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Il nostro blog al centro del dibattito politico

La lista "La Goccia", a corto di argomenti, fa dei nostri articoli il tema principale della sua campagna elettorale. Il sindaco Nisi da del "cretinetto" a chi scrive sul blog.

La manifestazione pubblica tenutasi nel tardo pomeriggio di oggi, durante la quale la lista "La Goccia", del candidato sindaco Giuseppe Cuzzucoli, avrebbe dovuto presentare il programma agli elettori fossatesi, invece, è stata quasi interamente dedicata agli articoli di critica politica pubblicati su questo blog. A quanto pare, anziché illustrare agli elettori il programma amministrativo per gli anni futuri, i candidati della compagine politica di Cuzzucoli ritengono più utile scadere in indecorose polemiche con chi, reo di esprimere chiaramente il proprio pensiero, ha osato contrapporsi alle loro idee e denunciare la politica fallimentare di quest’ultimo decennio. La cosa, naturalmente, non può che far piacere agli autori del blog che, apprendendo come la rilevanza data al blog da Cuzzucoli, Nisi and company abbia raggiunto livelli tali da farlo divenire l’argomento principale della campagna elettorale in atto, ringraziano sentitamente per la gradita azione pubblicitaria svolta a titolo gratuito e si rammaricano per la bassa presenza di pubblico che ha vanificato gli sforzi messi in atto, con tanto sacrificio e spirito di abnegazione, per reclamizzare le attività del blog. Naturalmente è facile comprendere come, la difficoltà di smentire i dati oggettivi evidenziati negli articoli di questo blog (bollette pazze, dipendenti precari, violazioni dello Statuto Comunale, Day Hospital e postazioni di guardia medica promesse e mai apparse, beni storici culturali mai valorizzati, mancati finanziamenti alle associazioni, ecc.) e la totale mancanza di argomentazioni e progettualità amministrativa, possano portare a dover indirizzare su altro i temi della campagna elettorale, ma nessuno avrebbe mai immaginato che il nostri blog potesse divenire lo strumento, utilizzato dalla lista “La Goccia”, per nascondere l’inadeguatezza politica della proposta amministrativa offerta agli elettori. Detto ciò, vorremmo evidenziare che, contrariamente a quanto affermato pubblicamente dal sindaco Nisi, su questo blog si è sempre cercato di garantire la pluralità d’espressione, come dimostrano i numerosi articoli pubblicati a firma di Domenico Principato (figlio di uno dei candidati della lista “La Goccia”) e quello (pubblicato il 4/9/2008) a firma della Signora Francesca Genovese (moglie del Sindaco Nisi). Su “Montebello Blog News”, inoltre, non sono mai stati pubblicati scritti ingiuriosi. Tutti gli appunti mossi all’amministrazione comunale sono sempre stati documentati, limitati ad una critica dell’operato politico, e comunque mai rivolti a denigrare la persona. Non si capisce quindi, come mai il sindaco Nisi, durante la sua orazione pubblica, abbia deciso di rivolgersi all’autore di alcuni degli articoli critici in questione etichettandolo, offensivamente, come “il cretinetto che scrive su un blog”. Tale affermazione, che non ci saremmo mai aspettati di sentire dalla bocca di chi ha amministrato questo comune nell’ultimo decennio, rende bene l’idea dell’insofferenza, che Nisi ha sempre dimostrato di avere, nei riguardi della dialettica democratica e del confronto politico e civile ed evidenzia i limiti di una proposta amministrativa, come quella della lista “La Goccia”, che fa della continuità con questo modo anomalo di amministrare il suo punto caratterizzante.
Nella foto Loris Nisi durante una delle ultime campagne elettorali

postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 10:13 PM, ,




Pugilato show a Ravenna. Versaci trionfa su Imparato e rimane campione Italiano

Una location di sicuro effetto come il Paladeandré di Ravenna, un'amministrazione comunale disponibile e affidabile con un interprete prezioso come l'assessore allo sport Pericle Stoppa, uno sponsor locale entusiasta, amico dello sport e assertore della sua funzione di traino anche a livello economico come Antonio Lontani della “Lorenz”. Aggiungeteci l'organizzazione come sempre perfetta di Rosanna Conti Cavini e del suo staff ed ecco quindi una manifestazione di pugilato da dieci e lode, che i telespettatori potranno godere in differita domani sera a cominciare dalle 22,30 su Raisport Più. Intanto gli appassionati che hanno scelto di venire a vedere boxe dal vivo possono gustarsi uno spettacolo di quattro match professionistici dall'esito tutt'altro che scontato con ben due titolo in palio. Dopo la prima parte del sottoclou rappresentato dalla sfida tutta italiana tra i giovani Giuseppe Di Micco, laziale della provincia all'esordio con le insegne di Rosanna Conti Cavini, opposto a Micheal Galli della Boxe Promotion '99 di Cavallari, e alle otto riprese che vedono confrontarsi Michele Di Rocco contro l'ugandese Hassan Saku (match che chiuderà la serata) ecco prima il titolo italiano dei mediomassimi tra il campione Francesco Versaci e lo sfidante Vincenzo Imparato, quindi il vacante Intercontinentale Wbf tra il beniamino di casa, il già campione italiano ed europeo Alberto Servidei, tutt'ora imbattuto, e il venezuelano Hermin Isava.

Con un ingresso a effetto in stile americano, con fumo, luci e musica a più non posso, ecco entrare i protagonisti del primo match della serata, sei riprese per i pesi piuma. Michael Galli è al secondo match da professionista, è emiliano e quindi seguito da tifosi e amici. Il suo avversario sulle sei riprese è Giuseppe Di Micco, laziale di Latina, che dopo aver battuto l'esperto Michailov è anche lui al secondo impegno tra i “grandi”, il primo però con le insegne bianco-rosse dell'organizzazione di Rosanna Conti Cavini. L'arbitro Giovanni Fiorentino dà il via alle ostilità e i due ragazzi partono davvero a spron battuto dando grande spettacolo. Il ritmo si mantiene altissimo per tutto il primo round, con Di Micco che finisce meglio la ripresa ma con un Galli che forse ha messo i colpi migliori. Di Micco predilige il lavoro al corpo per aprirsi il bersaglio migliore, Galli fa poca pretattica e attacca, anche in maniera non sempre composta. La seconda ripresa è ancora di grande spettacolo, un uno-due di Galli mette in difficoltà Di Micco che reagisce e provoca una ferita al sopracciglio destro l'avversario, che però l'arbitro valuta accidentale. Di Micco termina ancora la ripresa in maniera leggermente più determinata. Nel terzo round cala il ritmo e Galli si fa preferire, Di Micco temporeggia e attacca ancora alla figura, la ripresa si mantiene pari con qualche buon colpo del laziale. Nel quarto round le emozioni sono le stesse fino a che, verso la fine della ripresa, Di Micco prende decisamente il sopravvento, Galli si piega a terra, l'arbitro chiama il medico che decide per lo stop. Il verdetto parla di k.o.t.c., match fermato per ferita, e vittoria che arride a Giuseppe Di Micco dell'organizzazione di Rosanna Conti Cavini.

Eccoci arrivati al primo titolo in palio. Salgono sul ring le autorità, ospiti illustri come i campioni mondiali Valerio Nati e Maurizio Stecca, Edoardo Checcoli della Wbo, l'arbitro del match Renato Mosella (giudici Boscarelli, Fiorentino e Bertaccini) e Umberto Cavini e una sempre applauditissima Rosanna Conti Cavini. Quindi i contendenti del titolo italiano dei mediomassimi: Vincenzo Imparato, da poco passato con l'organizzazione grossetana, è uomo di esperienza grandissima, un autentico monumento vivente della boxe italiana dell'ultimo ventennio. Dopo la conquista del titolo italiano nei pesi medi e, per ben tre volte, nei pesi supermedi, stasera tenta la vittoria nei mediomassimi, la terza categoria di peso per un'impresa che sarebbe certamente storica. Il suo avversario è il campione in carica, altro ragazzo di Umberto e Rosanna Conti Cavini, come il calabrese Francesco Versaci: giovanissimo, ha alle sue spalle il titolo del Medioterraneo Wbc e la cintura di campione italiano conquistata nella sua Reggio Calabria lo scorso settembre, stasera vive una sorta di esame di maturità. Giustamente, nella conferenza stampa di ieri sera, Versaci ha dichiarato che per lui è un'onore combattere contro un avversario come Imparato. A sostenere Versaci sono arrivati anche una cinquantina di rumorosi tifosi direttamente dalla Calabria. Imparato si pone in attesa, Versaci invece cerca subito di alzare il ritmo, invitato a gran voce dell'angolo. Il lombardo lavora con il jab sinistro, il campione calabrese cerca sempre di raddoppiare i colpi. Ne esce una prima ripresa piacevole con una preferenza per Versaci per la maggiore attività svolta. Imparato prosegue con il lavoro con il jab, ma Versaci non gli offre mai il bersaglio per il destro, ma sono i colpi del campione a essere maggiormente sostanziosi, a parte un corto gancio destro dello sfidante. Seconda ripresa che è corsa sul filo dell'equilibrio, nella terza Versaci attacca con decisione e chiude per lungo tempo Imparato all'angolo. Imparato reagisce con un buon destro ma è il campione a sfruttare un maggiore allungo e ad aggiudicarsi decisamente il round. Versaci inizia la quarta ripresa con un buon uno-due, Imparato non sta a guardare e cerca la reazione, ma i colpi del campione dimostrano maggiore consistenza quando giungono al bersaglio. Anche nella quinta ripresa il lombardo non dimostra certo i sedici anni di differenza a suo sfavore che ci sono con il calabrese, e prosegue nel suo match, Versaci inizia però a prendere bene il tempo e ad anticipare con continuità. Alla fine della ripresa c'é però un segno sul viso del campione. Nella sesta ripresa si alzano i ritmi, quindi Versaci parte con un deciso destro e Imparato va in difficoltà, non replica ai colpi, Mosella interviene e ferma il match. E' ko tecnico a favore del campione italiano, ma comunque una grande figura fatta da Imparato. Versaci stava crescendo molto e il match stava prendendo la direzione della Calabria, e per lui è una vittoria decisamente importante.

