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Ugo Suraci riappare con l'intervista di Domenico Salvatore


Dopo l'intervista al Sindaco Nisi, il giornalista Domenico Salvatore colpisce ancora l'attenzione del lettore con l'intervista del consigliere di opposizione, di Montebello, ex candidato a sindaco Ugo Suraci.
Lo definisce nel suo preambolo all'articolo, l'antipersonaggio per eccellenza, uno che rifugge dalle luci della ribalta, e dal carro del vincitore.
Beh, per quanto riguarda la prima affermazione (Suraci rifugge dalle luci della ribalta), diciamo che ciò è vero, almeno a partire dalla seconda vittoria di Nisi alle elezioni comunali.
Infatti, dopo quella sconfitta, il candidato a sindaco Ugo Suraci si è estraniato dalla politica comunale. Niente luci, niente riflettori, niente articoli, niente denunce... niente di nulla!!!
Come sono lontani i tempi dei primi 5 anni di opposizione che Suraci condusse al sindaco Nisi. Evidentemente ci si stanca, dopo un certo periodo, di svolgere il proprio dovere. Anche la passione politica può avere un limite. I cittadini devono, purtroppo, svolgere lo sguardo altrove, fuori del consiglio comunale, se vogliono trovare qualche barlume di opposizione alla latitanza della maggioranza che governa Montebello.
Ogni cosa ha un prezzo, dice qualcuno, e non vorremmo che il prezzo pagato dai capi dell'opposizione montebellesi (Barbaro e Suraci) per eventuali appoggi alle prossime consultazioni elettorali comunali, sia il silenzio. Perchè potrà essere un silenzio...tombale!
Suraci rifugge, dice Salvatore, dal carro del vincitore. Questa affermazione ci sembra fuori luogo, visto che è stato proprio il carro dei vincitori (Nisi e compagni) ad eleggerlo alla Comunità Montana Versante dello Stretto (adesso è assessore). E non ci sembra che Suraci abbia rifiutato i voti del sindaco (infatti si è guardato bene dal dimettersi) salendo quindi a gonfie vele sul carro vittorioso!
Che questo suo silenzio innaturale sulle problematiche comunali, sia anche il pegno pagato per questa elezione anomala?
Andiamo avanti con l'intervista.
Elenca Salvatore che Ugo Suraci è stato più volte assessore nel comune, candidato a sindaco, assessore alla Comunità Montana ed ha partecipato alle battaglie di civiltà e contro la mafia, sempre in prima linea.
Collegandoci a quanto esposto prima, sembra che adesso Suraci sia in terza o in quarta linea dal fronte degli scandali (fatti prima e che si stanno compiendo adesso) del comune. O può darsi che, visto che la lista del sindaco Nisi si chiama Civiltà, questo nome è sufficiente a dargli piena garanzia sull'operato del governo comunale.
Salvatore gli chiede se è soddisfato della sentenza del Consiglio di Stato che lo reintegrava alla Comunità Montana, dopo il ricorso di Domenico Barbaro. E Suraci è più che soddisfatto, visto che la sua tesi (giuridica) è stata accolta.
Ma a noi interessa anche ( e soprattutto) l'atteggiamento politico (pessimo) che è stato compiuto in disprezzo degli elettori e dei ruoli nel consiglio comunale. Infatti, ricordate dopo la vittoria di Nisi nel lontano 1999, quando il sindaco appena eletto propose a Suraci la delega all'Industria? Suraci andò su tutte le furie, separando nettamente i ruoli di maggioranza ed opposizione.
Caro Suraci, ci aspettavamo uguale e coerente atteggiamento anche nel caso dell'elezione (politicamente illeggittima) alla Comunità montana con i voti della maggioranza.
Salvatore chiede a Suraci cosa ha in cantiere la Comunità montana, e l'assessore risponde che si recupereranno risorse risparmiate dalle spese del personale per fare una serie di interventi sul territorio per il suo sviluppo.
Poi parla anche di una serie di iniziative di animazione territoriale per coinvolgere direttamente i giovani e le scuole.
E arriviamo all'ultima domanda, sui propositi di abolizione delle Comunità Montane.
Suraci spiega che è in atto in Consiglio regionale una proposta per costituire dei comprensori montani per superare le Comunità montane. Suraci dice che tale ipotesi sarebbe un atto di miopia politica ma non spiega il perchè.
A noi invece pare che il superameno delle Comunità Montane non solo non sia un atto di miopia politica, ma è un atto di grande responsabilità, visto che le Comunità Montane attuali non hanno prodotto nulla per sviluppare le zone montane; anzi hanno sempre agito a favore di quelle costiere. Basta pensare che neanche le sedi delle Comunità Montane si trovano nelle zone montane. Ma come si vogliono sviluppare?
A proposito, lanciamo un appello a Ugo Suraci per una proposta da fare in giunta: spostare la sede della Comunità Montana Versante delo Stretto da Reggio Calabria, in una zona montana.
Questo si che non sarebbe un atto di miopia politica.....ma di rispetto della sostanza della legge sulle Comunità Montane!

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postato da Anonimo; alle 10:47 PM,

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