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Mara Dona solidale col Consigliere Romeo

Pubblicata qui di seguito una mail, fattaci pervenire del pungente Mara Dona, contenente alcune riflessioni che lo stesso ha ritenuto opportuno rendere di dominio pubblico.

Leggendo "Il Quotidiano della Calabria" di venerdì 1 giugno 2007 il mio sguardo cade su "La replica - In Consiglio poca democrazia" a firma Nino Romeo Consigliere comunale di Montebello Jonico. Nel fare i miei complimenti al Consigliere Romeo e nell'incitarlo a percorrere, senza ripensamenti, la strada intrapresa conservando il suo "abito bianco", vorrei rafforzare alcune verità sostenute dallo stesso consigliere. In Consiglio poca democrazia! E fuori dal Consiglio? Poco manca che non ci si ritrovi col coprifuoco! Si vuole far passare per democrazia una dittatura in piena regola. Altro che "rispetto di linea politica e partitica di tutti e di ciascuno", altro che "dialogo civile e democrazia nonché confronto delle idee e spazio per tutti". Mi viene in mente un grande letterato che nella sua opera recitava: "... la maggior parte della gente non capisce, crede che il potere di una nazione sia quello politico. La politica è solo la facciata, la maschera teatrale per giocare alle democrazie o ai governi dittatoriali". Nisi non appartiene alla maggior parte della gente Lui è tutt'altra pasta, ormai ha indossato la sua bella maschera teatrale e continua a condurre il gioco delle democrazie o meglio dei governi dittatoriali. Così è quando, sulla "Gazzetta del Sud" nelle dichiarazioni rilasciate al giornalista (e parente) Natalino Licordari, dice che essendo molto democratico discuterà in consiglio per il senso unico che ha isolato la via Nazionale di Saline paralizzando turismo e commercio locale, salvo poi aggiungere che sarà apportata qualche lieve modifica perché quel senso unico (da lui ritenuto comodo) c'è e resta. La democrazia quindi esiste solo per chi condivide l'operato del Sindaco, o pur non condividendolo continua a recitare: "Scusati Maestà. Cusì vuliti e cusì sarà". Ed è forse quello che ormai da tempo stanno recitando gli assessori in giunta per evitare che il loro padre-padrone elimini la paghetta. Si legge che le promesse, fatte a suo tempo dal Sindaco non sono state mantenute. Il Consigliere Romeo è stato un po' ingenuo a credere a quelle promesse, poichè il Sindaco ha spesso sostenuto pubblicamente che non tutte le promesse fatte possono essere mantenute, dimenticando che la morale impone che è bene non promettere se non si è certi di poter adempiere alle promesse. Si consoli Romeo! Nel comune non si è raggiunto quel perfetto equilibrio politico ma, molto facilmente, si sarà raggiunto il perfetto equilibrio alla prima moltiplicazione e divisione dei pani e dei pesci (leggi degli incarichi e delle poltrone) che ha portato all'accondiscendenza totale ed incondizionata degli assessori in carica. A Romeo che vuole conoscere il criterio della distribuzione delle cariche devo dire che "il criterio" comporta l'accettazione delle regole e, purtroppo, il Sindaco Nisi odia gli schemi e le regole, motivo per cui criteri non ce ne sono. Per quanto riguarda "il dialogo in giunta (solo per pochi)" mi dissocio dal pensiero del Consigliere; il dialogo non esiste nemmeno in giunta poiché, sarà per un vizio di forma o - più sicuramente - per un vizio di squadra, ma anche in questa assise è severamente proibito partecipare liberamente, con i propri cervelli, all'impegno di responsabilità collettive, poiché i cervelli privi di allenamento potrebbero andare in cortocircuito e in giunta verrebbero a mancare gli "omini" del si a qualsiasi condizione. Qualunque sia il motivo che abbia portato il Consigliere Romeo a dissociarsi dalla maggioranza (anche il mancato incarico in giunta), va a lui la mia incondizionata approvazione assieme a quella di tanti altri cittadini stanchi di queste continue farse. L'Assessore Zaccuri parla bene. Finchè la ruota gira come sta girando, che motivo ha di lamentarsi? Ma è sicuro che nel caso il vento dovesse cambiare farebbe le stesse affermazioni? Potrei continuare all'infinito, ma concludo con una frase del Consigliere:

"Che tristezza per circa 7500 cittadini!"

Mara Dona

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 12:23 AM,

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