Ufficio stampa Rosanna Conti Cavini

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 8:09 PM, ,




Montebello Jonico, 10 anni di amministazione Nisi.....10 anni di abbandono dei siti storici e archeologici del comune

A Bova Marina da 13 anni si scava sui siti storici per il Progetto Archeologico, a
Montebello Jonico i nostri tesori vanno in rovina!
Ruderi Bizantini di San Giovanni,
di San'Anastasio,
di San Luca,
di Santa Maria.
Siti di Sant'Elena,
Prastarà,
Lamia.
Sono soltanto alcuni dei siti storici e archeologici del comune di Montebello Jonico.
Da 10 anni l'amministrazione di Loris Nisi non soltanto non ha provveduto a valorizzare questi siti che possono portare molti benefici al nostro comune, ma li ha lasciati all'abbandono più totale.
Nella foto i lettori possono ammirare l'affresco di Sant'Anastasio a Fossato Jonico.
E' uno dei più bei affreschi dell'arte bizantina in Calabria.
Lo dice lo storico e studioso di storia bizantina, il prof. Domenico Minuto.
Ma nonostante la Sovrintendenza ai Beni culturali ha posto il vincolo paesaggistico, e i coniugi Crea hanno donato il terreno su cui instiste il rudere al comune di Montebello per valorizzarlo, il sindaco Loris Nisi e la sua amministrazione non sono intervenuti per salvaguardare l'opera d'arte.
A Bova Marina, per fare un esempio di buona amministrazione, da ben 13 anni ricercatori provenienti da università inglesi, americane e canadesi, stanno svolgendo una serie di scavi per portare alla luce tesori di inestimabile valore, ultimo un chiesetta bizantina di epoca medievale.
Adesso, il delfino di Nisi, l'avvocato Giuseppe Cuzzucoli per la lista "Goccia", ha inserito nel programma amministrativo la valorizzazione dei siti storici del comune.
Bel proposito.
Ma, visto che il candidato a sindaco Cuzzucoli si propone la "continuità" con l'operato fin quì svolto dall'amministrazione Nisi, continuità con Nisi sui siti storici significa, tradotto, "niente valorizzazione dei siti storici".
Secondo l'applicazione del detto: "campa cavallo.......che l'erba accanto ai ruderi storici cresce!!!!"

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postato da Miguel Cervantes; alle 8:03 PM, ,




Roma, Finale Champions League: Barcellona sul tetto d'Europa





La squadra di Guardiola
vince la Liga,
la Coppa del Re
e la Champions
in un anno memorabile
L'allievo (Guardiola) ha superato il maestro (Ferguson).
Il Barcellona vince la sua terza coppa (1992, 2006, 2009).
Battuto nettamente il Manchester United (2-0),
squadra detentrice del trofeo.
L'allenatore del Barcellona
ha dedicato la vittoria
a Paolo Maldini
un grande campione
che dice addio ai campi di calcio
(Nelle foto i gol di Eto'o e di Messi e la squadra con la coppa)

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postato da Miguel Cervantes; alle 7:40 PM, ,




Emozionante scoperta

Terza vettura della gamma Mini dopo la berlina e la Clubman, ecco la Cabrio

La Mini, storica casa automobilistica, dal 1994 facente parte del gruppo BMW, cala il tris. Infatti dopo aver rinnovato la Berlina e aver rispolverato la Clubman, ecco che viene presentata la Mini per l’estate: la Mini Cabrio. La scoperta tedesca è equipaggiata con un 1600 benzina da 120, 174 e 211 cv, negli allestimenti Cooper, Cooper S, John Cooper Works. Esteticamente la versione cabrio della Mini ha la stessa linea grintosa, sportiva e sbarazzina della versione berlina. Corpo vettura tondeggiante e compatto, in onore alla vettura sbarazzina che tanto successo ebbe negli anni ’60, tanto da diventare un icona di quel periodo. Altre somiglianze le riscontriamo nel frontale dove campeggiano i due grandi fari tondi (trade d’union con la vetturetta di Sir Alec Issigonis nata nel 1959), e nel posteriore (identici i fari verticali e il disegno della coda). Unica differenza, sostanziale, è la presenza della capote in tela a comando elettrico, che in 15 secondi si apre, ma non scompare in nessun alloggiamento, rimanendo a vista, come nella migliore delle tradizioni cabrio. Internamente abbiamo un ritorno al passato, ma in chiave moderna, elegante e sportiva. Infatti si è voluto ricreare, unendo la qualità costruttiva e dei materiali tipica del gruppo BMW e la sportività di alcuni dettagli, l’abitacolo della vecchia Mini, con al centro il grande tachimetro che contiene anche il lettore cd e il sistema di navigazione (optional), mentre subito dietro il volante, in posizione centrale vi è il contagiri. Raffinato è anche il blocchetto dell’accensione, composto di una fessura in plancia dove inserire la chiave e del tasto start-sto. Lo spazio a bordo, come in ogni cabrio è ampio per i passeggeri anteriori, un po’ sacrificato per quelli posteriori. Ma a differenza di molte cabrio, la Mini ha una dote in più, ed è nel bagagliaio. Infatti con il sistema Easy Load, il portellone posteriore si apre verso il basso, e a capote chiusa anche la parte posteriore può essere sollevata, garantendo un ampio margine di carico. Ed ora il test drive. La Mini Cabrio provata è stata la 1600 Cooper S da 34572 €. La terza vettura della gamma Mini, non poteva non rispettare i canoni stilistici e prestazionali, che sono stati delineati con la Berlina prima, e con la Clubman poi. La versione cabrio provata è equipaggiata con il 1600 con Turbo e Overboost da 175 cv, che garantisce prestazioni al limite della sportività più pura e pepata, facendo emozionare e garantendo divertimento per chi si mette al volante di questo, che può essere definito, anche per le dimensioni e l’assetto sportivo, un go-kart da adulti, senza dimenticare confort e maneggevolezza. Infine i prezzi: si va da 23990 € della 1600 Cooper ai 33625 € della 1600 John Cooper Works (Benzina).

Bruno Allevi

postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 10:01 AM, ,




Elezioni Montebello, la partita si gioca su facebook

Montebello Jonico – La politica montebellese ha scoperto Facebook il social network più popolare al mondo, assurto agli onori della cronaca per essere diventato il fenomeno della comunicazione globale più in voga e discusso del momento. Da pochi giorni a questa parte, infatti, fra i cittadini montebellesi amanti della politica e appassionati del mondo virtuale che ruota intorno all’ormai diffusissimo social network, spopolano due gruppi virtuali dedicati a “Confronto e progresso” e “La Goccia”, le due liste civiche (guidate rispettivamente dal Dott. Antonio Guarna e dall’Avv. Giuseppe Cuzzucoli) che, alle prossime elezioni amministrative del 6 e 7 giugno, si contenderanno gli scranni del Consiglio Comunale e la guida della futura amministrazione. Nonostante l’esiguo tempo trascorso dalla data della loro messa online, i due gruppi virtuali stanno riscuotendo un discreto successo e contano già un buon numero di iscritti e visitatori. Contagiati dal misterioso “virus” del “facebooking”, diffusosi a gran velocità attraverso la rete internet e la blogosfere, i supporter delle due compagini politiche sfruttano queste agorà virtuali per intavolare partecipate ed animose discussioni sui programmi amministrativi, sulle problematiche comunali e sui motivi per scegliere di sostenere l’una o l’altra formazione. Fra gli iscritti ai gruppi in questione non figura nessuno dei due candidati sindaco, scorrendo l’elenco dei partecipanti, però, è possibile trovare molti nominativi di candidati alla carica di consigliere. Al momento, comunque, non è facile capire se e quanto queste iniziative possano influire sul risultato finale della competizione elettorale. Tuttavia un dato certo c’è, ed indica che anche a Montebello Jonico, la politica comincia a non snobbare più le mille possibilità offerte dalla rete per essere, o almeno apparire, più vicina alla gente.

Fabio Macheda (Il Quotidiano della Calabria)

postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 6:48 PM, ,




Gruppo Facebook per Spizzica

Sul noto social network solidarietà al candidato di Montebello. Oltre un centinaio d'iscritti testimonia di una Fossato positiva
Montebello Jonico – L’intimidazione compiuta la scorsa notte all’indirizzo del dott. Vincenzo Spizzica, medico veterinario dell’Asl di Melito Porto Salvo e candidato alla carica di consigliere comunale con la lista civica “Confronto e Progresso” ha scosso la coscienza civile di tutti i montebellesi onesti. Nelle ore immediatamente successive all’atto intimidatorio, che ha visto un mezzo di proprietà del noto professionista colpito da una raffica di pallettoni, Vincenzo Spizzica, che nell’hinterland reggino è conosciuto come una persona dai trascorsi limpidi e dal comportamento integerrimo, ha ricevuto la visita e l’affetto di tanti esponenti politici. Anche la gente di Fossato Jonico, la frazione dove il professionista vive assieme ai suoi familiari, si è voluta stringere intorno a Spizzica esprimendo vicinanza all’intera famiglia e forte condanna per il vile ed incomprensibile gesto. L’indignazione per l’accaduto è stata talmente ampia da rimbalzare anche sul conosciutissimo social network Facebook, dove è nato un gruppo che, nell’esprimere solidarietà a Spizzica, vuole sottolineare come Fossato Jonico sia un paese sano e capace di reagire prontamente a gesti di sopraffazione che nulla hanno a che fare con i modi e comportamenti del comune vivere civile. Sulla bacheca virtuale del gruppo, che a poche ore dalla creazione conta oltre un centinaio d’iscritti, si possono leggere gli interventi di molte persone, tra cui numerosi emigrati che, attestando stima e sostegno morale al Dott. Spizzica, testimoniano l’enorme attaccamento che hanno verso questa terra e l’immensa voglia di poter contribuire ad un suo cambiamento radicale.

