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Montebello, zone interne a rischio spopolamento

Un articolo del giornalista Vincenzo Malacrinò sul Quotidiano della Calabria testimonia la sofferenza dell’entroterra per carenza di progetti di bilancio


L’articolo del giornalista Vincenzo Malacrinò mette in risalto, ancora una volta, l’abbandono dei centri montani del comune di Montebello Jonico.
Caso mai qualcuno (leggi amministratori) si sia dimenticato che l’entroterra deve essere rivitalizzato con opere necessarie al suo sviluppo.
Il giornalista Malacrinò fa un’analisi spietata, ma realistica della situazione dell’entroterra montebellese: “I giovani si sposano e scappano. Gli anziani sono soli. I bambini, quei pochi rimasti, vivono la solitudine”. E si chiede: “Ma è proprio questo il futuro dei paesi definiti importanti dal punto di vista storico-culturale come l’entroterra montebellese?”
Questo è il futuro cui, purtroppo, andiamo incontro, noi montebellesi, ma che non vorremmo mai si avverasse.
Siamo d’accordo con Vincenzo Malacrinò quando afferma che “ciò che serve all’entroterra è un vero e proprio collegamento veloce tale da non lasciare fuori dal mondo la gente facendola sentire lontana dai servizi e dalle opportunità per i propri figli”. Ma qual’è questo collegamento? E’ la famosa “Trasversale grecanica”, che da Reggio-Valanidi arriva fino a Bova Superiore, passando per Fossato, Bagaladi, San Lorenzo, Roccaforte del Greco, Condofuri Superiore. Distanza in linea d’aria tra Valanidi e Bova Superiore, 20 Km.
Questa strada serve ai paesi dell’entroterra dell’area grecanica come il pane serve all’uomo e come l’acqua ai pesci. E’ la base dello sviluppo del’entroterra.
Non serve collegare Fossato con il mare, cioè spendere miliardi per accorciare pochi chilometri.
Qualcuno, invece (genio della politica) aveva pensato ad un progetto faraonico miliardario-speculativo della strada S.Elia – Fossato: un autentico spreco di denaro pubblico a favore di pochi (vedi progettisti), senza vantaggi per nessuno (vedi collettività).
E’ necessario, invece il collegamento tra Montebello e Pentedattilo (con una spesa non proibitiva per le casse della Provincia) e non soltanto per ragioni storiche ed economiche (un tempo i due paesi erano un unico feudo), ma anche e soprattutto culturali, turistiche e viarie (si sfrutterebbe questo collegamento per arrivare a Melito dal nostro comune).
Ma i nostri amministratori, che programmi hanno avuto ed hanno in merito? Mi sa che non ne hanno alcuno. Non hanno programmi, ma aspirazioni (personali). Se infatti, prendiamo l'ultimo consiglio comunale, ci vengono subito i brividi nelle ossa! Il consigliere di maggioranza Antonino Romeo, non ha votato il bilancio comunale, perchè (parole sue) il sindaco Nisi non gli ha dato l’assessorato che aveva promesso. Ma il consigliere ha letto il bilancio comunale? Voi pensate di sì o di no? Il suo bilancio è in rosso, perchè non gli sono arrivate le entrate dell'assessorato. Ecco perchè non lo poteva votare...e non lo ha votato! Se poi nel bilancio sono contenute maggiorazioni di tasse (vedi Irpef e Ici) non è importante... Se nel Bilancio non ci stanno opere da realizzare, chi se ne frega?
Sono di questo stampo i nostri amministratori? E che speranze abbiamo noi cittadini montebellesi, se la materia prima dell’amministrazione della res pubblica è di codesta bassa levatura?
Proseguiamo con il ragionamento di Vincenzo Malacrinò che non fa una piega: “Una storia profonda che affonda nella Disfida di Barletta, arte che ci riporta al Cagini. Cripte antropomorfe lasciate al proprio destino ad ancora conventi ed affreschi di epoche bizantine (e romane, aggiungiamo noi) lasciate al tempo. Ruderi di castelli che cadono a pezzi e storia col vicino Pentadattilo mai valorizzata. Case pittoresche e caratteristiche lasciate a se stesse. Un entroterra spogliato in tutto”.
Eh, si, ha proprio ragione il giornalista! Un comune saccheggiato da chi pensa soltanto di andare ad amministrare per “prendere lo stipendio e sfamarsi”, ignorando perfino le tematiche da affrontare, figuriamoci i provvedimenti da prendere, i progetti da stilare ecc.
Se un consigliere lega il voto di un si o un no al bilancio comunale allo stipendio di un assessorato, cosa potrà mai fare con quell’assessorato, ammesso che lo ottenga? Se non ha in mente l'ubicazione dei nostri ruderi bizantini, i nostri castelli da preservare. Ma come può agire? Se pensa solo ai soldi dello stipendio da prendere?
E non sa della Disfida, dei resti degli uomini primitivi di Prastarà, dello sbarco di Garibaldi…non sa nulla della nostra storia, della storia dei suoi avi, dei luoghi di culto, e archeologici come le Grotte della Lamia, per cui non esistono neanche i cartelli indicatori? Come si può amministrare in queste condizioni di handicap, culturale e mentale?
Ma come si può progettare una biblioteca a Fossato (con i soldi dell’emigrato Mozzino) in contrada Fossatello? Invece del Palazzo Guarna, uno dei siti storici più importanti, ubicato al centro paese, vicino alla chiesa? Accanto al Palazzo Guarna, invece, stanno in bella mostra i contenitori dell’immondizia, senza che nessun amministratore abbia il pudore di vergognarsi per questo ennesimo sciacallaggio storico-culturale.
I nostri consiglieri dovranno essere gente di cultura, (che magari danno lo stipendio in beneficenza), e che hanno l’amore per il proprio territorio e voglia di fare, e non politicanti e lanzichenecchi di turno, messi in lista perché hanno una parentela lunga (come la loro ignoranza).
Come dice l’acuto giornalista, amministratori incapaci hanno cancellato il nostro senso di appartenenza ed il senso dei nostri luoghi. Basti pensare che nessun caduto montebellese per la Patria (durante le due guerre mondiali) e per la libertà (Resistenza) ha un nome su una via o una piazza, e neanche su un pezzo di marmo.
Questi giovani (che ormai sono pochi, come afferma l’articolista nel pezzo) che messaggio e insegnamento hanno ricevuto e ricevono? E da chi, poi? Chi ha gestito la cosa pubblica nel nostro comune, che cosa ha potuto insegnare? Nulla di nulla, come dice Malacrinò: si sta costruendo “la strada del niente”. E ferraglie arrugginite, come le Ogr, la Liquichimica, e promesse, e ancora promesse (non mantenute, naturalmente).
Montebello non ha niente da invidiare a Taormina e alle zone turistiche di primordine, su questo siamo d’accordo con il giornalista. Montebello può svilupparsi, ne siamo sicuri, ma deve essere recuperata, scrive Malacrinò.
E conclude: “Tutto questo può apparire come un sogno, ma va detto che lo stesso si potrebbe realizzare solo con l’impegno di chi ritiene che i sogni rappresentano un motore della vita”.
Certo, ma anche (e soprattutto) lo stesso (il sogno) si potrebbe realizzare se Montebello avrà degli amministratori capaci e non personaggi insignificanti che rappresentano solo i bisogni di se stessi nei loro scopi egoistici, rimanendo avulsi dai problemi dei cittadini e dai luoghi in cui vivono.

