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1° Raduno mondiale dei Fossatesi nel Mondo, 9-10-11-12 agosto 2007

La visita alle Grotte della Lamia, un luogo unico nel panorama naturalistico di Montebello

12 agosto 2007, ore 7.30: l’appuntamento per la partenza è fissato in Piazza Municipio. Da qui si parte in macchina per la pineta di Lungia, da dove, a piedi inizia l’escursione vera e propria. C’è chi non si presenta in piazza, ma si incammina direttamente in auto verso la pineta per incominciare ad assaporare l’aria di montagna. L’ora mattutina non fa desistere la gente dall’iniziare questa nuova avventura. Infatti anche chi è andato a letto tardi (e sono quasi tutti i presenti) con qualche sbadiglio è presente all’appello. Sono circa le ore 8 quando il gruppo parte, destinazione Lungia. Le persone sono ansiose di scoprire un lembo di paradiso della natura. Arrivati alla pineta, si procede a controllare che negli zaini non manchi nulla: acqua, viveri, macchina fotografica. Dalla pineta di Lungia si parte a piedi che sono già le ore 9. Non hanno voluto mancare all’escursione neanche i suonatori di grancassa, tamburo e piatti. E non è facile suonare mentre si sale per fare un’escursione a più di 600 metri di altitudine. Il tracciato è stato predisposto dall’architetto Salvatore Cuzzucoli e dalla guida Sig. Bruno Tripodi, che hanno segnato il percorso, sia per il viaggio di andata che per quello di ritorno. I due soci dell’associazione “ I Fossatesi nel Mondo” hanno svolto nel migliore dei modi il proprio incarico. Durante il percorso, tra panorami mozzafiato, alberi e piante di ogni tipo, la gente approfitta per fare uno spuntino o per dissetarsi. Non mancano le riprese con videocamera e le fotografie. Sono state previste delle brevi soste che vengono sfruttate da tanti per far riposare le gambe e da alcuni per ballare la tarantella. Dopo qualche ora di cammino si arriva in prossimità delle Grotte e c’è molta curiosità per chi, per la prima volta, arriva fin quassù. Finalmente ci siamo! L’ultima parte del tragitto, qualche centinaio di metri, è in discesa. E si arriva all’entrata. Gli escursionisti rimangono affascinati. Bruno, la guida, organizza l’entrata a gruppi di 5 persone alla volta. Ognuno è impaziente di incunearsi tra le stalattiti dell’interno che alle estremità, gocciolano di acqua pura, per scoprire un mondo di milioni di anni fa. A turno, tutti entrano accompagnati dalla guida che fa luce con la lampada e dà le opportune istruzioni. Chi esce dopo aver visitato le Grotte, ha parole di ammirazione e frasi ad effetto. Riportiamo, una fra le tante: quella del prof. Luigi Sclapari che all’uscita ha esclamato soddisfatto: “Un paradiso!” Quando tutti hanno terminato le visite, si procede ad un ristoro sull’erba vicino all’entrata della spelonca. Poi, si prende la via del ritorno. Tutti sono soddisfatti e hanno qualcosa da dire sul perché questa meraviglia della natura non è stata pubblicizzata e sfruttata a fini turistici, essendo per molti ancora sconosciuta. E così l’associazione “ I Fossatesi nel Mondo” riceve parole di apprezzamento delle circa 100 persone che hanno goduto di questa mezza giornata da favola, per aver inserito in programma la valorizzazione dei nostri luoghi di grande interesse.

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postato da Miguel Cervantes; alle 10:20 PM,

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