In un comunicato congiunto, a firma del Segretario provinciale Enzo Infantino e del Responsabile Regionale Trasporti, Tito Iaria, i Comunisti Italiani esprimono tutto il loro disappunto per l'annuncio della chiusura della corsia Nord dell'Autostrada A3. "Lo avevamo detto nei giorni scorsi, e come previsto, l’Anas ha annunciato che da giovedì 4 ottobre sarà chiusa la corsia nord dell’autostrada A3 nel tratto che va tra Scilla e Bagnara.". Inizia così il comunicato stampa del PdCi che continua - "Inizierà dunque un vero e proprio calvario per gli utenti dell’autostrada che saranno costretti a percorrere quasi 12 km nella sola carreggiata sud per entrambi sensi di marcia in una condizione di vero e proprio disagio. Ci dispiace ancora una volta ribadire tutto il nostro disappunto per ciò che accadrà e non tanto perché avevamo previsto per tempo i problemi che si sarebbero causati per via della chiusura della intera carreggiata nord, che sarà utilizzata dai mezzi di cantiere, ma perché è passato più di un anno da quando è iniziata l’emergenza e nulla è stato fatto per alleviare i disagi attraverso un vero e proprio piano alternativo"."Purtroppo, - continua ancora la nota - si è perso un anno di tempo e solo ora a seguito delle vibrate proteste del PdCI e delle popolazioni calabresi e siciliane il governo si è accorto del problema e ha inserito in finanziaria risorse, che a nostro avviso sono non sufficienti a risolvere problematiche così ampie e complesse". "È del tutto evidente - concludono infine i due esponenti comunisti - che, avendo perso molto tempo, passeranno almeno due anni prima che i provvedimenti previsti in finanziaria incomincino ad avere la loro efficacia e nei prossimi anni gli utenti calabresi e siciliani continueranno a sopportare notevoli problemi di sicurezza, di tempi di percorrenza e di mobilità.
Nell'immagine lo stemma del Partito dei Comunisti Italiani.Etichette: Cronaca, In Calabria, Politica
postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 5:54 PM,
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