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Le avventure dello Zar Loris, il Diabolico


3. E la luce fu! (Dove mangiano i maiali)

Appena messo sul trono, lo Zar Loris si accorse che mancavano molte cose nel territorio di Montebello.
Allora incominciò a creare i ruffiani e i leccapiedi, per venire osannato e mai contraddetto. Ed egli vide che era cosa buona.
Poi cacciò i giornalisti e i fotografi dal Consiglio, perchè davano fastidio. E vide che era cosa buona.
Dopodichè non volle nominare il Sindaco dei ragazzi, che poteva essere un concorrente temibile. E vide che era cosa buona.
Dopo ancora tagliò tutti i finanziamenti alla Sagra dell'olio, che era fatta meglio delle cose del Comune dello Zar. E vide che era cosa buona.
E poi fece votare un rappresentante dell'opposizione, per disinnescarlo. E l'opposizione sparì del tutto. Ed egli vide che era cosa ottima.
E poi non volle somme di denaro che potevano arrivare dagli Enti esterni, secondo il suo principio dell'Autodeterminazione del suo territorio. E vide che era cosa non buona per le casse del Comune, e incominciò ad accettare i soldi del Pit, della Provincia, della Regione, ed aumentò le tasse, e diede pure ad un avvocato collega un mandato se vi era la possibilità di essere risarciti dei danni causati dal Governo al comune. Lui che era stato contrario e critico alla possibilità di un risarcimento dello Stato per danni al comune. E vide che era cosa buona.
A questo punto, un consigliere dello Zar Loris, in conflitto di interessi, chiede allo Zar: "Signore, manca la luce dove mangiano i maiali!!!" E lo Zar rispose: "E sia la luce!". E la luce fu!
E dove vi erano le tenebre, apparve la luce, che illuminò a giorno tutto il paesaggio. E lo Zar vide che era cosa buona, tanto da inserire quella vallata, prima coperta dal buio più fitto, nelle riprese del film "Dove mangiano i maiali", con interpreti principali: Robert De Niro nei panni di un allevatore di maiali, che si batte al limite delle sue forze per portare la luce al di fuori del paese dove non si vede nulla. Poi la sua donna, interpretata da Sofia Loren, che lo ammonisce sulla inopportunità di portare i pali della luce dove non ci sono le persone, ma soltanto il silenzio. Ma la donna deve ubbidire al marito gradasso e prepotente. Poi il figlio dei due, interpretato dal piccolo musulmano Alì Salam, avuto da una relazione extraconiugale con una donna araba, e costretto a lavorare dalla mattina alla sera nel porcile per dare da mangiare e custodire i porci. Il piccolo poi, nel film, morirà per un'infezione della malattia aviaria. E lo Zar vide che la trama del film era cosa buona.
Poi, stanco delle cose create, si riposò, e vide che era cosa buona...

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postato da Anonimo; alle 10:47 PM,

1 Comments:

At 9:33 PM, Anonymous Anonimo said...

Ma che fine hai fatto?

 

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