Fabio Macheda (Il Quotidiano della Calabria)

postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 12:51 AM, ,




Elezioni Montebello, è "manifesto selvaggio"

Montebello Jonico – La triste consuetudine delle affissioni selvagge continua ed anche la tornata elettorale del prossimo 6 e 7 giugno sembra essere caratterizzata dall’odioso fenomeno. I muri delle varie frazioni montebellesi sono stati invasi da manifesti di partiti e candidati che, pur di conquistare un po’ di visibilità, dimostrano di non disdegnare alcun mezzo. Facciate di private abitazioni, pali e cassette della rete elettrica e telefonica, pensiline delle fermate dei bus, elementi funzionali e di arredo che dovrebbero contribuire a dare decoro ai nostri centri urbani vengono utilizzati come bacheche dove attaccare i simboli dei vari partiti e i faccioni dei candidati che, sorridenti e rassicuranti invitano ad esprimere un consenso nei loro confronti. Una situazione che di volta in volta evolve in peggio e che in questa tornata elettorale, considerato che si parla di elezioni per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale, sta lasciando i cittadini indignati e perplessi. Sono in molti, infatti, a non capire come, chi dovrebbe proporsi al servizio della collettività poi possa dimostrare una così bassa considerazione della cosa pubblica. Naturalmente è facile rendersi conto che le campagne elettorali sono gestite da agenzie pubblicitarie che molto spesso agiscono in completa autonomia, ma ciò non esime i committenti dal censurare questi comportamenti e soprattutto non esenta l’amministrazione comunale dallo svolgimento delle funzioni di controllo e repressione che legislativamente le appartengono e che, se applicate, garantirebbero il rispetto delle regole. Il fatto che i trasgressori, solitamente, si identifichino con le stesse persone deputate al controllo legislativo di queste violazioni, però, porta ad una deprecabile connivenza e fa delle affissioni abusive elettorali il classico fenomeno anomalo che, a furia di perpetrarsi in continuazione, rischia di divenire prassi consolidata.

Fabio Macheda (Il Quotidiano della Calabria)

postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 12:41 AM, ,




Il rumore della paura

E' come voler sentire il battito d'ali d'una farfalla, un'allerta continua, lo sguardo vigile per distinguere uno strano movimento, un passo falso, guardarsi le spalle da stupratori, delinquenti, assassini. Persone, se così si possono definire, che non conoscono la civiltà e la sacralità della vita. Tutti sono potenziali vittime e carnefici in un mondo fragile, dall'equilibrio instabile e senza un briciolo d'umanità. Si vive sopraffatti dalla paura, il sentimento in assoluto più diffuso, che rischia anche di soppiantare l'amore del quale è rimasto ben poco, è evidente che stiamo divenendo incapaci di amare, vincono il rancore, la rabbia e l'intolleranza. L'uomo pensa di potersi sostituire a Dio e poter decidere per gli altri, causando profonde sofferenze. Il male s'impone irruente sul bene. Siamo tutti dotati di una mente pensante e non possiamo subire la prepotenza senza ribellarci, rivendicando i nostri diritti. La violenza è l'arma dei deboli e l'attuale società mette in luce una tangibile ferocia che nasconde la vulnerabilità dell'uomo. Per una maggiore sicurezza, le istituzioni devono immediatamente procedere, senza remore, all'approvazione di provvedimenti rigidi e inflessibili, cercando di superare questo eccessivo garantismo che rovina il mondo intero. Occorre capire che la nostra libertà finisce dove ha inizio quella altrui, per rispettare il prossimo, indipendentemente dal colore della pelle, dalla religione, dalla classe sociale. La Terra ci ospita tutti senza distinzione, siamo noi, infatti, a dividerci nell'infinita sfida di supremazia, per via di un egoismo smisurato che si appropria della nostra volontà e ci rende schiavi delle nostre convinzioni e della necessità di raggiungere i vertici del potere e della ricchezza. Non siamo fantocci o marionette e non possiamo lasciarci soggiogare dal futile, non esiste altra strada alternativa all'umiltà e alla solidarietà per vivere in armonia. Bisogna aspirare a “ un cuore pulito” come titola un libro scritto da Romano Battaglia, una profonda riflessione filosofica e spirituale, un percorso interiore per rinfrancare lo spirito, la nostra linfa vitale.

Claudia Pugliese

postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 12:17 AM, ,




II Circolo didattico Locri, successo per "Giocosport - Karate"

Ha riscosso un grandissimo successo il Progetto “A Scuola di Giocosport-KARATE”, promosso dal CONI e avviato a Locri presso l’innovativo 2° Circolo Didattico “T. Campanella” plesso “Cosimo Scarfò”, eccellentemente presieduto dalla Dirigente Scolastica Prof.ssa Agata ALAFACI .
Il corso iniziato il 20 Febbraio è terminato con una manifestazione finale svoltasi nella stessa palestra della Scuola il 22 Maggio; ad assistere all’evento tutti i genitori dei 40 “karateka” partecipanti i quali non si sono risparmiati in applausi per le prove dei loro cari ed hanno aspettato la fine della manifestazione per complimentarsi con la Dirigente Scolastica ed il Docente del CONI, Vincenzo URSINO.
Grazie alla lungimiranza del presidente del CONI provinciale di Reggio Calabria, professore Giovanni FILOCAMO, della dirigente ALAFACI e della componente dello staff tecnico del CONI la Prof.ssa Miranda De Agostino, la suddetta scuola di Locri si è avvalsa di un Docente dotato di curriculum invidiabile e di sicura eccellenza nel settore delle Arti Marziali. Infatti il Direttore Tecnico del CENTRO STUDI KARATE, Vincenzo URSINO, è Insegnate Tecnico della Federazione Italiana Judo Lotta Karate e Arti Marziali con il grado di cintura nera 4° dan. Nell’arco della sua ultratrentennale esperienza è giunto a conquistare, con i suoi atleti ben 4 titoli Mondiali ed una medaglia d’argento nella World United Martials Arts, oltre a numerosissimi Titoli Nazionali negli Enti di Promozione Sportiva quali l’Associazione Italiana Cultura e Sport e l’Associazione Centri Sportivi Italiani.
Inoltre URSINO è stato il pioniere in Calabria per l’inserimento di progetti orientati alla scoperta dell’affascinante mondo del karate all’interno delle scuole pubbliche, tant’è che la prima esperienza risale già al 1999 presso l’Istituto Comprensivo di Gioiosa Jonica con il Dirigente Scolastico il Prof. Giovanni PITTARI.
Il metodo di lavoro adottato nella scuola dal Docente URSINO, coadiuvato dalle Insegnanti Domenica Manglaviti e Anna Maria Mittica, si basa essenzialmente sul “Gioco”.
Nel fanciullo questa attività ha connotazioni cognitive molto importanti, ed assume un ruolo determinante nella sua formazione e maturazione globale. Basti pensare che già nel passato si sono interessati al gioco grandi pensatori e scienziati, come un genio universale quale Galileo Galilei, che ne aveva proposto una classificazione.

postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 12:14 AM, ,




Reggio, al via il Motorshow

Si è svolta presso il Salone dei Lampadari di Palazzo S. Giorgio, a Reggio Calabria, la conferenza stampa relativa alla presentazione ufficiale della quarta edizione dell'Arcobaleno Motorshow. All'interno della splendida sala, gremita in ogni ordine di posto, il giornalista Carlo Arnese ha moderato una ricca ed interessantissima riunione, alla presenza delle massime cariche istituzionali, politiche e militari. Ha aperto la lunga serie di interventi il sindaco di Reggio Calabria, Dott. Giuseppe Scopelliti, che ha voluto, nonostante la fitta agenda di impegni, portare il suo personale saluto e commentare brevemente la grande valenza della kermesse. Il presidente dell'Associazione Arcobaleno, Com.te Vincenzo Moscato, visibilmente emozionato, ha poi preso la parola, ringraziando il primo cittadino e tutti i convenuti ed illustrando, in estrema sintesi, il nutrito programma dell'evento. Eva Giumbo, brillante presentatrice e collaboratrice dell'associazione, ha successivamente descritto nei particolari gli spettacoli che, al termine di ognuna delle quattro giornate, allieteranno il pubblico, grazie anche alla presenza di artisti locali e nazionali di tutto rispetto, su tutti Manuela Villa e Luca Barbarossa. Il primo Dirigente della Polizia di Stato, Dott. Paolo Fassari nel suo intervento, si è soffermato sulla valenza educativo-informativa dello show che, proprio grazie alla presenza della Polizia di Stato, potrà veicolare in modo ludico e sereno, gli importanti fondamenti del guidare e comportarsi in modo sicuro sulle strade. Presente all'incontro in rappresentanza dell'Amministrazione Regionale il Dott. Vanni Franco in rappresentanza dell'On. Pasquale Maria Tripodi che gli ha affidato il compito di testimoniare la grande affinità dell'amministratore regionale con i principi fondanti dell'Associazione Arcobaleno. L'Amministrazione Provinciale è stata rappresentata dall'Ass.re allo Sport Dott. Attilio Tucci, il quale ha individuato, nella promozione del territorio e negli insegnamenti diffusi tramite la manifestazione, i punti cardine del suo intervento. La continuità progettuale è stato l'argomento principale su cui si è poi soffermato il Presidente del Consiglio Provinciale dott. Giuseppe Giordano. Sulla stessa linea dei precedenti, anche il Consigliere Comunale Daniele Romeo che ha individuato spunti rilevanti, anche dall'alto della sua esperienza di Presidente della Commissione Consiliare Sport, Turismo, Spettacolo e Politiche Sociali. Mimmo Praticò, presidente del CONI Regionale ha basato il suo contributo stigmatizzando la naturale vocazione educativa che è alla base del progetto Arcobaleno. Hanno chiuso gli interventi i due Vicepresidenti dell'associazione, Michele Cucinotti e Giacomo Neri che hanno spiegato, con particolari interessanti e inediti, l'importante ricaduta lavorativa dell'evento (circa quattrocento persone impegnate in questi giorni di preparazione del sito) e l'imprescindibile opera di solidarietà svolta grazie al Motorshow verso chi, come ad esempio il piccolo Giuseppe Pio, combatte ogni giorno con difficili e a volte spietate, patologie. Da sottolineare la presenza del Comandante della Polizia Provinciale Domenico Crupi e della Dott.sa Giuseppina Garreffa, direttore dell'USSM che ha realizzato con l'Associazione Arcobaleno uno splendido e meritevole, progetto rivolto a sei ragazzi che stanno completando un lungo e delicato percorso di reinserimento sociale. Al termine Carlo Arnese ha ricordato i tantissimi appuntamenti mediatici con le televisioni satellitari, in primis 3 Channel (canale 872 bouquet SKY) che seguirà il lungo weekend con una media di sei ore al giorno di diretta; ma anche PLAY TV (canale 869 SKY) e RTV per la sola Provincia di Reggio Calabria. Ma sarà la RAI ad aprire i collegamenti con la pista ed il Villaggio Arcobaleno sin dalle sette del mattino di venerdì 29 maggio con una serie di finestre nel corso di "Buongiorno Regione" e del TG regionale. Stigmatizzata infine la fattiva collaborazione con l'ANAS, l'ACI e soprattutto con il Ministero Della Pubblica Istruzione che, grazie anche all'attività della Dott.sa Franca Falduto, ha organizzato la pacifica invasione che nella giornata dell'inaugurazione del Motorshow, sabato 30 maggio, farà convenire sulle tribune adiacenti alla pista migliaia di scolari provenienti da tutta la regione.

postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 12:06 AM, ,




Castorina: "Per le europee il PD ha preferito la sostanza alla forma"

L’imminente appuntamento elettorale europeo risulta estremamente essenziale per il futuro del Partito Democratico,per la futura agibilità democratica del paese,per il segnale che l’Italia vuole e deve dare in Europa.
A differenza di molti altri partiti si è stabilito,come Partito Democratico, di scegliere la sostanza alla forma, di individuare le migliori risorse dei vari territori per creare un mix che certamente sarà vincente,per rilanciare il messaggio di cambiamento e di rinnovamento, di partecipazione che parta appunto dalle esigenze delle varie realtà locali e che si sviluppa pertanto come una proposta politica concreta e attuale.
Una scelta importante ma anche coraggiosa,che vede appunto il nostro paese inserito inevitabilmente nel contesto Europeo e che vuole dei nostri rappresentanti,specie nel nostro collegio meridionale che possano far valere le istanze del Sud e di tutti i vari giovani che sono stati costretti ad emigrare proprio per la mancanza di un futuro certo di prospettive e di crescita.
L’Europa è una opportunità enorme che riguarda quindi anche il futuro del mezzogiorno,che riguarda il futuro di noi giovani.
Ci giochiamo una partita di fondamentale importanza e la giochiamo tutti assieme,uniti da un progetto comune che è creare un alternativa credibile al governo della destra in Italia,basata su un progetto comune e condiviso.
I giovani si devono avvicinare all’Europa,il nostro futuro si gioca proprio tra Strasburgo e Bruxelles,il futuro del paese e delle nuove generazioni in quello che e’ il grande obiettivo di inclusione comunitaria.
Noi vogliamo un Europa che costruisca un futuro sostenibile che guardi con attenzione alle esigenze locali e al futuro della new generation.
Ritengo essenziale pertanto che tutte le nostre energie si possano e si debbano spendere per votare e fare votare il Partito Democratico per ridare il sentore che oggi nel paese,partendo proprio dal Sud c’e’ un segnale di dissenso diffuso per le scelte nordiste del governo delle destre,per dare un sentore che è proprio dal mezzogiorno e dalla Calabria in particolar modo che deve ripartire il motore del nostro paese.
A noi giovani tocca l’arduo compito di stimolare i nostri amici democratici per far comprendere l’importanza di questa sfida,di inserire all’interno dell’agenda polita europea il ricambio generazionale e la “rivoluzione ambientale”.
Dobbiamo promuovere un azione politica consapevole che ponga noi giovani e le tematiche ambientali al centro delle scelte politiche culturali ed economiche,in Italia ed in Europa.

Antonino Castorina
Direzione Nazionale Gd
Resp.Organizzazione Giovani Democratici Calabria

postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 11:55 PM, ,




Mallamaci (UDC): Il PD reggino si discosta dalla linea nazionale del partito

Nella conferenza stampa tenuta ieri, il segretario provinciale del PD ha proposto una iniziativa di legge per reintrodurre le preferenze per la elezione dei deputati al Parlamento e in generale in tutte le assemblee elettive nelle quali per principio, “dovrebbero essere i cittadini a dover scegliere i loro rappresentanti e non le segreterie romane per una basilare questione di democrazia, in quanto con le liste bloccate viene leso un principio essenziale, quello della rappresentatività”. Nell’incontro, è stato sottolineato inoltre che “quando i Parlamentari vengono nominati dai vertici di partito si disinteressano dei problemi del territorio e che quanti sostengono le liste bloccate sono necessarie in Calabria, perché qui c’è la ‘ndrangheta, offende la dignità di questo popolo e alimenta il pregiudizio nei confronti dei calabresi, che vengono così tacciati di essere tutti mafiosi”. Queste mere enunciazioni di principio sono ovviamente da me condivise e sono il leit motiv della campagna elettorale dell’UDC che già a partire dalla legge elettorale per le Europee si è battuta per mantenere le preferenze che i due grandi partiti-coalizione, Pdl e Pd volevano invece abolire per controllare con le liste bloccate, gli eletti a Strasburgo. Nel corso dell’iter della legge, il PD si batté oltre modo per cancellare con un tratto di gomma, il basilare diritto degli italiani di scegliersi i propri rappresentanti e se tale provvedimento non è passato, è dovuto alla circostanza che per riformare la legge i due grandi partiti sono dovuti scendere a patti con l’Udc che avrebbe potuto con una politica ostruzionistica rallentare l’iter delle legge di modifica delle norme per le elezioni del Parlamento Europeo. Inoltre gli amici del PD omettono di dire che giace già in Cassazione un disegno di legge proposto dall’Udc per inserire le preferenze per le elezioni al parlamento nazionale e tale raccolta di firme (che risale all’estate del 2008) è stata ben accolta dagli Italiani che hanno sottoscritto le adesioni in modo massiccio e convinto. Vi sono altre riflessioni che mi lasciano perplesso: come fa l’Avv. Strangio a stare in un partito del quale non condivide le linee generali di intervento, arrivando a differenziarsi dai vertici nazionali su una questione così importante e oserei decisiva come la concezione democratica della partecipazione alla vita democratica del paese? E se il segretario provinciale del PD assume iniziative legittime ma discordanti rispetto alla linea del partito nazionale, come si può biasimare il comportamento del segretario del Pd di Villa che sfiducia insieme ad altri iscritti il Sindaco, espressione del proprio partito? Inoltre, sono curioso di sapere se sul referendum del 21 giugno i vertici reggini del Pd hanno la stessa posizione di Franceschini e dei leader nazionali del loro Partito, perché se così fosse, l’iniziativa proposta ieri è assolutamente demagogica e risente del clima preelettorale. Se è vero che la vera riforma da fare subito è quella di rimettere le preferenze nella legge elettorale, bisogna dire con coraggio ed onestà intellettuale che è antidemocratico consentire a un partito di maggioranza relativa di prendere il 51% dei seggi e per giunta con le liste bloccate. Il quesito referendario a cui saremo chiamati il 21 giugno è per noi un imbroglio perché potenzialmente consente al partito che ha ottenuto il 25% di ottenere il 51% dei seggi e ciò è contro ogni regola elementare della democrazia. Inoltre, se con le liste bloccate c’è il rischio di criminalizzare la Calabria con candidature che vengono concepite fuori dalla nostra provincia, sarei curioso di sapere dall’Avv. Strangio il perché di certe candidature del Pd in Calabria, in primis quella del senatore De Sena (per non parlare delle numerose Vedove presentate agli elettori) che, al di là delle indubbie qualità morali, umane e politiche dell’uomo, viene letta dall’opinione pubblica proprio in quell’ottica pregiudizievole (Reggio= mafia) che i firmatari della proposta vorrebbero superare.

Paolo Roberto Mallamaci
Segretario Provinciale UDC Reggio Calabria


Nella foto il segretario provinciale UDC, Paolo Roberto Mallamaci

postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 11:38 PM, ,




Attentato al dott. Spizzica, il comunicato stampa del candidato a sindaco dott. Antonio Guarna per la lista "Confronto e Progresso"

COMUNICATO STAMPA
"Un vile gesto contro un uomo onesto e un professionista integgerrimo.
Dopo un atto così rabbrividente, è necessario, nel rispetto della democrazia,
cercare di abbassare i toni e moderare la polemica politica che,
in queste prime settimane, è parsa esasperata e fuori luogo.
La nostra condanna è netta rispetto a quanto accaduto a Fossato,
ma quell'episodio ci spinge, tutti uniti, a proseguire con forza in direzione
di una richiesta di consenso ai nostri concittadini, consapevoli della necessità
sempre più pressante di un rinnovo della classe dirigente del
Comune di Montebello Jonico che sarà chiamata, nel prossimo futuro,
a compiere scelte fondamentali e di portata storica".
Dr. Antonio Guarna
candidato a sindaco
lista "Confronto e Progresso"

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postato da Miguel Cervantes; alle 7:05 PM, ,




Vile atto intimidatorio nei confronti del Dott. Vincenzo Spizzica

Un’intimidazione è stata compiuta la scorsa notte a Fossato Jonico (Rc) ai danni di Vincenzo Spizzica, 57 anni, medico veterinario dell’Asl di Melito Porto Salvo e candidato a consigliere comunale nelle prossime elezioni del 6 e 7 giugno con la lista "Confronto e Progresso". Un mezzo di sua proprietà è stato danneggiato da alcuni colpi di fucile. A lui amico nostro ed uomo al di sopra di ogni sospetto e a tutta la sua famiglia va la solidarietà del Blog.

