Appello ai meridionali onesti e di buona condotta
mercoledì 28 maggio 2008
Riceviamo e pubblichiamo dal Sig. Domenico Principato
Riflessioni per il destino di un popolo:

Cito alcune frasi di alcuni artefici del risorgimento: "l'Italia è un carciofo del quale i Savoia mangeranno una foglia alla volta"; Queste perle di filantropico sentimento sono di Vittorio Emanuele e del cattolicissimo Massimo d'Azeglio. Teorici entrambi del sentimento di unità nazionale che vi era all'epoca. Eppure i meridionali mandati in prima linea durante la prima guerra mondiale come carne da macello erano sì uomini validi, come validi erano quelli del battaglione Catanzaro tutti fucilati per ribellione dopo che un tale soprannominato RAPAGNETTA ovvero il vate D'Annunzio tenne per loro un discorso pieno di ira per il loro ammutinamento prima che la morte cogliesse loro sul patibolo. Eppure, siamo Italiani, ma prima di esserlo siamo meridionali e meritiamo il rispetto e la dedizione della repubblica per aver servito fedelmente la patria da onesti cittadini. Eppure siamo emigranti eterni viaggiatori con la pena nel cuore eppure siamo gente romantica e ironica nel medesimo istante. Eppure siamo stati scippati da quelli che chiamano la politica Toscopadana, quella visione intellettualpolitica che vede ai danni dei meridionali una specie di colonizzazione efferata per mano dei nostri compatrioti del nord. Mi chiedo che fine hanno fatto i soldi del banco di napoli del 1860, mi chiedo le industrie presenti in calabria e i filatoi che erano culla del commercio dell'epoca, mi chiedo dove sia l'equa tassazione e che cosa si fa per i nostri popoli. Mi chiedo dello scippo del quinto centro siderurgico e della rivolta di reggio come rivolta di popolo e non politica come viene spesso intesa.
Mi chiedo anche perché non si parla mai della pulizia etnica a danno dei meridionali avvenuta durante il risorgimento, mi chiedo il perché vi sia ancora il segreto negli archivi dello stato per quanto concerne tale argomento, mi chiedo del carcere di Fenestrelle dove morirono torturati molti briganti che altro non erano che difensori e partigiani della libertà del popolo nostro. Mi chiedo perché le truppe piemontesi si facevano fotografare con il corpo tumefatto dei meridionali uccisi, mi chiedo dell'eccidio di Bronte. Mi chiedo perché Bruno Vespa fa una puntata su Garibaldi e le verità storiche le dice solo Castelli, e non un meridionale come si confarrebbe al caso.
Etichette: In Italia
postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 9:09 AM,
2 Comments:
- At 9:28 PM, said...
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Sig. Principato mi complimento con lei sia per la chiarezza che delle sue parole che per il coraggio che ha avuto nell'esprimere il proprio pensiero e o nel portare a conoscenza dei fossatesi, qual è la vera realtà storica. Una realtà storica che non troviamo scritta in nessun libro forse perchè anche sui libri di storia gli autori scrivono ciò che più conviene? O forse perchè anche alcuni di loro ignorano tali vicende? Comunque i suoi compaesani divrebbero prendere esempio da lei ma soprattutto dovrebbero realizzare comprendere meglio la situazione in cui vivono e "combattere" per evitare di subire le ennesime ingiustizie..è arrivato il momento di non avere più paura dei più forti e di combattere per la giusatizia, l'uguaglianza e la libertà!
- At 6:52 PM, said...
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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA HA DETTO CHE IL NORD DOVREBBE STARE ATTENTO A NN MANDARE RESIDUI TOSSICI AL SUD! DA QUESTO MOMENTO POSSIAMO DIRE CHE NOI DEL BLOG OVVERO IO NELLA MIA PERSONA L'AVEVAMO DETTO....NOI MODESTAMENTE L'AVEVAMO FATTO PRESENTE...NEL RINGRAZIARE QUANTI SI SONO PRESTATI A LEGGERE L'ARTICOLO E COMMENTARE PORGO DISTINTI SALUTI ....
principato