Saline: Provincia e Regione contro la centrale a carbone
martedì 11 settembre 2007
Due "NO" che pesano contro la società Sei spa che vuole costruire la centrale a carbone
L'amministrazione provinciale di Reggio Calabria, per bocca dei suoi due assessori Giuseppe Neri (ambiente) e Gesualdo Costantino (politiche comunitarie) non solo motiva il suo NO al carbone per via del suo dannoso impatto ambientale, ma spiega che si sta muovendo in direzione opposta all'idea della centrale a carbone. Scrivono i due esponenti della giunta: "La proposta di costruzione di una centrale elettrica rappresenta un'ipotesi di potenziale ed immotivata pressione sul territorio. Oltre a non essere prevista nel piano energetico ambientale regionale, la suddetta centrale dovrebbe essere integrata con l'elettrodotto di collegamento alla rete elettrica nazionale, del cui tracciato non si hanno notizie precise ed il cui impatto territoriale non è certamente trascurabile". Dal 25 luglio Costantino e Neri, su espresso indirizzo del presidente Morabito, hanno proposto uno studio di fattibilità a valere sulle risorse delle delibere n.3 e n.35 del Cipe, relativamente ad un sistema integrato di interventi per lo sviluppo e la valorizzazione turistico-ambientale-culturale dell'area dell'ex Liquichimica di Saline Ioniche. Lo studio di fattibilità è mirato a perseguire alcune finalità quali:
1. La riconversione del porto di Saline Ioniche da porto mercantile a porto turistico.
2. Aquisizione e bonifica dell'area dell'ex Liquichimica dove si dovrebbe sviluppare e realizzare un parco acquatico tematico di nuova generazione con l'ultilizzo di acqua marina.
3. L'utilizzazione dell'area Pantano come luogo finalizzato a potenziare lo sviluppo e la riproduzione faunistica di specie in via di estinzione.
4. La realizzazione di un Infopoint culturale cogliendo l'essenza di enorme valore geo-moorfologico e culturale delle tre rocce esistenti quali Praca, Prasterà, Pentedattilo nel'ottica di un generale obiettivo prioritario quale quello di uno sviluppo eco-territoriale sostenibile dell'Area di Saline Ioniche.
Quindi, l'idea di costruire una centrale a carbone, per i due assessori provinciali, non appare condivisibile perchè in contrasto con le linee programmatiche della Provincia e, cosa più importante, perchè opere di tale portata devono in ogni caso essere concordate, condivise tanto dagli organi istituzionali preposti, tanto dalle comunità di riferimento.
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postato da Miguel Cervantes; alle 12:31 AM,