La solidarietà dell'On. Pasquale Tripodi

Esprimo la più profonda solidarietà al dr. Vincenzo Spizzica, candidato al Consiglio Comunale del Comune di Montebello Jonico, a seguito dell’atto intimidatorio subito. Tale gesto, significa essere un pericolo, un disturbo per chi cerca di comandare attraverso la mera sopraffazione. Ciò rappresenta il punto di forza della società civile e dei suoi apparati politico-istituzionali che si ispirano ai valori della civiltà democratica, e, al contempo, il punto di massima vulnerabilità di una minoranza che devia dalla legittimità e al diritto sostituisce la forza, alla giustizia la discrezionalità e all’agire legale l’azione criminale. Di conseguenza, è fondamentale non lasciarsi intimorire e proseguire la propria azione, ma altrettanto importante è non essere soli in questo percorso. Pertanto, manifesto al dr. Vincenzo Spizzica, professionista impegnato con coraggio e grande spirito di abnegazione, il mio pieno sostegno, supportandolo ancor con più forza nello svolgimento della propria attività politica e professionale.

La solidarietà dell'Associazione culturale "I Fossatesi nel Mondo"

Nel registrare il grave atto intimidatorio commesso, nella notte, ai danni dell’automobile del nostro caro e stimato amico dott. Vincenzo Spizzica , esprimiamo vicinanza al lui ed alla sua famiglia. Siamo fortemente amareggiati da quanto si è consumato questa notte: la notizia del danneggiamento, a colpi di arma da fuoco, dell’automobile del Dott. Spizzica ci ha profondamente scossi. Conoscendo personalmente l’entusiasmo e l’abnegazione con cui il Dott. Spizzica si è sempre speso al servizio del territorio e della comunità montebellese condanniamo fortemente il vile gesto di chi, colpendo nel cuore della notte, intendeva minare la serenità di questa famiglia.

La solidarietà dell'UDC provinciale

Il Segretario Provinciale dell’UDC, Paolo Roberto Mallamaci ha espresso piena solidarietà e vicinanza al Dott. Vincenzo Spizzica, candidato alla carica di consigliere comunale del comune di Montebello Jonico con la lista “Confronto e Progresso”, la cui automobile, nella notte, è stato fatta oggetto di alcuni colpi di arma da fuoco. «Interpretando lo sconcerto mio e degli iscritti al partito – ha affermato Mallamaci – formulo i sentimenti della più affettuosa vicinanza al Dott. Spizzica ed alla sua famiglia ed esterno viva condanna per il vile atto intimidatorio perpetrato ai danni di chi ha scelto la via del confronto e del dialogo per apportare un contributo determinate alla crescita democratica e civile del proprio territorio». «Mi auguro che gli inquirenti possano fare luce al più presto sull'accaduto – ha concluso il segretario Mallamaci - per restituire serenità alla cittadinanza e a quanti, come il Dott. Vincenzo Spizzica, sono impegnati nella delicata campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative».

La solidarietà dell'UDC comunale

La sezione montebellese dell’UDC esprime solidarietà al Dott. Vincenzo Spizzica, candidato alla carica di consigliere comunale per la lista “Confronto e Progresso”, che nella notte scorsa ha subito un grave atto intimidatorio. Gli iscritti al partito di Casini si dicono «personalmente e politicamente vicini a Spizzica ed ai suoi familiari ed, esprimendo viva preoccupazione per l’accaduto, auspicano che il pronto intervento delle istituzioni possa presto riportare ad una condizione di ripristino della legalità»

postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 10:07 PM, ,




Parallelo ironico con la realtà politica montebellese

Guardate questo video, secondo noi esprime un parallelo molto reale con quello che da anni avviene a Montebello Jonico. Ponete particolare attenzione soprattutto al punto 6 del programma politico-elettorale di Cetto Laqualunque. " Nto culu agli elettori!!!"


postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 4:14 PM, ,




Ecco il prodotto della buona amministrazione montebellese... 10 anni di dipendenti precari



(Nelle foto uno degli scioperi dei precari comunali)

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postato da Miguel Cervantes; alle 12:06 AM, ,




In difesa di Nisi

Continuando sulla linea, che ci ha sempre contraddistinto, di garantire la pluralità d'espressione pubblichiamo, qui di seguito, uno scritto di Domenico Principato. Allo scritto in questione sono state aggiunte alcune note critiche che esplicitano il punto di vista personale della redazione.


Carissimi amici, lavoratori, cittadini del comune di Montebello Ionico, voi tutti sapete e avete letto i miei articoli, da me espressamente firmati,colgo l'occasione e sfruttare ancora una volta questo mezzo elettronico per dire ciò che penso in merito ad alcuni articoli contro Loris Nisi e contro la persona politica di Ugo Suraci. Vi confesso che ero titubante a entrare nei vostri computer e dire la mia per tutta una serie di motivi, sapete bene che sono stato dalla parte di questo blog e ne ho condiviso tutte le battaglie che erano condivisibili a livello ideologico, d'altra parte mi premeva sempre tenermi estraneo alle vicende politiche di questo comune nel pieno stile libertario del mio pensiero, essendo mio padre consigliere comunale di maggioranza e non volendo turbare quelli che erano le vedute degli articolisti che qui facevano una opposizione da me definita "extraconsiliare" e nel pieno rispetto delle istituzioni non mi sono mai permesso di scrivere su tali argomenti credendo nel rispetto dei valori della democrazia nell'opinione personale di chi dissertava a suo tempo. Ho lasciato sempre ai lettori il giudizio sui toni che qui si esprimevano così come mi sembrava giusto e ho preferito dedicarmi in tutto quello che ho scritto alla libertà e alla giustizia sociale. Se ho operato bene, se ho fatto male non so dire bene di preciso, se ho inseguito un sogno di utopia, mi sono dedicato per quello che ho potuto al temperamento degli animi, alla concordia, allo stimolo razionale dei cittadini e mai schierandomi politicamente sulle vicende del territorio. Credo di essermi impegnato con
questo mio comportamento al rispetto delle istituzioni eletti su base popolare, alla concordia, di aver cercato di inseguire un alto valore democratico. Essendo giunto alla fine il mandato politico di mio padre, essendo incerto sull'esito delle urne, mi preme ergermi a difesa di due persone che hanno fatto la politica di questo territorio: Ugo Suraci e Loris Nisi. Queste due persone di certo non hanno bisogno di essere difesi certamente da me, sanno benissimo controbattere da soli a quelli che sono state le loro critiche politiche. In qualità di libero cittadino, apertamente schierato nelle loro linee politiche e lo dico a onor del vero perchè voglio che i lettori capiscano che sono stavolta purtroppo di parte e in queste linee dipano la logica di un sentimento politico che a loro mi tiene legato, non sotto il profilo gestionale, ma sotto il profilo umano-politico. Prima di iniziare chiedo scusa a entrambi se mi sono permesso di prendere le loro difese, senza nemmeno spendere con loro una parola o un gesto. Credo mi capiranno. Ieri giorno 22 maggio 2009 ero presente alla presentazione della lista "la goccia", ho sentito Ugo Suraci parlare, e ha fatto un discorso a mio dire apprezzabile quasi Pertiniano, non vi nascondo che anche in altri tempi quando Suraci aveva altre vedute sul territorio ed era nella dialettica politica fronte contraria a Nisi, ne ho sempre apprezzato le doti di uomo politico, di grande comunicatore, entrambi incarnavano uno la forma del politico intellettuale anche se spesso intemperante nelle sue idee l'altro una visione gestionale razionale del territorio. Nisi se ne va da sindaco (ndr non per sua scelta, come si da ad intendere, ma per imposizioni legislative) e si candida umano tra gli umani (ndr Dovremmo quindi ringraziarlo di essersi abbassato al nostro livello?) come semplice consigliere comunale e lascia agli elettori giudicare se ha operato bene oppure no, umile accoglie l'urna e il giudizio del popolo, segno eticamente apprezzabile nella storia della politica montebellese, non era mai succeso. Di Suraci ho apprezzato il coraggio politico e umano, che a dispetto delle critiche e degli articoli, gli fa mettere da parte le idignazioni personali e l'orgoglio per dedicarsi al superiore interesse della collettività. Quello di Suraci e Nisi non è un compromesso , il loro è un atto di coraggio, lo dico apertamente anche con il rischio di essere trascinato per sempre nelle critiche politiche degli anni che verranno, non troveremo mai più persone che insegneranno a noi la concordia istituzionale per il bene pubblico oltre loro. Suraci e Nisi stanno lasciando una pagina importante a noi giovani nella storia delle elezioni comunali, la storiografia di parte potrà dire bene e potrà dire male, io sostengo che il loro è un patto prima che politico civile e ne va tutto l'onore e la riconoscenza. Molto tempo ha passato questo territorio vedendo politici o pseudotali guardarsi in cagnesco, il risultato è stato un massiccio distacco popolare dalla politica il che è stato un male per tutti noi. Entrambi invece ci lanciano un segno di umiltà da prendere a esempio. Altro che scandali da palazzo e altro che novelli principi! L'avessimo capito anni fa questo modo di operare, avrebbe il popolo oggi un pò di benessere in più e seccature democratiche in meno (ndr noi non riteniamo la democrazia una seccatura e speriemo che per chi scrive sia lo stesso). Se si parla così male di Suraci su queste pagine (ndr Teniamo a precisare che negli articoli citati non si parla male di Ugo Suraci, ritenuto persona stimata, ma si critica soggettivamente la scelta politca operata) mi domando che cosa si dovrebbe dire di Berlinguer e del compromesso storico, o peggio del partito d'azione! Chi critica in piccolo il loro operato (ndr paragonare un sindaco che ha interpretrato in maniera controversa lo statuto comunale a Berlinguer, e le vicende politiche montebellesi a quelle del partito d'azione e del compromesso storico ci sempra, se non sacrilego è quantomai azzardato) critica in grande ciò che la storia d'Italia a noi ha insegnato in epoche più buie e oscure. Prima di chiudere, vorrei rendere omaggio a chi nella stessa umiltà ha rinunciato a una propria candidatura per la buona riuscita di questa lista, a costoro va tutta la mia stima e il mio rispetto. Molto si parlerà di queste elezioni, molto si dirà, una cosa è sicura Suraci e Nisi insegnano a calmare le ostilità e le indignazioni in nome di un progetto e del benessere popolare.
Per il resto auguro agli elettori e ai candidati una serena campagna elettorale. (Ndr in questo caso ci troviamo in completo accordoe ci uniamo all'augurio espresso!)
PRINCIPATO DOMENICO

postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 11:51 PM, ,




Montebello, i 10 anni di Loris Nisi

Un sindaco antidemocratico che ha fatto precipitare Montebello nel periodo più buio della sua storia
E' finita la gestione di Loris Nisi come sindaco di Montebello Jonico.
Dopo due legislature la legge gli ha detto stop! Non si potrà in questa tornata elettorale candidare come sindaco.
Che cosa hanno prodotto questi dieci anni di amministrazione Nisi?
Hanno prodotto un disastro per il nostro comune: amministrativo e istituzionale al tempo stesso.
Nella sostanza il sindaco Nisi insieme ai suoi assessori non è stato capace a trasformare le risorse del territorio comunale in possibilità di sviluppo.
Il nostro comune, ricco di risorse della montagna e del mare, naviga a vista in un mare in tempesta: la zona marina piena di ferraglie e la zona montana a rischio spopolamento. Questo ha lasciato Loris Nisi.
In tutti questi 10 anni il sindaco Nisi e le sue giunte hanno dormito sonni tranquilli, mentre il nostro territorio sta andando in decadenza.
Sono stati questi 10 anni di Nisi, 10 anni di autoritarismo.
Ricordiamo alcuni degli episodi più significativi dell'espressione dell'autorità del "principe":
la denuncia al giornale dell'opposizione del gruppo "Ramoscello d'Ulivo" nel 1999;
il divieto al giornalista del "Quotidiano della Calabria" Vincenzo Malacrinò a scattare foto durante un consiglio comunale;
la firma liberatoria pretesa ai suoi consiglieri di maggioranza nel 1999 di lasciargli "carta bianca" nelle scelte, fatto per cui l'ex consigliere provinciale Antonino Stellittano lo ha definito "il novello principe";
il regolamento per il funzionamento del consiglio comunale, preparato per limitare il ruolo dell'opposizione, che ha fatto ricorso al Tar con successo;
l'accentramento delle funzioni di sindaco e di quelle di presidente del consiglio comunale;
le votazioni per eleggere i rappresentanti alla Comunità montana, nel 2004, con cui il sindaco Nisi e la sua maggioranza, eleggono anche il membro riservato alla minoranza, violando la legge;
la violazione dello Statuto comunale (nonostante l'ammonimento del Prefetto al sindaco), per la mancata convocazione del consiglio comunale, come richiesto dai cittadini in virtù dell'art. 39 con una raccolta di firme per il problema delle "bollette pazze" inviate su acqua, fognatura e depurazione;
la mancata risposta ad interrogazioni e interpellanze chieste dal consigliere Ugo Suraci, quando compiva il suo ruolo di opposizione e di controllo sull'operato della maggioranza (periodo 1999-2004);
il lavoro egregio (e gratis) della commissione toponomastica guidata da Paolo Mallamaci fatto svanire nel nulla. Così personaggi illustri che hanno fatto la storia di Montebello, ancora attendono di avere intitolata una piazza, una via;
l'annullamento dell'elezione del sindaco baby Antonio Praticò, con effetti educativi dannosi per i ragazzi.
Un sindaco, Nisi, che si è preso gioco delle istituzioni per 10 anni!
Sotto la sua gestione hanno chiuso la scuola di Stinò, l'OGR, l'ufficio postale di contrada Masella, il centro polivalente per le attività giovanili e il centro di aggregazione sociale a Saline, mentre i beni storici e culturali del comune hanno aspettato (invano) di essere valorizzati e resi fruibili per fini turistici.
Un sindaco, Nisi, che ha distrutto "l'Estate Montebellese" sotto i colpi dei mancati finanziamenti.
E ha negato allo storico del comune, il prof. Luigi Sclapari, la pubblicazione del suo libro sulla storia di Montebello Jonico!
Un sindaco, Nisi, elargitore di promesse facili ma mai mantenute:
ha promesso il ritorno della postazione di guardia medica a Montebello centro 10 anni fa, e ancora i cittadini attendono;
ha promesso il decentramento degli uffici comunali, ma la delegazione di stato civile a Fossato è stata depotenziata, con la conseguenza che per alcuni documenti i cittadini debbono spostarsi a Montebello;
ha promesso l'avvio del "Day Ospital" di Fossato, mai entrato in funzione;
ha enunciato la rinuncia del 50% dell'indennità di sindaco ed assessori nel 1999, ma mai è stato costituito il relativo fondo in bilancio;
ha promesso ai suoi candidati nel 2004, la rotazione degli incarichi (leggi assessorati), ma, tranne i 6 assessori della prima ora, gli altri sono rimasti con un pugno di mosche, senza "ruotare".
Adesso l'avvocato Loris Nisi vuole continuare la sua gestione al comune con il suo delfino avv. Giuseppe Cuzzucoli.
Così i cittadini di Montebello rischieranno di vederselo ancora non solo consigliere, ma anche assessore!
Con tutte le conseguenze negative che ciò comporta.
(Nella foto Loris Nisi)

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postato da Miguel Cervantes; alle 12:40 AM, ,




17° scudetto all'Inter, 4° consecutivo











Dominio incontrastato dell'Inter
con la classe di Ibrahimovic,
la saracinesca di Julio Cesar,
lo strapotere fisico della squadra,
e l'intelligenza di Mourinho.
Quattro scudetti di fila!!!!!!
Una delle squadre più forti in assoluto
insieme alla Juve dei 5 scudetti consecutivi del 1930-1935
e al Grande Torino (5 scudetti nel periodo 1942-49)





















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postato da Miguel Cervantes; alle 8:15 PM, ,




Artisticamenteio premia Jonny Groove.. OOOHHHHHH

La discoteca Circus di Pellaro (Reggio Calabria) è stata inondata di gente per l’arrivo di un ospite d’eccezione: direttamente da Zelig, Gianni Vernia alias Jonny Groove!
Il comico ormai è famosissimo nella sua veste di “discotecaro”, nonché per le sue espressioni linguistiche che stanno entrando nel linguaggio comune.
Una delle prime notti di maggio c’è stato un altro mare a fare concorrenza a quello (stupendo) su cui si affaccia la discoteca: il mare di gente che cantava all’unisono “ESSIAMO NOI… ESSIAMO NOI”, ritornello del tormentone “ Il paradiso siamo noi”.
E Artisticamenteio non poteva mancare a quest’evento!
Dove c’è musica, divertimento, spettacolo non può non esserci Artisticamenteio.
Gianni Vernia è un esempio di commistione di musica e comicità e il suo talento non poteva passare inosservato, tant’è che Artisticamenteio gli ha voluto addirittura conferire un premio. Per l’appunto, il Premio Nazionale Artisticamenteio 2009 per la comicità, è stato consegnato direttamente alla discoteca Circus, da Demetrio Mercurio, del ristorante Concorde.
La premiazione è stata una parte solenne della serata, potremmo anche dire “silenziosa”, durante la quale si è approfittato per ricordare quanto l’espressione artistica in tutte le sue forme sia una libertà fondamentale dell’essere umano, per la sua esplicazione in quanto tale nella società.
E poi ancora musica, luci,cori…e Gianni Vernia voluto fortemente dagli organizzatori di “Artemund eventi” sempre al centro dell’attenzione, quasi come se fosse il motore dell’intera discoteca .
Con questo premio, Artisticamenteio ha voluto dimostrare il suo apprezzamento riguardo alle doti del comico… proprio come a voler dire (alla Jonny Groove) “TI STIMO FRATELLO”.

postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 11:07 AM, ,




Montebello: il sindaco Loris Nisi e il capo dell'opposizione Ugo Suraci insieme in lista, candidati consiglieri

L'anomalo patto sulla pelle delle istituzioni montebellesi
Le istituzioni di Montebello hanno toccato il fondo: il sindaco Loris Nisi e il capo dell'opposizione Ugo Suraci sono insieme nella stessa lista.
Ma come è potuto accadere?
Come sono lontani i tempi in cui Suraci ha svolto la sua opposizione al sindaco Nisi dal 1999 a 2004, così come avevano stabilito dagli elettori.
Ricordate il giornale "il comune di Montebello" con cui Suraci controllava e informava le malefatte dell'amministrazione Nisi all'opinione pubblica?
E la conseguente denuncia del sindaco al giornale del gruppo "Ramoscello d'ulivo" di Suraci?
Sembra che siano trascorsi 100 anni e invece, era l'altro ieri....
Il sindaco Nisi, indigesto ad ogni forma di controllo e di critica ("il novello principe" lo definì l'ex consigliere provinciale Antonino Stellittano) per il quinquennio 2004-2009 ha pensato di "coinvolgere" Suraci in qualche modo, per non dare fastidio.
Come, vi chiederete?
Presto detto.
Violando la legge che istituiva le Comunità Montane, il suo gruppo di maggioranza ha votato Ugo Suraci nel 2004 come rappresentante del comune per il gruppo di minoranza alla Comunità Montana "Versante dello Stretto".
Uno schiaffo alle istituzioni compiuto dalla maggioranza di Nisi che si elegge i suoi rappresentanti e anche quelli dell'opposizione!!!!
Un autentico golpe istituzionale!!
Con questa mossa eversiva, il sindaco Nisi non ha avuto più controlli da parte dell'opposizione in consiglio comunale nei 5 anni che vanno dal 2004 al 2009.
Suraci, da parte sua, invece di rinunciare alla nomina, l' accetta e così, tacitamente, fa il gioco di Nisi.
Così arrivano per i cittadini le "bollette pazze" su acqua, fognatura e depurazione, la rimodulazione dell'ici con la tassa per gli anni 2002 e 2003 con gli interessi (dopo che Berlusconi l'ha tolta), i tagli ai contributi alle associazioni del territorio e via discorrendo, senza che nessuno dei rappresentanti del popolo alzi un dito.
Il sindaco Nisi può parlare, dopo la presentazione della sua lista per le comunali, di "svolta" riferendosi all'accordo tra lui e Suraci.
Certo,è stata una svolta, e che svolta!!!!!!
Una svolta senza precedenti a Montebello Jonico!!!
Adesso, ci rivolgiamo agli elettori: sono affidabili per le nostre istituzioni due politici di siffatta spregiudicatezza?
Noi pensiamo di no...
(Nella foto del 1999, Ugo Suraci e Loris Nisi quando erano avversari)

