositario della funzione di tutela di quegli ulteriori eventuali scopi, cui si faceva cenno”. Una risposta da noi giudicata poco convincente. Forse però anche la nostra proposta si presentava un poco fragile tanto da apparire velleitaria. Per questo abbiamo lavorato ad approfondire la questione e a dare al nostro progetto contorni e caratteristiche più definiti. Per esempio abbiamo pensato ad un coinvolgimento del Dipartimento Nazionale Protezione Civile con cui strettamente la nostra Associazione collabora e abbiamo avviato nuovi positivi contatti con la Capitaneria di Porto, dimostratasi attenta e disponibile. Prende corpo l’idea di procedere alla bonifica del relitto nell’ambito della campagna nazionale “Puliamo il Mondo” programmata per l’autunno prossimo.

L’OASI FAUNISTICA “LAGHETTO DI SALINE” SITO DI INTERESSE COMUNITARIO

Sicuramente da inserire organicamente all’interno del parco marino, che può avere una proiezione terrestre, è il così detto Laghetto di Saline. Si tratta - come è scritto nei documenti ufficiali del Ministero dell’Ambiente - di una importantissima zona umida costiera per l’avifauna migratoria che risale la penisola italiana e vi sosta. E’ questa peraltro l’unica zona umida nella Calabria meridionale. All’eccezionale valore fa da contrappunto l’alto grado di vulnerabilità. Il laghetto è infatti ubicato proprio all’interno dell’area industriale. Già una parte di esso venne a suo tempo sacrificato sull’altare del sogno industriale. Il rischio di un suo interramento incombe, nonostante l’appassionata campagna di sensibilizzazione degli ambientalisti. Il Comune di Montebello, di cui Saline fa parte, aveva ottenuto circa quattro anni fa dalla Regione i primi 150 milioni di vecchie lire per realizzare le prime azioni sull’area, individuata anche quale oasi di protezione della fauna sulla base della legge regionale 9 del 1996. La gestione del Sic - non essendoci stata alcuna specifica indicazione della Regione - dipende dalla Amministrazione Provinciale che, al di là delle buone intenzioni, fino al momento non ha attivato alcuna azione concreta. L’ipotesi di unire all’interno di un unico progetto di protezione fauna marina e terrestre, habitat marino e habitat lacustre appare suggestiva e del tutto percorribile.

RILANCIARE LE OFFICINE GRANDI RIPARAZIONI

Deve diventare un punto qualificante dell’azione di discontinuità della nuova classe dirigente governativa nazionale e regionale in coerenza con gli annunci in campagna elettorale. Un rovello ed una scommessa su cui puntare per le ricadute concrete in termini occupazionali ed economiche ma anche per il carattere evocativo che il rilancio di una industria “pulita” e “possibile”, legata al sistema di trasporto sostenibile, collocata nel Mezzogiorno, produrrebbe.

LA RICONVERSIONE SOSTENIBILE DELL’EX AREA INDUSTRIALE DI SALINE

E’ il punto decisivo e più importante della nostra proposta. Bisogna rinunciare definitivamente ad evocare fantasmi e bisogna schiudere uno scenario nuovo. Vanno programmati nell’area una serie coordinata di investimenti nel settore turistico legato al mare e alla sua cultura, ma anche alle risorse del territorio. Il tutto dovrà scaturire da una concertazione tra il Pubblico(Regione, Provincia, Comune, Ministero dell’Ambiente) ed i privati, a partire dalla SIPI che dell’area è proprietaria. Insieme alle organizzazioni sindacali e sociali. Parte dell’area può essere utilizzato come giardino botanico capace di raccogliere le specie più significative del Mediterraneo. Altri lotti possono diventare parco giochi e centri di impiantistica sportiva. Una straordinaria opportunità è quella di utilizzare alcune delle strutture e dei silos industriali per realizzare un parco per le energie alternative che serva come luogo di produzione ma soprattutto di sperimentazione delle varie applicazioni tecnologiche che la ricerca avanzata in questo campo propone. Tale iniziativa darebbe l’opportunità di un coinvolgimento dei centri di ricerca, delle imprese, delle Università. Non va trascurato il significato che ne deriverebbe sul piano culturale Lo stesso parco giochi potrebbe avvalersi dell’utilizzo delle fonti energetiche attraverso la realizzazione di attrattive capaci di abbinare divertimento a educazione scientifica ed ambientale. Un’idea suggestiva, in cui crediamo molto, è quella di convogliare capitale privato e pubblico per realizzare a Saline l’Acquario del Sud, ispirandosi alla esperienza dell’Acquario di Genova. Affiancato ad esso un Museo di Biologia Marina. Naturalmente fondamentale diventerebbe la ricostruzione di un rapporto “dolce” con il litorale e la saldatura con la rete di piste ciclabili che da Saline può portare ben oltre Melito e di cui una parte è stata già progettata. Il tutto dovrebbe essere completato da un corollario di strutture e servizi a scarso impatto. Il porto va ricostruito nella sua struttura ed utilizzato prioritariamente come porto turistico, collegandolo ad una rete di approdi, in modo da favorire gli scambi. Le infrastrutture hanno già un grado di predisposizione per la nuova funzione: si tratta soltanto di organizzarle. La nautica da diporto offre possibilità occupazionali considerevoli. La fruibilità turistica del porto metterebbe in circuito le località affascinanti della ionica, a partire della perla straordinaria e preziosa Pentidattilo. Naturalmente, condizione primaria perché il progetto di rilancio di Saline, del suo territorio e del suo mare, è quella di fermare gli scempi annunciati. Bisogna vigilare e contrastare i numerosi progetti devastanti che, a Saline come altrove, si presentano e si rappresentano come progetti al servizio dello sviluppo turistico e nella realtà invece sono progetti devastanti a grande impatto ambientale e a scarsa ricaduta sociale che andrebbero a stravolgere ulteriormente il territorio costiero ionico piuttosto che valorizzarlo.

Comunicato stampa Legambiente

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 12:54 PM, ,