Montebello: assenti alla processione gli amministratori
martedì 22 agosto 2006
Montebello Jonico - Grande manifestazione per la festa patronale dedicata alla Madonna Assunta in Cielo. Per la celebrazione della sera, don Carmelo Perrello, ha voluto affidare la celebrazione Eucaristica a don Salvatore Barreca, il quale ha evidenziato con forza, trasporto e passione, la figura della Madre di Dio facendo sì che in modo chiaro e netto emergesse la figura di una donna che ha saputo sempre dire sì nel silenzio senza mai apparire o pretendere primi posti. Nel silenzio tutto si è realizzato così come la nascita di Cristo. Insomma un esempio da imitare, queste le parole di don Salvatore, perché il solo in questo modo si può veramente giungere là dove l'uomo si proietta in ogni istante della sua esistenza. Il cielo che è la dimora eterna lo si può raggiungere solo se dentro ogni uomo vive e cresce il senso della povertà e del silenzio. Per la festa del 15 agosto sono ritornati in "patria" tanti emigranti, i quali ormai da sempre ritrovano in questo momento anche uno spazio per rivedersi ed incontrarsi, per stringersi la mano e per abbracciarsi. Ci si vede, ci si racconta, ci si scopre e soprattutto ci si sente uniti e vicini nella stessa, amara esperienza dell'aver lasciato il proprio paese ogni anno sempre più abbandonato e spento. Un momento per rivedere le stesse facce, con qualche ruga in più, gli stessi genitori con qualche anno sulle spalle ed ancora un momento per rivedere sé stessi nel luogo in cui si è cresciuti e vissuti per un tempo più o meno lungo. Momenti felici e momenti di sofferenza perché doversi sradicare dalla propria terra non è sicuramente piacevole per chi non ha scelto di farlo. Alla processione, tutti i montebellesi in prima linea si sono ritrovati per vivere il momento di ogni anno. Non sono mancati i commenti negativi per l'assenza dell'amministrazione comunale all'evento che coinvolge tutti i montebellesi. Molto apprezzata, la presenza dei Carabinieri di Saline e del suo comandante, Maresciallo Davide Micale, che, con i suoi uomini, ogni anno partecipa a questo particolare momento della devozione montebellese. "E' un momento importante per tutti noi, commenta uno dei tanti montebellesi, e anche in queste occasioni, l'amministrazione è assente e non si degna di mandare nessuno nemmeno come rappresentanza". "Se è vero che gli amministratori ci dovrebbero rappresentare, lo dovrebbero fare in tutto, afferma un altro". Insomma mormorio tra la gente, lungo le vie del paese mentre tra una battuta e l'altra, l'assenza dell'amministrazione sarebbe dovuta all'imbarazzo che, forse, gli stessi avrebbero in relazione all'intenzione di spostare l'ufficio anagrafe a Saline. Sicuramente questa ipotesi è infondata poiché nessuno mai si sognerebbe di spogliare Montebello di quel poco che ha, soprattutto nell'ottica moderna di riqualificare e rivalutare i centri storici che stanno per morire. Ad un agonizzante, mai nessuno staccherebbe la spina. Montebello, purtroppo è in agonia e nessun amministratore, sicuramente ha in mente di mettere la mano in quel filo che ancora oggi partecipa al suo respiro. Quindi sarebbe invece comprensibile che magari è semplicemente sfuggita questa data a chi solitamente era presente e che presto recupererà in qualche altra occasione.
Vincenzo Malacrinò
Tratto da "Il Quotidiano di Calabria"
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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 12:27 PM,