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postato da Miguel Cervantes; alle 7:04 PM, ,




Due artisti Montebellesi in cima alle classifiche per la vendita di dischi

Montebello Jonico – Due talenti originari di questo estremo lembo di Sud, terra tra le più belle e disperate della povera Calabria, entrano da protagonisti nell’universo musicale del web italiano. Stiamo parlando del giovane cantante salinese Giovanni Giordano e di Nino Stellittano originario di Fossato Jonico e voce del gruppo musicale i “Kalavria”. I due artisti, Giordano in solitario e Stellittano assieme ai componenti della sua band, stanno spopolando sulle più importanti top ten italiane dei siti dedicati allo shopping online di musica. Giovanni Giordano, col singolo “Mia nonna è una modella”, figura al primo posto della Top Singoli di Mondadori Shop di Sorrisi e Canzoni TV, mentre, nella Top Album dello stesso sito, in cima alla classifica, troviamo i “Kalavria” con l’album “Vinni mi Kantu”, contenente alcune dei motivi già ascoltati ed apprezzati dal pubblico montebellese durante la recente esibizione del gruppo, avvenuta la scorsa estate nell’ambito delle manifestazioni per l’Agosto Fossatese. Una doppia e contemporanea affermazione, quindi, che portando Montebello a monopolizzare i vertici del panorama musicale calabrese, riempie d’orgoglio i montebellesi e dimostra come questa terra, da molti conosciuta come il luogo simbolo della fallita industrializzazione forzata degli anni 70’ (Liquichimica e OGR), sia ancora capace di reagire e far sbocciare dal nulla giovani ed apprezzati talenti, ammirati ed invidiati in tutta la nazione.

Fabio Macheda (Il Quotidiano della Calabria)
Nella foto l'artista montebellese Giovanni Giordano

postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 1:03 PM, ,




Si riunisce la Commissione elettorale

Dovranno essere nominati 40 scrutatori

Montebello Jonico – Anche il comune di Montebello Jonico si prepara alla tornata elettorale del prossimo 6 e 7 giugno. Seguendo il disposto della legge 270/05, che impone a tutti i comuni di procedere alla nomina degli scrutatori entro il ventesimo giorno precedente lo svolgimento delle elezioni, il sindaco Loris Nisi ha convocato la locale commissione elettorale. Durante l’assemblea, il cui svolgimento è previsto per le ore 15,30 di venerdì 15 maggio, i componenti della commissione, riuniti in pubblica adunanza presso la casa comunale di via Portovegno, sceglieranno tra i nominativi compresi nell’albo degli scrutatori quelli delle quaranta persone che andranno a ricoprire l’incarico nelle dieci sezioni elettorali sparse sul territorio del comune di Montebello Jonico. Dopo la formazione di queste liste si procederà alla nomina di un ulteriore elenco di scrutatori supplenti che potrebbero sostituire i titolari in caso di rinuncia o impedimento. I compensi previsti per i componenti degli uffici elettorali di sezione che, a Montebello, dovranno occuparsi sia delle elezioni per il parlamento europeo che di quelle per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale sono di euro 145,00 per chi ricoprirà la carica di scrutatore o segretario e di euro 187,00 per coloro che avranno la funzione di presidente di seggio. La nomina degli scrutatori da destinare agli uffici di sezione per i referendum popolari del prossimo 21 e 22 giugno si avrà in un’altra riunione della Commissione elettorale la cui data di svolgimento deve essere ancora stabilita.

Fabio Macheda (Il Quotidiano della Calabria)

postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 1:00 PM, ,




Due alunne del Comprensivo si qualificano per le nazionali del concorso “Il poliziotto un amico in più”

Montebello Jonico – Negli ultimi anni l’istituzione scolastica ha preso sempre maggiore coscienza della necessità di un’apertura verso il mondo esterno. E questa presa di coscienza collettiva, che all’interno del mondo scolastico assume valenza generalizzata e fondamentale, a Montebello Jonico può essere testimoniata da un Istituto Comprensivo che, sempre più, si sta rivelando parte attiva ed integrante all’interno delle molteplici proposte formative provenienti dal territorio. Sulla base di questo paradigma, di proficuo interscambio tra scuola ed ambiente esterno, l’Istituto Comprensivo di Montebello Jonico, partecipando alla nona edizione del concorso nazionale “Il poliziotto un amico in più” è risultato vincitore a livello provinciale, per la categoria “Arti figurative e tecniche varie”. Promosso dalla Polizia di Stato in collaborazione con l'Unicef e il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, il concorso in questione si proponeva di favorire lo sviluppo di una cultura della legalità e del rispetto dei diritti umani. L'elaborato vincitore, dal titolo "il mondo che ho, il mondo che vorrei", è stato realizzato da Maria Pedà e Maria Martina Dorsetti della classe IV del plesso di Fossato Jonico ed ora sarà inviato al Ministero dell'Interno per partecipare alla selezione nazionale. La notizia dell’ambito risultato raggiunto, comunicata attraverso una nota dell’Ufficio Scolastico Provinciale, ha reso fiera la comunità montebellese ed è stata accolta dall’istituzione scolastica come il giusto riconoscimento per il proficuo lavoro svolto da insegnanti ed alunni coinvolti nel progetto. La valenza del riconoscimento ottenuto dalle due alunne dell’Istituto Comprensivo di Montebello Jonico, frutto del loro impegno e di un lavoro di progettazione e pianificazione che ha coinvolto le risorse umane dell’intero istituto, è stata sottolineata anche dalla dottoressa Giacomina Caminiti che, in qualità di coordinatrice dell’Ufficio Scolastico Provinciale, ha tenuto a congratularsi con le vincitrici esprimendo l’augurio che «l’impegno profuso sia sempre positivo e continuo».

Fabio Macheda (Il Quotidiano della Calabria)
Nella foto il plesso scolastico di Fossato Jonico

postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 12:44 PM, ,




"I Fossatesi nel Mondo" alla radio

Sabato 16 Maggio, "I Fossatesi nel Mondo" parteciperanno alla fortunata trasmissione radiofonica "Calabria nel Mondo", in onda su Radio Gamma Gioiosa ogni sabato dalle ore 18,30 alle ore 20,30. Assieme al conduttore Maurizio Zavaglia e all'inviato dal Canada Rocco Logozzo, la delegazione de "I Fossatesi nel Mondo" sarà protagonista della trasmissione che in collegamento telefonico con i numerosi calabresi sparsi per il globo si occuperà di fatti e personaggi del presente e del passato. La trasmissione può essere seguita in streaming audio sul sito web www.gammagiosa.net.

postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 10:56 AM, ,




Reggio Calabria Città Metropolitana

Votato il ddl sul federalismo che la inserisce tra le dieci città metropolitane
Il federalismo è legge dello Stato e Reggio Calabria è stata inserita tra le città metropolitane italiane.
Le tengono compagnia Milano, Torino, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Bari.
"Il sogno diventa realtà", ha detto il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti.
Il Presidente del consiglio regionale Giuseppe Bova ha dichiarato che questo è un risultato storico per Reggio.
Il prossimo passaggio è l'Area Metropolitana dello Stretto, in quanto anche Messina, in virtù di una legge siciliana, è città metropolitana.
Ciò può avvenire quando il Parlamento approverà la legge sul codice delle autonomie.
Quindi l'Area dello Stretto aspira a diventare il centro del Mediterraneo.
Un grande risultato per il sindaco di Reggio Calabria che aspira alla candidatura a presidente della Regione tra un anno.
(Nella foto il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Scopelliti)

postato da Miguel Cervantes; alle 11:43 PM, ,




Rai 3 Ambiente Italia a Saline con l'assessore regionale all'ambiente Silvio Greco

L'assessore Greco: il polo fotovoltaico a Saline sarà un punto di riferimento nazionale per le energie alternative
La trasmissione di Rai tre "Ambiente Italia" fa visita al porto di Saline per parlare del polo industriale fallito e delle nuove ipotesi di sviluppo.
Erano presenti l'assessore all'ambiente della Regione Calabria, Silvio Greco, il presidente di Legambiente Calabria Nuccio Barillà, il sindaco di Montebello Jonico Loris Nisi e le associazioni del territorio.
E' stata ripercorsa la storia del fallimento industriale dei siti di Saline della Liquichimica prima e dell'Ogr poi, volute dal famoso "pacchetto Colombo" dal nome del Presidente del Consiglio che assegnò le industrie a Reggio Calabria, dopo la perdita del capoluogo di regione.
Sul sito dell'Ogr la Regione Calabria ha stipulato un protocolo di intesa con "Api Nuova Energia" per la realizzazione di un polo fotovoltaico.
Sul sito dell'ex Liquichimica la società svizzera Sei vuole costruire una centrale a carbone osteggiata dalle istituzioni e dalle associazioni del territorio.
L'assessore Greco ha detto che ci sono milioni di euro pronti per il fotovoltaico, che è un punto di partenza e un riferimento nazionale per le energie rinnovabili.
Anche i soldi per rimettere a nuovo il porto sono pronti.
Il problema è che debbono arrivare, speriamo al più presto e che non si perdono per strada.
Il sindaco di Montebello Loris Nisi è intervenuto dicendo che "il nostro lavoro è finalizzato a produrre progetti compatibili con il territorio".
Il problema è quali progetti il sindaco Nisi ha presentato, nei 10 anni che è stato primo cittadino, sull'area di Saline e soprattuto quanti e quali finanziamenti è stato capace di far arrivare.
La risposta la possono vedere tutti guardando lo stato in cui versano le aree dell'ex Liquichimica, del Pantano, dell'Ogr, del porto di S.Elia.
Il problema è che bisogna passare dalla fase delle parole e dei proclami, a quella dei fatti concreti.
E per fare questo è necessario che, a gestire la "Cosa pubblica", ci siano persone con gli "attributi".
(Nella foto si riconoscono l'assessore regionale Silvio Greco, Loris Nisi e Nuccio Barillà)

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postato da Miguel Cervantes; alle 10:04 PM, ,




