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Il Comitato delle associazioni dell'Area Grecanica dal Prefetto

Sit-in a Piazza Italia a Reggio Calabria per dire NO al carbone
Il Coordinamento delle associazioni dell'area grecanica ha tenuto un Sit-in a Piazza Italia, di fronte alla Prefettura per ribadire il No secco alla centrale a carbone di Saline.
Sono stati presenti anche il WWF, Legambiente ed altre associazioni del territorio. Molti gli striscioni contro il carbone.
Hanno affermato i rappresentanti del Sit-in: "Abbiamo già dato la centrale a metano a Rizziconi, il rigassificatore a Gioia Tauro ed altre realtà inquinanti sono presenti nella nostra provincia. Ora basta!!! Non si può imporre dall'alto un'opera non accettata dalla popolazione. Non siamo più disposti ad accettare atti di violenza!!!".
I delegati delle associazioni sono stati ricevuti da Francesco Campolo della Prefettura di Reggio Calabria, rappresentante di Sua Eccellenza il Prefetto Musolino.
Campolo si è riservato di presentare al Prefetto le istanze pervenute.
La delegazione era composta da Franco Meduri, Lidia Liotta, Mimmo Romeo, Federico Curatola, Saverio Surace; all'uscita si è rimasta molto soddisfatta dell'incontro.
Tito Solendo del Wwf afferma che il NO alla centrale sarà portato su tutti i tavoli.
Franco Meduri di Nemesis ha detto che non si può andare contro le decisioni del popolo e che i cittadini hanno ormai deciso.
Mimmo Romeo della Pro loco è convinto che al NO alla centrale va proposta l'alternativa necessaria per lo sviluppo dell'area.
Fabio Macheda dei Fossatesi nel mondo ha precisato che il comune è stato scippato abbastanza e il territorio non è più disposto ad accettare proposte non sostenibili.
Federico Curatola ha precisato che il NO alla centrale non è un optional, ma una realtà conclamata.
Consolato Foti resta convinto che è necessaria una maggiore informazione affinchè tutti i cittadini siano a conoscenza degli effetti devastanti di una simile struttura.
Enzo Infantino, segretario provinciale del Pdci, ha affermato che è inaccettabile l'arroganza della Sei, la quale impone in maniera pressante il proprio progetto, senza tenere conto dei NO della Regione, della Provincia, dei Comuni, delle Associazioni e del popolo. Evidentemente, ha concluso, c'è qualcuno al governo centrale che sostiene questo progetto e lo Stato deve spiegazioni.

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postato da Miguel Cervantes; alle 11:09 PM,

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