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Selezioni scandalo alla Provincia di Reggio Calabria

Riceviamo e pubblichiamo da una Delegazione ex orientatori Provincia di Reggio Calabria:

Carissimi,
vi inviamo questa mail nella quale abbiamo cercato di riassumere il più possibile la vicenda che ha visto coinvolti più di 200 ex collaboratori della Provincia di Reggio Calabria, sotto forma di esperienza personale di uno di noi.

Alla storia in questione oggi è stata data ampia risonanza sui giornali locali, ma crediamo che anche i vostri lettori debbano esserne informati. Certi che presterete la dovuta attenzione a quanto abbiamo voluto scrivervi, vi ringraziamo anticipatamente e porgiamo i nostri saluti.

Delegazione ex orientatori Provincia di Reggio Calabria
Ecco i fatti:

Ho lavorato come orientatrice per i centri dell'impiego della provincia di RC per circa 3 anni, in maniera discontinua,e così come me più di altre 100 persone, dopo un anno e mezzo in cui la Provincia ci ha lasciati a casa, è stata indetta una selezione pubblica per reclutare figure professionali identiche alle nostre, senza tener conto che tali figure erano già state selezionate in precedenza ed erano a disposizione della Provincia.

E' stato emanato un bando molto discutibile, in cui vengono indicati come requisiti per accedere alla selezione un curriculum formativo e professionale attinente e determinate tipologie di Laurea, oltre a questo vi è l’ormai famoso articolo 8 in cui viene richiesto che i candidati posseggano 2 fra i 4 elementi valutativi indicati in tale articolo.

Nel bando non viene tenuta assolutamente in considerazione l'esperienza pregressa maturata, pur essendoci però l’indicazione che la ricerca è rivolta ad esperti del settore.

Evidentemente crederanno sulla parola che i nuovi selezionati siano esperti, visto che non importa verificarne l’esperienza con le dovute certificazioni!!

Io non sono stata ammessa alle prove selettive che si terranno il 12 Maggio, pur possedendo tutti i requisiti richiesti, e più di 2 dei 4 elementi indicati nell'articolo 8.

La cosa strana è che, come me, quasi tutti gli ex orientatori, più di 100 persone, che avevano lavorato a questo progetto avviato e realizzato per i 2/3 da noi, sono stati tagliati fuori dalla selezione!!

Un errore può anche succedere che sfugga , ma 100 errori sembrano strani, ma ancora più strano è che, guarda caso, questi 100 errori riguardano tutti gli ex orientatori!!!

Questo cosa vuol dire? Vuol dire che la nostra amministrazione provinciale ci ha ritenuto idonei a svolgere le mansioni, previste per quelle figure per cui ora ha indetto la selezione, per circa 3 anni, ma che invece ad oggi, visti i risultati della prima scrematura, non lo siamo più, magicamente la nostra competenza e professionalità è sparita.

Noi esclusi abbiamo richiesto spiegazioni alla Provincia, e le risposte che abbiamo ricevuto sono a dir poco abominevoli, Master e Corsi universitari non valutati, o ritenuti non attinenti, quando invece sono più che specifici, esami di idoneità della lingua inglese sostenuti presso le maggiori Università italiane, che secondo loro non valgono niente…ed altro ancora……

Sarà che, alla Provincia, adesso che l’amministrazione è cambiata, anche i consulenti devono cambiare?

Non a caso, molta gente ammessa alle selezioni, che sappiamo per certo non possedere i requisiti richiesti, si trova in graduatoria.

E la cosa più bella è che una stessa persona è presente nella graduatoria per 3 , 4 o 5 profili del tutto dissimili fra loro, ci chiediamo:

visto che uno dei requisiti di accesso era il curriculum formativo e professionale attinente, queste persone hanno già vissuto 10 vite, per aver maturato esperienza sufficiente sia per orientatore, che per valutatore, che per collaboratore informatico, che per mediatore e per consulente del lavoro…..dei geni!!!Menomale che c’è la Provincia di Reggio Calabria che rende loro giustizia!!

Non c’è che da indignarsi, ricorrere al TAR, bloccare queste selezioni, ma soprattutto rendere pubblica quest’ennesima truffa fatta di spreco di denaro pubblico e corruzione!!

La domanda sulla bocca di tutti è:

perché la Provincia abbia scelto di sobbarcarsi costi esorbitanti per selezionare e formare nuovo personale piuttosto che riassumere e stabilizzare i vecchi dipendenti, come è stato fatto con gli LSU. Assecondando questa richiesta, non si farebbe altro che privilegiare la continuità del servizio, premiare i risultati conseguiti e fare un passo in avanti verso la riduzione del precariato cronico.

Nell'immagine Palazzo Foti, sede della Provincia di Reggio Calabria

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 9:14 PM,

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