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Scuole medie Saline: Ma che fretta c'era?

Mi ero ripromesso di non intervenire nelle problematiche che riguardano il nostro Comune, ma vista la totale assenza di forze di opposizione in seno al Consiglio Comunale e in generale della politica, mi vede costretto a dare voce ad un malcontento diffuso tra i genitori dei ragazzi che frequentano le scuole elementari e medie di Saline. Premettendo che questo intervento ha solo finalità costruttive e non di mera critica a se stante, e dando atto all’Amministrazione Comunale che è riuscita a risolvere un problema annoso che rendeva difficoltosa la capacità di apprendimento dei nostri ragazzi delle “medie”che erano ospitati in una struttura assolutamente inadeguata all’apprendimento, mi preme sottolineare che la decisione di iniziare l’anno scolastico nel nuovo plesso, sta creando gravi disagi agli alunni e ai genitori. Per accedere infatti alla nuova scuola, bisogna percorrere una strada larga poco più di tre metri che partendo da piazza chiesa sale a doppio senso di circolazione e considerando che giustamente i residenti parcheggiano le proprie autovetture, il transito è molto difficoltoso. Alla fine della strada, per arrivare materialmente a scuola, bisogna percorrere una stradina sterrata che attraversa un torrentello che a mala a pena da la possibilità ad una vettura di transitare. Considerando che tra le elementari e le medie le nuove scuole ospitano oltre 200 bambini e che per raggiungere il plesso che è in periferia bisogna per forza arrivarci in macchina, sia all’entrata che all’uscita si crea un ingorgo di dimensioni notevoli. Tenendo conto che attualmente vi sono le ditte impegnate in ulteriori lavori nell’area antistante la scuola (palestra, spogliatoio,etc) con operai e mezzi meccanici in movimento, il quadro che ne viene fuori è di assoluta confusione. Chi pensa di poter accompagnare i propri figli a scuola e di raggiungere il posto di lavoro, non lo può fare, perché deve fare conto con l’imbottigliamento che è consequenziale. La domanda che sorge spontanea è la seguente: ma che fretta c’era? Perché non si poteva aspettare che finissero tutti i lavori, comprese le scale di emergenza che ancora non sono ultimate, il ponte che è necessario all’attraversamento del torrente, la bitumazione per evitare bagni quotidiani di polvere e trasferirsi nel nuovo plesso tra qualche mese? Perché non sono stati differiti i lavori nelle scuole elementari (attualmente interessati di interventi e quindi non agibili)? Mi chiedo se qualcuno si è posto il problema che alle prime piogge tutta l’area antistante alla scuola sarà impraticabile e peggio se c’è il rischio di un isolamento della location in caso di precipitazioni torrenziali? Certo si può sempre dire che da noi non piove mai. Ma neanche a Vibo pioveva mai, ma chi scrive è stato testimone indiretto della tragedia non annunciata che ha interessato l’area del vibonese nello scorso luglio, ed ha visto i propri colleghi uscire dall’ufficio con i gommoni e le macchine galleggiare per le strade. E credetemi,la tempesta è arrivata senza nessun preavviso. Sorvolo su quanto si dice in questi giorni in giro nel paese che il nuovo plesso è carente dei pareri tecnici necessari, quali il certificato di agibilità, il certificato sanitario e di prevenzione incendi, perché mi rifiuto di pensare che nella fretta di aprire, la scuola non abbia le idonee certificazioni, perché sulla testa dei nostri figli, nessuno può addossarsi responsabilità che non gli competono. Ma qualcosa deve essere fatta per evitare che la frequentazione delle lezioni per i nostri ragazzi diventi una odissea senza fine. Ad esempio si potrebbe far slittare l’inizio delle lezioni di un quarto d’ora tra le elementari e le medie. O dare un nuovo sbocco alla viabilità, con l’apertura di nuove pertinenze. Sono convinto che l’Amministrazione comunale,alla quale, va dato atto di aver risolto un annoso problema della nostra comunità, saprà trovare di concerto alla Dirigente dell’Istituto comprensivo le dovute soluzioni per evitare o prevenire i disagi creati da una non corretta programmazione che ricadono oggi sui ragazzi e sui loro genitori.
Paolo Mallamaci

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 10:42 PM,

1 Comments:

At 12:25 AM, Anonymous Anonimo said...

Si, probabilmente lo e

 

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