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La fiction “I colori della gioventù” su Umberto Boccioni su Raiuno

La Rai dedica, il 18 maggio, una fiction su una pagina importante della cultura italiana della prima metà del novecento: il Futurismo, movimento politico, letterario e artistico nato a Milano nel 1909, attraverso la vita e la figura di uno dei suoi maggiori rappresentanti, il pittore e scultore reggino Umberto Boccioni.
Il film è del regista Gianluigi Calderone che lo ha girato a Trieste, Gorizia, sul Carso e sulle Alpi Orientali.
Esso racconta la stagione breve ed esaltante di un gruppo di intellettuali travolti dalla tragedia della prima guerra mondiale, con sullo sfondo la vita del geniale artista reggino Boccioni, interpretato da Andrea Di Stefano e della sua storia d’amore con Lorenza, che nel film è interpretata da Cristiane Filangeri (nella foto i due) .
Il Futurismo fu fondato dallo scrittore Filippo Tommaso Martinetti agli inizi del ‘900. Martinetti e i suoi seguaci volevano rompere con le tradizioni ed esaltare la modernità. Desideravano vivere nel futuro come essi lo immaginavano, cioè partecipare al dinamismo della nuova civiltà delle macchine che stava rivoluzionando la società. I futuristi credevano nel militarismo e nella guerra che è la sola igiene del mondo. Volevano combattere il femminismo e distruggere le accademie, i musei e le biblioteche.
I futuristi svilupparono la loro genialità nelle arti figurative. Infatti Giacomo Balla, Umberto Boccioni e Gino Severini furono grandi artisti che nei loro quadri e sculture espressero la vitalità del mondo industriale.
La crisi del movimento futurista fu provocato dallo scoppio della prima guerra mondiale, che mise in evidenza gli aspetti negativi del progresso tecnologico. I futuristi furono interventisti reclamando l’intervento in guerra dell’Italia. Ma i dieci milioni di morti e i venti milioni di feriti della Grande Guerra finiranno per spegnere gli entusiasmi del movimento.
Il pittore Boccioni nel film aderisce al Futurismo con entusiasmo, va in trincea, ma la morte, in una mattina del luglio del 1916, quando l’artista-soldato è a cavallo nella campagna intorno a Verona e il passaggio di un treno fa impennare l’animale che lo scaraventa a terra, lo strapperà alla sua gioventù, ai suoi sogni e alle sue illusioni a soli 34 anni.
I cavalli in corsa, i treni e le campagne sono elementi ricorrenti nelle opere di Boccioni. Una di queste si può ammirare sul retro della moneta da 20 centesimi di Euro, dove è rappresentata una sua scultura dal titolo Forme uniche della continuità nello spazio.

Nella foto i due protagonisti della fiction “I colori della gioventù”:Andrea Di Stefano e la bellissima Cristiane Filangeri

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postato da Anonimo; alle 11:35 PM,

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