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Emergenza 'ndrangheta: le proposte di Loiero

Vuoti in posti chiave e delicati e non solo tra i vertici della magistratura, e carenze oggettive di uomini e mezzi nel contrasto sul territorio alla criminalità organizzata. In un lungo elenco fatto avere al presidente del Consiglio Romano Prodi, in vista della riunione del Tavolo istituzionale sulla Calabria che sarà presieduto dallo stesso premier, presenti anche i ministri Giuliano Amato e Clemente Mastella, il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, ha fatto le richieste "minime" per potere affrontare l'emergenza 'ndrangheta con gli strumenti giusti. Ecco le richieste avanzate da Loiero al Governo:

Prevenzione e repressione dei reati - Amministrazione della giustizia
  1. Totale copertura degli organici di magistratura e il loro adeguamento al carico di lavoro attuale, essendo stati “disegnati” per le necessità degli anni Venti.
  2. Nomina urgente del procuratore generale di Catanzaro, del procuratore della Repubblica di Reggio Calabra, del procuratore della Repubblica di Cosenza,del Presidente della sezione Gip distrettuale di Catanzaro, del presidente della sezione penale della Corte d’Appello di Catanzaro, del presidente del Tribunale di Lamezia Terme,del terzo procuratore aggiunto della DDA di Reggio Calabria.
  3. Misure per evitare che, per effetto della procedura di trasferimento in atto che riguarda 400 magistrati nel Paese e altri motivi, ben presto molti uffici si svuotino e occorra attendere il 2009-2010, per il blocco dei concorsi e le mancate assunzioni, affinché entrino in servizio giovani magistrati.
  4. Misure straordinarie volte alla massima accelerazione dell’arretrato giudiziario, mediante applicazione stabile di magistrati provenienti da altri Distretti.
  5. Previsione che il periodo di permanenza obbligatoria dei magistrati sia effettivo, cioè depurato dai periodi di assenza per motivi diversi dalle ferie annuali.
  6. Previsione che, salvo casi eccezionali, il trasferimento diventi esecutivo solo previo rimpiazzo del magistrato trasferito.
  7. Aumento delle risorse per gli straordinari del personale e per le spese vive (benzina, manutenzione dei veicoli e attrezzature…).
  8. Copertura degli organici del personale ausiliare giudiziario e delle Forze dell’ordine.
  9. Istituzione di posti di polizia nei centri a maggior rischio, che ne siano sprovvisti.
  10. Tangibile valorizzazione, per il personale delle Forze dell’ordine, del servizio in zone a rischio, ai fini della progressione in carriera.
Normativa penale e processuale

  1. Riforma della legislatura sulla destinazione dei beni confiscati, ai fini dell’accelerazione della loro messa a disposizione a scopi sociali o produttivi: prevedere, ad esempio, che, decorso un certo tempo senza che ciò sia avvenuto, l’immobile sia abbattuto, anche se occupato, attraverso il Genio militare.
  2. Potenziamento della normativa antiriciclaggio: il denaro “sporco” va “inseguito” e confiscato là dove esso viene utilizzato, cioè nelle aree ricche del Nord Italia e del Nord Europa.
  3. Abrogazione del patteggiamento in appello per i reati di mafia e contro la pubblica amministrazione.
  4. Approvazione da parte del Parlamento del cosiddetto “Disegno di Legge Lazzati” che impedirebbe di effettuare propaganda elettorale a tutti coloro che sono sottoposti a misure di sorveglianza speciale.
  5. Valutazione della necessità di utilizzare l’esercito esclusivamente a tutela di aree sensibili.
  6. Inasprimento delle pene per gli incendiari, la previsione del reato di “porto ingiustificato di materiale incendiario”, la videosorveglianza e la sorveglianza satellitare o elettronica delle aree più esposte.
Sistema delle Opere pubbliche
  1. Istituzione di una task-force stabile in grado di monitorare i subappalti in loco.
  2. Introduzione di stringenti requisiti morali per i professionisti privati che svoilgono attività in materia di OO.PP. (progettisti, collaudatori, direttori lavori) prevedendo assenza di condanne, rinvii a giudizio per fatti gravi e sanzioni disciplinari.
Sistema economico
  1. Rimozione degli ostacoli al credito per le imprese.
  2. Messa a fuoco di sistemi per individuare le imprese mafiose, che non siano il semplice certificato antimafia, almeno com’è oggi concepito.
Comunicato stampa Regione Calabria

Nella foto il Presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero

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postato da Vladimir Ilic Uianov; alle 3:24 PM,

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