A Loris Nisi il voto delle cosche?
martedì 23 gennaio 2007
Secondo il pezzo in esame, l’operazione degli investigatori della Dia (Direzione investigativa antimafia) reggina denominata Embrisi, ha portato alla luce gli intrecci tra mafia e politica.
In numerose intercettazioni vengono alla luce gli interessi delle cosche per le amministrative del 2004.
Scrive Verduci: Le pieghe nascoste delle strategie elettorali delle cosche reggine, sempre più spesso, vengono disgelate dagli stessi protagonisti che, ignari di essere spiati dagli uomini delle forze dell’ordine, trasformano le proprie autovetture in una sorta di Translatantico. Le microspie registravano tutto, anche quando le conversazioni erano intrattenute per via telefonica. Così è stato anche nell’ambito dell’inchiesta curata dal sostituto procuratore della Repubblica Santi Cutroneo. Nelle circa 300 pagine dell’ordinanza sono pochi, ma esaurienti, i passaggi legati alle attenzioni di Domenico Sapone, dei suoi presunti sodali e della cosca di riferimento, quella melitese degli Iamonte, verso la tornata elettorale per le amministrative del 2004. Proseguendo:
In una prima conversazione, intercettata fra Domenico Sapone ed un interlocutore rimasto sconosciuto, i due, dopo aver affrontato i problemi legati alla cattura di Peppe Morabito U Tiradrittu, si soffermano sulle indicazioni di voto per i prossimi impegni elettorali. Alla domanda del suo interlocutore Domenico Sapone avrebbe risposto, senza remore di sorta, che stanno pensando di votare per Forza Italia oppure per il Ccd, concludendo che voteranno Forza Italia e, quindi, Berlusconi. L’interesse della famiglia Sapone verso le consultazioni elettorali del giugno 2004, secondo gli uomini del colonnello Francesco Falbo nelle loro informative di reato, parrebbe essere dimostrato da un’altra conversazione, intercorsa tra una delle persone indagate nell’ambito dell’operazione Embrisi, ed un interlocutore non meglio precisato.
Questo il contenuto del botta e risposta telefonico: Come siamo messi là sopra? Per quale motivo? Per i voti!!! Non hai capito niente che se non c’è pila non mi muovo neanche per fare un passo io. Ma malevedute non ne dobbiamo fare giusto o no almeno per fregare qualcuno un paio di volte. A chi? A quello, al nostro. Al tuo, chi non si siede a ragionare non è mio. Quando vogliono i voti si devono sedere a ragionare e no che fanno i porci comodi suoi e noi gli raccogliamo i voti.
Soldi in cambio di voti, dunque, affari legati alla politica, scrive Giovanni Verduci.
Che prosegue: L’attività elettorale, scrivono gli investigatori, non poteva di certo dirsi disinteressata, appariva evidente, dal contenuto della conversazione, come i candidati che avevano cercato sostegno, avessero dovuto promettere il loro successivo incondizionato appoggio alle attività della cosca.
E arriviamo alla citazione del nostro comune.
Si legge nell’articolo: Al centro delle attenzioni della criminalità organizzata ci sarebbero anche gli esiti delle elezioni in alcuni centri della fascia ionica reggina, quella di competenza della cosca Iamonte, Montebello Ionico e Brancaleone in particolare. Sempre telefonicamente, Domenico Sapone e due interlocutori non identificati analizzano i dati delle ultime consultazioni amministrative ed i nomi dei sindaci (Nisi e Malara) che sono usciti vincitori dalle urne, concludendo che Peppe (che gli investigatori ritengono essere Peppe Toscano) sarà contento.
La parte finale dell’articolo di Verduci conferma quanto detto sopra:
Le conversazioni, concludono gli inquirenti, dimostrano il particolare interesse rivolto a quelle consultazioni da Domenico Sapone e dalle cosche mafiose di questa provincia, specialmente per la nomina dei sindaci dei comuni di Brancaleone e Montebello Ionico, territori ricadenti nel dominio della cosca Iamonte. Il motivo di tale interesse era spiegato proprio da Domenico Sapone, quando egli affermava che ogni uomo politico ha il suo appaltatore di fiducia a cui demandare le opere pubbliche, imprenditore a sua volta collegato alla criminalità organizzata.
Etichette: Cronaca, In Calabria
postato da Miguel Cervantes; alle 8:48 PM,