Con"Riambientamoci" visitati i siti di S.Anastasio, la Chiesa dell'Annunziata e siti industriali annessi
E' partito il progetto "Riambientamoci" a cura della scuola primaria e secondaria di Fossato Ionico. La scuola, in sinergia con l'associazione del luogo "I Fossatesi nel mondo" ed il "Consorzio di Bonifica" intende portare avanti un progetto di conoscenza dei siti storici e archeologici del comune agli alunni delle scuole fossatesi.
Il progetto, redatto dagli insegnanti Aquilino Domenico, Billari Domenica, Cannizzaro Carmela, Fortugno Domenica, Melo Maria, Stelllittano Carmela (referente) e Riggio Giovanna è iniziato con una visita al sito di S.Anastasio, alla Chiesa dell'Annunziata e ad un antico frantoio per la produzione di olio.
I ruderi della chiesetta bizantina di S.Anastasio, situati a sud del paese, a qualche centinaio di metri dal greto del torrente S.Elia, sono di importanza enorme: infatti contengono ancora ben visibile uno dei più interessanti affreschi dell'arte bizantina in Calabria, come più volte affermato dal professore e storico Domenico Minuto.
Sul sito grava il vincolo della Sovrintendenza ai Beni Culturali, ma nonostante è stato ceduto al comune per mezzo del bel gesto del proprietario Antonino Crea, ex vigile urbano comunale, con la condizione della sua messa in sicurezza e valorizzazione, a tutt'oggi l'amministrazione del sindaco Lori Nisi non è intervenuta, disinteressandosi del tutto, con il rischio che se non si interviene in tempo, l'affresco rimasto della chiesetta dell'XI secolo, rischia di andare perduto definitivamente.
E' stata poi compiuta una visita all'interno della chiesetta dell'Annunziata, cappella di proprietà della famiglia Manti, contenente il quadro della Madonna dell'Annunciazione. Intorno a questa chiesetta ruota un'antica tradizione: infatti il 25 marzo vi si svolgeva l'antica festa e processione dell'Annunziata, che coinvolgeva gli abitanti di Fossato e di Montebello. Parecchie volte, narrano i racconti degli anziani, il sacerdote proveniente da Montebello, ha rischiato di finire inghiottito dalla fiumara in piena, ma alla fine riusciva a raggiungere Fossato per celebrare la messa, protetto dalla Madonna.
Nei pressi i ragazzi delle scuole hanno potuto ammirare antiche abitazioni della gente contadina, e il fabbricato di un vecchio frantoio per la produzione di olio, che ancora contiene all'interno gli attrezzi che usavano molti e molti anni fa i "trappetari" (da "trappito"= frantoio).
E' stata un'esperienza interessantissima per gli studenti, hanno confermato soddisfatti gli insegnanti della scuola e i membri dell'associazione "I Fossatesi nel mondo" dopo l'avvenuta escursione. Così si permette ai giovani di conoscere e valorizzare i siti del passato, affinchè vengano recuperati per il loro sfruttamento futuro.
Prossima visita, venerdì 9 maggio 2008, con escursione alla Pineta di Lungia, al vivaio di Bonifica, ai ruderi della chiesa bizantina di San Giovanni e alle Grotte della Lamia.
(Nella foto ragazzi e insegnanti accanto ai ruderi di S. Anastasio) Etichette: A Montebello Jonico, attualità, Cronaca, In Calabria, Libri - Mostre - Storia - Arte - Poesia - Natura - Tradizioni - Curiosità
postato da Miguel Cervantes; alle 3:23 PM,
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