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Parco marino della Laura C. Ecco la proposta di Legambiente per Saline

Altro che centrali a carbone

Per il turismo tanto invocato e la valorizzazione ambientale tanto declamata, la costituzione di parchi marini e aree protette può essere una grande occasione, anche perché per il turista subacqueo la nostra regione può rappresentare una vera scoperta. Oltre che, infatti, “terra delle grandi sorprese”, per riprendere la definizione del noto “archeologo del piccone” Orsi, essa è senza dubbio anche “mare dalle grandi sorprese” Un vero paradiso sommerso che presenta grandi “vantaggi competitivi” rispetto alle mete tradizionali dei sub ( Mar Rosso e Maldive): si trova in Italia, quindi è una meta facilmente raggiungibile e relativamente economica; inoltre presenta una varietà di richiami unici (dallo Ionio al Tirreno e allo Stretto), si integra perfettamente con altre forme di turismo che la Calabria, a partire da quello culturale. Il parco Laura C potrebbe “fare sistema” con la città di Reggio Calabria ma anche con il Parco nazionale d’Aspromonte, la Costa Viola e quanto di meglio la provincia offre. Potrebbe inserirsi anche nel “sistema di oasi naturalistiche all’interno dei relitti” ,progetto avviato qualche anno addietro dalla Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria.
La gestione dell’area protetta e la regolamentazione del flusso turistico dovrà essere obbligatoriamente affidata a specialisti del settore, dando così impulso a professionalità che già oggi in loco ci sono e potrebbero essere incrementate.
La prima iniziativa utile in direzione della costituzione dell’Oasi marina protetta dovrebbe essere la bonifica delle strutture del relitto, con la rimozione dei molteplici residui di reti e cime impigliate. A seguire si dovrà provvedere ad una azione mirata di ripopolamento di specie betoniche, pelagiche e di altre scelte per la colonizzazione delle strutture del relitto.Infine va serenamente ripresa l’idea di una bonifica integrale della stiva di poppa della Laura C, eliminando definitivamente quell’inquietante presenza (tritolo) che, cementificato o no,rappresenta una macchia ed una remora.
Va rimarcato come, in conseguenza dell’ultima ordinanza della Capitaneria che ha posto un divieto rigido, nella zona si è registrata una notevole diminuzione della presenza di subacquei, che in tempi passati effettuavano molte immersioni sul relitto.

Comunicato stampa Legambiente Calabria

Nelle immagini il relitto della Laura C affondato nelle acque antistanti Saline Joniche

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 1:51 AM,

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