Pier Ferdinando Casini, leader dell'UDC (Unione di Centro) lancia alla Lega e a Berlusconi una sfida sulla riforma del federalismo fiscale.
"O la maggioranza di governo cambia il testo sul federalismo, o l'Udc comincerà a raccogliere le firme per il referendum", ha tuonato senza mezzi termini il leader centrista.
Vista la posizione del Pd, che si è astenuto sulla riforma federale, l'Unione di Centro è intenzionata a far saltare i piani leghisti.
Ha detto Casini:" Noi siamo federalisti, e non accettiamo che la Lega dia pagelle su chi è più federalista".
E ancora: "Il federalismo è un pasticcio, una confusione, bocciato al sud come al nord. E i motivi sono innanzitutto la moltiplicazione dei centri di spesa e l'incapacità, come ha detto anche il ministro Tremonti, di fare una previsione sui costi".
E a dimostrare la buona volontà federalista, Casini ha anche detto che se il testo sarà cambiato, l'Udc lo voterà.
Bisogna però mettere mano al codice delle autonomie locali, per abolire le Province e definire quale ente deve fare cosa e con quali risorse. Poi fissare i costi e razionalizzando i centri di spesa, cioè modificando l'impianto leghista.
"Se tutto ciò non succederà, il referendum è dietro l'angolo", ha affermato Casini.
(Nella foto un manifesto elettorale dell'Udc)Etichette: attualità, In Italia, Politica, Udc
postato da Miguel Cervantes; alle 8:19 PM,
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