L'arma usata per uccidere Francesco Fortugno potrebbe essere una Beretta calibro 9 parabellum rubata nel 1998 al commissariato di polizia di Siderno (RC). Questo sospetto, che il quotidiano "Calabria Ora" definisce inquietante, da alcun i mesi attanaglia anche i magistrati della DDA di Reggio Calabria titolari dell'inchiesta sull'omicidio Fortugno. L'ipotesi del terribile utilizzo di una delle pistole rubate al commissariato di Siderno è tornata in auge il 20 dicembre scorso, dopo la vicenda di Francesco Chiefari, l'ex poliziotto arrestato con l'accusa di aver collocato un ordigno nell'ospedale di Siderno (accompagnato da una lettera con minacce di morte verso la vedova ed il fratello del vice presidente del Consiglio Regionale ucciso nell'ottobre 2005) ed un altro nell'ospedale di Locri. "
Il punto è - , continua l'articolo di Calabria Ora- c
he Chiefari venne allontanato dalla Polizia in seguito al suo coinvolgimento nella sparizione delle pistole sottratte nel commissariato di Siderno, dove lo stesso prestava servizio. Dopo il suo arresto, alcuni agenti avrebbero confidato all'onorevole Maria Grazia Laganà il sospetto che la pistola usata per uccidere suo marito potesse provenire proprio dalle armi rubate nel '98 essendo, peraltro, di identico modello e calibro. Di questa confidenza, l'onorevole Laganà avrebbe reso partecipi gli inquirenti...da qui la decisione dei magistrati di sentire come persona informata sui fatti sia l'on. Laganà che gli agenti di polizia dai quali la parlamentare ebbe a raccogliere la segnalazione".
Fonte Calabria OraNelle foto: l'On. Francesco Fortugno, una pistola Beretta mod. 92 FS del tipo in dotazione alle forze dell'ordineEtichette: Cronaca, In Calabria
postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 10:26 AM,
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