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Ancora un "parente giornalista"

Una riflessione, molto interessante, di Mara Dona:

Su "Il Quotidiano della Calabria" di martedì 12 giugno si legge: "Scuole a Saline una mostra per chiudere l'anno". So già chi ha scritto l'articolo, ma per avere la conferma lascio scivolare lo sguardo sulla firma in calce. Vedo il nome che mi aspettavo. Ritorno alla lettura e, fra elogi per "le realizzazioni effettuate a coronamento di un anno di attività extrascolastiche ben riuscite", inaugurazioni, partecipazione dei genitori degli alunni e complimenti vari, leggo: " I ragazzi si sono dati da fare e la qualità del loro lavoro lo dimostra. Alcuni degli oggetti, realizzati con materiali messi a disposizione dall'Istituto stesso, sono stati ceduti ai visitatori in cambio di un'offerta libera che andrà alla scuola e che, naturalmente, sarà reimpiegata per finanziare altre attività extrascolastiche come questa." La notizia è di grande rilievo e, come tale, per non modificare le usanze acquisite a Montebello, viene data con grande enfasi. Quando si tratta di complimentarsi con chi in un modo o nell'altro, gestisce la pubblica amministrazione ecco che, come da copione, spuntano i parenti giornalisti (in questo il figlio della persona di fiducia e funzionale braccio destro della Dirigente Scolastica) i quali, per caso, sentono e vedono solo le grandi imprese dei loro congiunti, come ad esempio la mostra realizzata nell'atrio dell'illustre edificio di Saline dove, ignorando volutamente che "niente" e "nussuno" garantisce sull'incolumità, sulla sicurezza dei nostri ragazzi e dei docenti, gli alunni sono stati trasferiti in gran fretta (all'inizio dell'anno) pur di avere l'opportunità di allestire mostre, "Orchestrare orchestre", organizzare saggi musicali ed attività di decoupage e, perché no, dare l'opportunità ai giornalisti parenti di scrivere begli articoli pieni di salamelecchi. Dovessi creare uno spot pubblicitario per l'Istituto, userei il ritornello di una simpaticissima canzone: famiglia, famiglia che bella famiglia chi entra, chi esce, chi posa e chi piglia!!" All'autore dell'articolo, se mi legge, voglio dare un consiglio. Rifletti su ciò che dico. Se ci tieni a scrivere, se scrivere ti rende felice, non perderti in queste "sbavature", guardati attorno, cerca la realtà del quotidiano, della vita e sii più critico, più reale, più consapevole. Guarda in alto, ma non lasciarti incantare da quelle che pur sembrando luci di stelle alla fine sono solo lucciole. Fai spaziare il tuo sguardo sulle persone, sui fatti, su tutto ciò che ha come finalità il rispetto e la conoscenza e che trova il suo fondamento nella legalità delle azioni compiute. Di lato al tuo articolo c'è un altro: "Il sistema creditizio nei programmi scolastici". Se hai letto l'articolo si parla di "inserire nei programmi di insegnamento scolastico (ed alcuni sindaci promettono di farsi promotori) nozioni di economia bancaria fin dalle scuole primarie, a cominciare dalle classi elementari, in modo da preparare i bambini ad affrontare più coscientemente delle situazioni con cui quasi certamente si imbatteranno una volta adulti". Il Sindaco Iaria (Melito) definisce l'idea "innovativa quanto necessaria", il Sindaco Curatola (Bagaladi) la definisce "ottimo strumento di conoscenza di un mondo che appare complicato anche a noi adulti", il Sindaco Nisi (Montebello) non la definisce affatto, ha altro per la testa!
Ben vengano queste innovazioni, siamo nell'era della tecnologia! Il decoupage ed i concerti, pur se utili e piacevoli, hanno già il loro spazio dedicato nell'orario scolastico e, per quei pochi o molti che per predisposizione naturale vanno verso l'arte, ricordiamo che esistono i Conservatori e gli Istituti d'Arte che, sicuramente, si preoccuperanno di affinare e far valere il loro talento. Nè la musica, nè il decoupage, con tutta la loro dignità, infatti sono attività extracurricolari indispensabili. Non vedo come, un'Istituto sprovvisto di palestre e di biblioteche, con poche aule computer, e in molti casi prive di collegamento a internet, un Istituto a cui mancano i più elementari requisiti necessari per fare buona didattica possa farsi un vanto per aver realizzato una mostra di decoupage. La scuola deve preparare gli alunni ad essere cittadini del mondo nel mondo, è questo che la società si aspetta da essa e da chi è delegato alla sua gestione quindi, cerchiamo di aprire gli occhi e salvare il salvabile. (poco ormai!)

Mara Dona

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postato da Vladimir Ilic Uianov; alle 3:34 PM,

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