Carmelo Giuseppe Nucera, membro della Direzione Nazionale dello SDI, ha scritto al Dott. Giustino Ranieri, commissario dell'ASL, per chiedere la riapertura dlla Guardia Medica di Bova.«Già nel corso della esperienza Amministrativa che mi vide Sindaco di Bova, negli anni 90/95, - scrive Nucera - registrammo attacchi al presidio di assistenza sanitaria nel Comune di Bova che prontamente respingemmo. Non fu così per le Amministrazioni che si sono succedute, tanto che oggi , al Comune di Bova non è più garantita la “postazione di Guardia Medica”. Addirittura da qualche tempo è stato soppresso il servizio di reperibilità che almeno nelle giornate festive e nelle ore notturne garantiva l’assistenza sanitaria». Nel comunicato diffuso dall'ex Sindaco si legge: « Il Piano Sanitario della Regione Calabria, approvato dalla Giunta Regionale e fermo in Consiglio Regionale contiene la previsione di una Guardia Medica ogni 3500 abitanti, cioè si tiene conto soltanto del parametro della popolazione residente. Non riusciamo a capacitarci come si fa ad ottimizzare le risorse abolendo servizi o negando continuità assistenziale,il che significa negare il diritto alla salute sancito dalla Carta Costituzionali di cui quest’anno celebriamo proprio il “sessantesimo”. E’ indubbio che a Bova vi è una vergognosa situazione sanitaria in cui manca la guardia medica, il medico di famiglia,la medicina specialistica; il diritto alla salute è fortemente limitatoe i costi per la sanità delle famiglie sono notevolmente aumentati. La scelta operata per lasciare senza Guardia Medica Bova è una scelta iniqua». Non si fermano qui le contestazioni mosse da Nucera che continua: « E’ necessario che le Autorità ad ogni livello, Commissario Azienda, Conferenza dei Sindaci, Consiglio Regionale, Forze Sociali e Politiche ecc compiano un sforzo di comprensione e modifichino la iniquità compiuta sia per Bova che per le altre situazioni analoghe. Non si può perseverare nella cieca politica di desertificazione delle “Aree Interne”. A queste zone vengono sottratti e negati bisogni primari, vengono negati diritti a cominciare dai diritti previsti nella “Carta del Malato”. Noi Socialisti, della Sezione di Bova, sentiamo il dovere di difendere tali Zone dalla miopia di quanti hanno operato per creare questa situazione, al fine di garantire l’assistenza sociosanitaria a Bova e nell’aree di montagna e sollecitiamo il Suo intervento per garantire nel Comune di Bova un presidio sanitario capace di fronteggiare le emergenze, data anche la età media elevata della popolazione residente e la presenza di numerosi ospiti che incominciano ad utilizzare le strutture turistiche,(Ospitalità diffusa,Agriturismo e B&B).E’ noto infatti che Bova è la “Capitale Culturale dei Greci di Calabria” con tutela legislativa nelle Leggi 482/99 e LR N° 15/2003. A queste considerazioni va aggiunto che la salute è un valore primario e che ai bovesi ed ai cittadini della montagna deve essere garantito con le stesse opportunità sanitarie di cui godono gli abitanti della marina. Sicuro del Suo fattivo impegno e della Sua disponibilità per trovare la soluzione del vitale problema, rimango in attesa di cortese riscontro ed invio distinti saluti».
Nella foto l'ex Sindaco di Bova e membro della direzione nazionale dello SDI, Carmelo Giuseppe Nucera.Etichette: Cronaca, In Calabria, Politica
postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 6:17 PM,
0 Comments:
<< Home