2. Un treno per SalineLo Zar Loris viaggia sempre in macchina, come si conviene alle persone di un certo rango.
Però ogni tanto, vuoi per impossibilità di usare il mezzo privato, vuoi per altri motivi, decide di prendere il treno. E qui sono dolori, perché, non essendo abituato al mezzo pubblico, arriva sempre in ritardo, così riesce soltanto a vedere il fumo della locomotiva in lontananza, che si allontana. E’ ben vero che per fare le cose, bisogna avere abitudine, se no si rischia di non azzeccare i propositi. I
l primo treno lo Zar Loris lo incomincia a perderlo alcuni anni fa, appena eletto alla carica più alta del Palazzo del Comune. Era in atto la partenza della fabbrica delle Ferrovie O.G.R. di Saline e lo Zar tentò (a parole) di fermarla, di non farla partire, ma arrivò in ritardo alla stazione, e la fabbrica partì, con tutti i suoi posti occupazionali.
La seconda volta arrivò in ritardo per l’Ufficio Postale di Masella, che lasciò i binari della stazione di Saline, proprio mentre lo Zar con tutta la sua truppa arrivava, con il fiato trafelato, gridando di non far partire il treno. Ma il capo stazione gli intimò: “Ma lei è matto! Come faccio a non far partire il treno? Piuttosto, anche se è uno Zar, cerchi di essere puntuale, la prossima volta”.
Ma la volta ancora, stesso risultato: ad andarsene è la Guardia medica di Montebello. Lo Zar arriva in ritardo, ma promette: “Vedrete che la farò ritornare!” Si, ma con quale treno? E in quale binario? E così tutte le altre volte, sempre il treno perso. Che sbadato, questo Zar!
Adesso le Ferrovie stanno realizzando i lavori di raddoppio della linea Melito-Reggio. E il giornalista Natalino Licordari, sulla “Gazzetta del Sud”, intervista lo Zar Loris, che si lamenta:”Saline è stata tagliata fuori dalle opere di compensazione, che sono, invece, in fase di realizzazione negli altri comuni”. Mannaggia a noi montebellesi, altri treni persi da parte dello Zar!
E pensare che lo zar Loris aveva fatto una precisa richiesta scritta alle Ferrovie. Ma evidentemente, le Ferrovie, non lo hanno tenuto (come sempre) in considerazione, al contrario degli altri Zar vicini. Alla fine dell’intervista, lo Zar esprime un desiderio: ”Mi piacerebbe creare insieme agli altri sindaci un tavolo di concertazione, per avere un confronto più efficace con Trenitalia”. Che mente diabolica!!!
Povero Zar, lo ammette lui stesso, che la sua azione è stata inefficace e cerca alleati per contare di più. L’unione fa la forza, pensa lo Zar, ma per contare di più, la forza aritmetica c’entra poco, anzi per nulla.
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postato da Anonimo; alle 3:17 PM,
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