Montebello, ultimo consiglio comunale di Loris Nisi

Se ne va un sindaco autoritario che ha violato lo Statuto comunale
Ultimo consiglio comunale di Loris Nisi, anonimo così come è stata anonima la sua gestione negli ultimi 10 anni di vita amministrativa a Montebello Jonico.
Ha perso l'occasione, il sindaco di rispettare la legge, violando lo Statuto comunale di Montebello.
Un sindaco che così facendo, disprezza le istituzioni, i diritti e le prerogative dei cittadini.
Infatti non ha proceduto alla convocazione del consiglio comunale, così come richiesto dalla popolazione con una raccolta di firme il 29 febbraio 2008, per discutere il problema delle bollette pazze.
Dopo che Nisi ha inviato ai cittadini bollette esorbitanti per il consumo di acqua potabile, depurazione e fognatura, i cittadini avevano raccolto le firme e, in base all'art. 39 dello Statuto comunale, avevano invitato Nisi a convocre il civico consesso.
Ma il sindaco violando lo Statuo comunale, non ha provveduto ed i cittadini si sono rivolti così a Sua Ecc. il Prefetto, per sostituirsi al sindaco e convocare il consiglio comunale.
Il Prefetto ha provveduto ad ammonire il sindaco Nisi per questo atto di arroganza, ma il sindaco non ha proceduto lo stesso alla convocazione disattendendo anche l'ammonimento del Prefetto.
C'è in atto anche un contenzioso con la Codacons per le bollette salate che Nisi ha inviato ai cittadini di Montebello.
Con l'ultimo consiglio comunale andato in archivio, privo dell'ordine del giorno per le bollette pazze, Nisi si è confermato un sindaco autoritario (ha accentrato la carica di sindaco con quella di presidente del consiglio comunale) che viola la legge.
Un Sindaco così, lontano dai bisogni della popolazione e dal rispetto delle istituzioni, chi lo potrà rimpiangere?
(Nella foto il sindaco di Montebello Jonico Loris Nisi)

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postato da Miguel Cervantes; alle 12:34 AM, ,




Grande Torino, sessant'anni fa il mito si infranse a Superga

Pomeriggio del 4 maggio 1949.
Una pioggerellina inglese, a tratti rallentava, a momenti cadeva un po’ più forte, ma i ragazzi continuavano spensierati a rincorrere il pallone per le piazzette vicino alla Mole e della periferia di Torino.
Un nanetto di portiere si sentiva un corsaro tra i pali come Bacigalupo, lo smilzo faceva l’elegantone giocando di fino alla Gabetto, ma quando stava in difesa diceva d’essere Maroso. Nessuno poteva dire di sentirsi “geniale” come Valentino Mazzola e allora ci si accontentava di fare il Menti, il Loik e andava di lusso anche la parte della riserva, come Tomà che comunque era pur sempre un giocatore del Grande Torino del presidente Feruccio Novo.
Poi ci fu un boato, e Giorgio si mise il pallone sotto il braccio e pensò pensieroso: «Sarà stato solo un tuono?».
Gli altri gli urlarono di rimettere la palla a terra, mentre lui se ne andava trascinandosi la maglietta sudata e un brutto presentimento.
Suo padre, il giornalista della Gazzetta del Popolo Renato Tosatti, era sull’aereo che riportava il Grande Torino da Lisbona, dove i granata, ad un passo dal quinto scudetto consecutivo, in qualità di ospiti davvero graditi erano stati invitati all’addio al calcio del capitano del Benfica, Francisco Ferreira.
«Andai a prendere mio padre al giornale. C’era un sacco di gente fuori, io avevo undici anni, entrai, andai dal capousciere. "Papà è arrivato?", gli chiesi. "Ma non sai che è morto?", mi rispose. Ho saputo così della sua scomparsa…».
Una lama nel piccolo cuore di Giorgio Tosatti, poi diventato anche lui giornalista sportivo, che così ricordava quel pomeriggio assurdo in cui tra le 16,47 e le 17,05 il trimotore Fiat 202 si andò a schiantare sulla basilica di Superga.
Finì così il Grande Torino, in mille pezzi, come i rottami di quell’aereo guidato dal comandante Pier Luigi Meroni, quasi omonimo di quel Gigi Meroni, la 'farfalla granata' che vent’anni più tardi (nel ’67) terminò anch’egli tragicamente il suo volo, investito da un’auto – dopo un derby stravinto con la Juventus grazie alle sue magie –, che per ironia della sorte era guidata dal giovane Tilli Romero, futuro presidente del Torino.
Eterno destino crudele della più celebre e ammirata delle squadre spezzate.
Quel 4 maggio Torino si fermò, come il cuore di quei diciotto angeli caduti in volo.
In quell’ultimo viaggio, come sempre, li accompagnò il loro allenatore, il 'filosofo' ungherese Egri Erbstein, l’ebreo errante che era riuscito a sfuggire ai lager nazisti e che vide la sua fine accanto alla cupola di una chiesa cristiana. Morì in un abbraccio ideale con i suoi eroi della domenica, quei fantastici ragazzi che dopo la guerra avevano ridato dignità a questo Paese, anche grazie al calcio. Ognuno di loro portava nella valigia da trasferta la foto di una ragazza, di un figlio, un crocifisso per pregare quel buon Dio che aveva reso quella squadra un’entità di sovrumana bellezza. Soltanto il cielo poté dominare quella che in terra e su tutti i campi di calcio era la squadra più ammirata e temuta d’Italia e per il popolo torinista «la più forte del mondo».
Ma era bastato un po’ di pioggia, quella nebbia fine come una benda sugli occhi del pilota o forse un guasto tecnico, per farla sparire? Chissà…
Le parole tra noi e quegli eroi ormai sono sempre più leggere, rarefatte, e di quel pomeriggio rimane la voce stridula e commossa del cinegiornale Incom che tragico informava: «Un crepuscolo durato tutto il giorno, una malinconia da morire. Il cielo si sfaldava in nebbia, e la nebbia cancellava Superga».
Il cielo continuava a piangere lacrime lente, le stesse che scendevano sul viso sconvolto di Sauro Tomà, uno dei pochi calciatori sopravvissuti (si salvò anche il 2° portiere Renato Gandolfi e il presidente Novo che non partirono).
Oggi Tomà ha 83 anni, ma non passa giorno che la sua mente non vada a Superga.
«Mi sono salvato perché ero infortunato e non presi parte a quella trasferta e dentro di me ho sempre provato un grande sospiro di sollievo per averla scampata, ma anche un umano senso di colpa… Quel giorno sono morto un po’ anche io con i miei compagni. Non potrò mai dimenticare l’affetto e le premure che aveva per me Valentino Mazzola, il più grande giocatore che abbia mai visto su un campo di calcio. Ciò che mi ha consolato in tutti questi anni è il fatto di risentire ancora le loro voci ogni volta che passo davanti al Filadelfia. L’hanno abbattuto quello stadio, ma le anime di quei ragazzi vivono ancora lì dentro e tornano in vita ogni volta che qualche tifoso mi ferma proprio lì davanti all’ingresso del campo e mi chiede di raccontare di loro, del Grande Torino».
Ha scritto Indro Montanelli: «Il Torino non è morto, è soltanto in trasferta».
È la sensazione che da sempre alberga in Franco Ossola, lo storico di quella squadra leggendaria. Porta il nome di suo padre, la grande ala sinistra, che non ha mai conosciuto.
Il giorno che Ossola partì per Lisbona sua moglie Piera stava per dirgli che era in attesa del loro secondogenito (Daniela la primogenita è morta a soli ventitré anni). «Mia madre voleva dirgli che stava per arrivare il figlio maschio che tanto desiderava e nell’ultima telefonata, la sera del 3 maggio, gli fece intuire che quel sogno si stava per realizzare. Io sono nato all’inizio del ’50 e tutto quello che ho saputo e che ho scritto nei libri dedicati al Grande Torino è stato un lavoro di ricerca per cercare di dare un senso alla storia di mio padre e per provare a tenere unite tutte le famiglie dei suoi compagni di squadra».
I tanti orfani e vedove che non hanno mai avuto un adeguato risarcimento, anche economico, ma che non sono mai rimasti da soli perché da sessant’anni ci ha pensato il calore del popolo torinista a ricordargli che quegli angeli volano ancora sopra le nuvole di Superga.
Ogni 4 maggio quella marcia granata, che anche all’indomani della retrocessione in serie B contava cinquantamila fedelissimi, sale su per la collina per non mancare alla Santa Messa (anche lunedì prossimo, appuntamento alle ore 17).
Dal 1975, ad officiarla è sempre don Aldo Rabino. «L’atmosfera che si respira in questo giorno è qualcosa difficile da spiegare, bisogna provarla. Quello che meraviglia è la grande presenza dei giovani che arrivano costantemente alla basilica, anche durante l’anno, in un pellegrinaggio silenzioso e commosso. Ogni tifoso del Torino da allora è come se passasse il testimone al proprio figlio, alla generazione che verrà, con un messaggio che arriva direttamente dal cuore e che li invita a ricordare e a fare in modo che la memoria sia sempre viva intorno a quei ragazzi che rappresentavano molto di più di una squadra di calcio.
Il Grande Torino nel tempo ha acquisito un valore culturale che insieme al senso della sofferenza per la perdita, è parte integrante dell’essere tifoso granata. Un tifoso che vive tutto con estrema passione e nel rispetto della storia che vuol dire tradizione, il massimo valore di civiltà da conservare ad ogni costo per tenere vivo questo sport e la fede per una squadra».
Una fede viva per una squadra che è ancora presente.
Non è un caso che ogni 4 maggio si entra nella basilica di Superga con il sole e si esce con quel cielo che piange lentamente le sue lacrime.
Ma sono lacrime di speranza e ha ragione Bruno Slawitz: «Il Torino non è morto. È ancora davanti a noi, vivo, splendente per le cento e cento vittorie, autentico inno alla giovinezza. Non muore mai chi lascia così ampia eredità di affetti».


Massimiliano Castellani
(Tratto da Avvenire.it - Nella foto la squadra del Grande Torino)

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postato da Miguel Cervantes; alle 7:05 PM, ,