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L'Udeur di Montebello: NO alla centrale a carbone a Saline e soluzione alternativa di sviluppo mare-monti

L’Udeur di Montebello si è riunito per discutere in merito al desiderio della società multinazionale svizzera “Sei”, di costruire una centrale a carbone nel sito dell’ex Liquichimica di Saline Ioniche. Il partito respinge il progetto della centrale a carbone, e punta invece su un progetto di sviluppo alternativo rispettoso dell’ambiente dell’intera area mare-monti, che va da Capo d’Armi a S.Elia, passando per i siti geologici di Prastarà, Pentidattilo, Sant’Elena e le Grotte della Lamia.
Per quanto riguarda la zona costiera, il partito del segretario Giuseppe Crea propone il progetto vincitore del Premio di Architettura Portus 2006, organizzato dal Consiglio Nazionale Architetti Paesaggisti Pianificatori e Conservatori. Il progetto redatto dall'Architetto reggino Santo Marra relativo alla riqualificazione dell'Area Ex Liquichimica di Saline Joniche, si propone di riscattare il territorio che va da Capo d'Armi fino alla fiumara del S.Elia "puntando sul dialogo tra uomo e mare.
Quattro i punti focali del progetto: l'ex stabilimento industriale della Liquichimica con il porto annesso, l'area dell'Oasi del Pantano (Laghetti), l'area OGR, il mare con i suoi fondali ed il relitto della Laura C. Ad unire queste aree, secondo il progetto, dovrebbero essere, oltre alle infrastrutture esistenti, una metropolitana interna, una fitta rete di piste ciclabili ed un sistema di attracchi diffuso per la massima valorizzazione delle vie del mare. Il progetto prevede nell’area industriale della Liquichimica la realizzazione di un acquario, di un Centro Ricerche, del Museo di Storia Naturale e Biologia Marina e di un planetario. Il porto andrebbe utilizzato in parte come porto turistico, ed in parte come Delfinario annesso all'Acquario. L'Oasi protetta del Pantano andrebbe tutelata e ingrandita unendo in un unico progetto la protezione della fauna marina, terrestre, l’habitat marino e lacustre. Nell’area delle Officine Grandi Riparazioni si prevede di realizzare un parco per le energie alternative che, oltre a servire come luogo di produzione, permetterebbe la sperimentazione delle varie applicazioni in questo campo, dando di fatto l'opportunità di un coinvolgimento dei centri di ricerca delle imprese e delle università. I fondali dove giace la Laura C, diventerebbero un Parco Marino, un area marina protetta da valorizzare attraverso diving center per il turismo subacqueo.
Questo progetto costiero, visitabile sul sito http://www.premioportus.it/, dovrà essere legato, per l’Udeur montebellese, allo sviluppo del territorio circostante collinare e montano, in un ottica di fruibilità mare-monti dell’intera area. I siti geologici di Prastarà, Pentidattilo, S. Elena e Lamia sono dei centri atti alla valorizzazione delle risorse naturalistiche, geologiche, storiche, religiose e artigianali dell'entroterra. Questo progetto complessivo darebbe l'input per trasformare il comune di Montebello e l’intera area in un polo d'attrazione verso quei flussi turistici eco-culturali, sempre più consistenti, che vedono nella completezza e varietà dell'offerta le qualità imprescindibili su cui puntare.
(Nella foto il segretario Udeur di Montebello Ionico, Giuseppe Crea)

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postato da Miguel Cervantes; alle 9:19 PM,

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