Nelle foto il degrado in cui è abbandonata la piazzetta antistante Palazzo Guarna (Fossato Ionico)

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postato da Miguel Cervantes; alle 1:17 AM,

3 Comments:

At 12:07 AM, Blogger Tisbe said...

un quadro desolante

 
At 9:07 PM, Anonymous Anonimo said...

Definire "genio della politica" chi ha tentato di dare una mano x fare uscire dall'isolamento un paese i cui cittadini devono percorrere parecchi kilometri (una quindicina) per arrivare a Melito, definire "genio della politica" chi ha tentato di destinare a questa terra ,fino a quel momento dimenticata, un'ingente somma di denaro, definire "un autentico spreco di denaro pubblico a favore di pochi" un'opera ke avrebbe ridotto il tempo di viaggio da Fossato a Melito da BEN 30 MINUTI A 10 MINUTI, definire "un'opera senza vantaggi per nessuno" una strada che collegherebbe 1500 CITTADINI dell'entroterra ,E NON BESTIE, ad una citta come Melito nel più breve tempo possibile...

...MI SEMBRA TROPPPO SUPERFICIALE... O MI SBAGLIO????



p.s. Avrei voluto tanto vedere i frutti del lavoro dei politici del nostro territorio che sono riusciti ad arrivare in un lonano passato a rappresentare un comune come il nostro in istituzioni come Provincia e regione, MA PUTROPPO NON LI POTRO' MAI VEDERE PERCHE' PER VEDERE I FRUTTI E' NECESSARIO PRIMA SEMINARE,IRRIGARE,MA SOPRATTUTTO "VOLERE BENE ALLA PIANTA STESSA"...

 
At 9:44 PM, Blogger Bernardino F.L. Cardenas said...

Carissimo Anonimo,
definire "genio della politica" chi ha tentato di migliorare la situazione di Fossato può essere stato esagerato, ma sono completamente d'accordo con Miguel sul fatto che il futuro di Fossato non sta nel collegamento con Melito, ma nel collegamento con Reggio tramite la trasversale grecanica. Per il resto sono totalmente convengo con te quando dici che per poter raccogliere i frutti occorre prima seminare, poi irrigare, ma soprattutto voler bene alla pianta. E i politici che fin'ora hanno rappresentato Fossato e i Fossatesi, hanno dispensato pochissimo bene se oggi il nostro amato paese versa in queste condizioni.

Sperando che la nostra conversazione possa continuare ti saluto con stima.

 

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