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Chi l’ha vista scorrere?

La popolazione di Fossato Ionico per giorni senza acqua

Tutti in cerca di acqua, ma non siamo nel deserto del Sahara, bensì a Fossato Ionico, nei giorni precedenti e successivi al Ferragosto. Problemi di pompa del pozzo idrico che serve il paese, si dice. Già… un evento straordinario, il guasto di una pompa. E che cosa si può fare di fronte ad un evento straordinario? Nessuno può prevedere un evento straordinario. Il fatto però è che il guasto della pompa avviene costantemente da molti anni a questa parte, senza che si cerchi di porre fine alla causa del problema, ma si continua ad intervenire soltanto sugli effetti. L’inefficienza delle amministrazioni comunali (che non hanno la volontà se non la capacità di intervenire) è palese, se guardiamo alla realtà dei fatti. Le montagne che circondano il paese di Fossato sono ricche di acqua purissima, ma questo elemento primario manca per giorni e giorni ogni anno nelle case dei cittadini che pagano le bollette per intero. Basta questo dato a condannare senza appello gli amministratori che si sono succeduti a Palazzo Piromallo, il Palazzo del comune di Montebello, negli anni. Il problema idrico è diventato un problema che sembra quello di un pozzo… senza fine! O se preferite… senz’acqua! Da molti anni si verificano delle incongruenze che bisogna eliminare, per venire a capo del problema, ma ogni nostro amministratore della cosa pubblica si lava le mani come Ponzio Pilato fece con Gesù.
1. Il pozzo del paese di Fossato si trova a valle e non a monte di esso, da far diventare l’acqua non potabile, in quanto il terreno subisce tutte le infiltrazioni possibili ed immaginabili, come le scorie dei frantoi, per fare un esempio.
2. Alcune zone del paese sono servite da una condotta idrica ormai obsoleta.
3. Il serbatoio idrico non è custodito come si dovrebbe (chiunque può aprire e immettere sostanze nocive) e la manutenzione della condotta lascia a desiderare.
4. A detta di qualche amministratore comunale, sono presenti molti allacci abusivi nelle condotte idriche comunali, senza però che nessuno intervenga per ristabilire la legalità.
5. L’acqua, in molti casi, è di proprietà di privati cittadini, per cui si ha il paradosso che il comune (ente pubblico) invia la bolletta di pagamento a chi (cittadino privato) ha la proprietà di minuti o di ore d’acqua che fornisce al serbatoio comunale.
6. Sono stati costruiti negli ultimi anni ben 3 pozzi idrici a monte del paese, con tanto di condotta, senza però che pompino acqua sufficiente: una speculazione in piena regola. Ma chi ha il coraggio di denunciare gli amministratori comunali che hanno permesso la costruzione di questi pozzi fantasma ed il tecnico che avrebbe dovuto garantire una certa quantità di acqua al minuto?
Come si desume da questi 6 punti, che non sono favole ma fatti reali, il problema idrico di Fossato, ma anche nel resto del comune di Montebello, se allarghiamo l’orizzonte, ha molte pecche che vengono da lontano, e che ogni amministrazione aggrava con il suo comportamento omissivo, invece di impegnarsi per portare a soluzione il problema. E puntualmente il problema esplode, causando disagi costanti ai cittadini. Giorno 17 agosto, in particolare, si è avuta una forma di protesta davanti alla delegazione municipale di Fossato Ionico, con gli amministratori comunali ed i membri dell’ufficio tecnico presenti. La rabbia della gente è giunta al culmine. Molti turisti presenti hanno perso la pazienza e ha fatto un certo effetto notare il via vai delle persone che giungevano nella fontana situata in piazza Municipio (unica fornita di acqua che arriva da contrada Sauccio) per bere, riempire recipienti d’acqua e lavare effetti personali. Un disagio che ha lasciato le persone amareggiate. Una in particolare, della contrada Iovani, ha affermato con tristezza, mentre si riempiva il suo bidoncino di plastica nella fontana citata: “è la prima volta che debbo prendere l’acqua fuori da casa! Non mi era mai mancata fino ad ora. E’ una vergogna!” E con questa parola, VERGOGNA, ci sembra appropriato concludere questo articolo.

Nelle foto: un turista intento intento a far provvista d'acqua all'unica fontana funzionante del paese; l'autobotte della protezione civile (Rangers International Italia) che ha distribuito acqua alle famiglie con degenti e anziani a carico.

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postato da Miguel Cervantes; alle 12:25 AM,

1 Comments:

At 7:17 PM, Anonymous Anonimo said...

Una volta c'era il signor Manti, che denunciava con vari comizzi pubblici le malefatte dei cattivi amministratori, e come dice un vecchio proverbio "paura guarda vigna e non sipala" è l'acqua calava... Oggi non sono sufficenti le lamentele degli utenti, forse occorrerebbero..."cugna e mazzetta" e l'acqua ci sarebbe.

 

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