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Tavula vecchia e tavula nova il ladro d'acqua non si trova

I nostri amministratori, e questa volta mi riferisco a quelli locali, (IGT) non si smentiscono mai. Forti della loro innata autostima, fiduciosi nelle loro qualità "sovrannaturali", si sentono sempre più sicuri di se. A Fossato manca l'acqua per circa un mese, bisogna risolvere il problema, ma la causa della carenza idrica non si trova. La cosa a cui tutti avrebbero pensato è un guasto alle tubature e, infatti tutti i cittadini erano convinti che il problema fosse quello, ma loro, i nostri amministratori, no! Per loro la normalità non esiste, loro sono al di sopra delle normali leggi della fisica, sono "super", quindi conducono l'azione amministrativa come fosse un processo aleatorio, giocando "a tavula vecchia e tavula nova" escludono i guasti, viaggiano col pensiero e cominciano la "Madre di tutte le battaglie" per dare la caccia al "ladro" che si annida fra la popolazione e che magari ruba l'acqua proprio per fare dispetto a loro. Iniziano le ispezioni per le campagne del paese e, in un clima da caccia alle streghe, si cerca il farabutto che utilizza l'acqua comunale per fare del proprio giardino una risaia. Tutte le zone coltivate del paese vengono viste come covi di "briganti idrici" e si sprecano soldi del pubblico erario per improponibili interventi d'urgenza. Ma gli sforzi "immani" dei nostri amministratori, improvvisatisi 007 comunali, non vengono ripagati. Dopo giorni di estenuanti blitz non salta fuori nessun predone, non viene trovata nessuna risaia, nessun allevamento di pesci rossi abusivo, in compenso, proprio nel posto dove nessun aveva voluto cercare, dal sottosuolo, sgorga un impetuoso ed inarrestabile fiume sotterraneo che, come tutti i cittadini sostenevano, origina da una perdita della condotta idrica. "Triste" epilogo, quindi, per la più grande e massiccia "caccia all'uomo" mai condotta in quel di Fossato! E ancora più triste è vedere che all'inaspettata scoperta, i nostri amministratori, pur di non chiedere scusa e riconoscere i loro errori, come d'abitudine si sono dati alla "latitanza" defilandosi da quella piazza da dove, nei giorni dell'inquisizione idrica, orgogliosi del loro operare e forti delle loro presunte ragioni scagliavano pesanti anatemi.

Nella foto l'autobotte della protezione civile (Rangers International Italia) che, durante il periodo della crisi idrica fossatese, ha distribuito acqua alle famiglie con degenti e anziani a carico.

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 2:24 PM,

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