Realtà e fantasmagoria
mercoledì 26 settembre 2007
A dieci giorni dell'inaugurazione ancora inutilizzata la Palestra "M. Teresa"
"... Io salgo ogni giorno/ ad un angolo del castello per abbracciare con la vista le vallate/ e più salgo, più si apre il paese,/ e i tetti, le gradelle, le piazze...". Con questi versi, Raffaele Nigro, ha inteso far capire quanto sia importante il tramite tra passato e presente; l'incontro tra tradizione ed innovazione, tra identità locale e visione globale (Castello -Paese). Per realizzare ciò è necessario avviare la crescita, l'evoluzione, lo sviluppo sociale, morale, civile ed economico di un luogo attraverso incontri e colloqui collettivi da considerarsi "motore di ricerca". A coloro che giornalmente chiedono di sapere come mai la nostra società anziché progredire regredisce ricordo che ormai abbiamo perso di vista la realtà degli eventi, dei luoghi, dei fatti, che tutto è stato sommerso dalla vana gloria che solo le fantasmagorie possono procurare a tutti coloro che vivono non in virtù dell'essere, ma per la soddisfazione di apparire e poi defilarsi come fantasmi. Ecco perché i nostri paesi, le nostre scuole, la nostra economia, le nostre tradizioni, gestite da istituzioni fantasma, perdono di vista la realtà trasformandosi in fantasmagorie. Fantasmagorica, infatti, è stata l'inaugurazione della palestra al coperto avvenuta a Saline Ioniche in concomitanza con l'inizio dell'anno scolastico dove, alla presenza di alunni, genitori, autorità politiche, religiose e militari, il sindaco ha espresso "tutta la sua soddisfazione per l'opera realizzata" e ha delucidato i presenti sull'importanza che l'amministrazione comunale ha voluto dare alla palestra dichiarando "L'abbiamo intitolata a Madre Teresa di Calcutta, con la speranza che da essa i ragazzi prendano esempio nella vita" (Gazzetta del Sud 18-9-2007). "La struttura - si legge ancora sullo stesso articolo - ampia e moderna è stata realizzata in tempi record ( poco più di due mesi) sotto la direzione del progettista e direttore dei lavori del comune Ing. Francesco Foti". Ben diversa è la realtà che, come prassi, si discosta sensibilmente dal fantasmagorico. La tanto decantata palestra è stata inaugurata, come preventivato, in concomitanza con l'inizio dell'anno scolastico, ma sembra che, per mancanza di agibilità e collaudo, non sia ancora pronta ad ospitare gli alunni facendo sì "che i ragazzi possano crescere e svolgere le loro attività fisiche". Quel "finalmente anche a Saline sarà possibile svolgere attività sportive al coperto", usato dal giornalista per chiudere l'articolo, attraverso l'uso del futuro, rende bene l'idea della non immediatezza nell'utilizzo dell'opera e del tradimento consumatosi alle spalle dei ragazzi fiduciosi in un immediato presente. Il "finalmente" sembra debba ancora arrivare assieme al profuso impegno e alla "solerzia delle istituzioni politiche". Comunque non tutto è perso, qualcosa di reale, tramite tra passato e presente è accaduto. Banchi, privi delle relative sedie, simili a reperti archeologici, sono stati tra- mandati da Saline a Fossato. Ecco la vera identità locale incontrarsi con la visione globale nel più assoluto silenzio e nella più rigorosa assenza di autorità. Mi chiedo se, almeno "Padre Pio da Pietralcina" e "Madre Teresa di Calcutta" abbiano avuto il tempo e la voglia di osservare e trarre le dovute considerazioni. Forse neanche a loro fa piacere essere oggetto di fantasmagoria e chiedono di essere lasciati in pace.
Mara Dona
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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 3:24 PM,