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ITALIA SUL TETTO D'EUROPA E DEL MONDO

LUSSEMBURGO, 30 settembre 2007 - L’Italia di Massimo Barbolini è campione d’Europa per la prima volta nella sua storia, con l’8ª vittoria in 8 match. Un successo schiacciante, nettissimo, 5 anni dopo la vittoria al Mondiale.
L’Italia parte male. Le battute serbe mettono in crisi la ricezione azzurra, il gioco è per forza di cose più scontato, così le muratrici di Terzic hanno vita facile. Le italiane vanno in crisi: Barbolini chiama un primo timeout e poi un altro per cercare di mettere un po’ d’ordine.
Invita le ragazze alla calma, ad aspettare, a non farsi prendere dall’ansia. A giocare sulle mani: sul 12-14 decide il cambio: entra Manuela Secolo ed esce Serena Ortolani. L’Italia non si riprende subito, resta in apnea. La Serbia sembra sicura di poter chiudere il set, ma sul 20-23 va in battuta la Barazza, una serie di 4 servizi velenosi manda in tilt la ricezione della Serbia. L’Italia si aiuta con la difesa e il muro e compie l’impresa: sorpasso 24-23. Quello che la Serbia aveva fatto con la Polonia in semifinale adesso lo subisce, anche dal punto di vista mentale. E’ il momento decisivo di tutta la gara. Spasojevic e compagne sono in affanno, annullano una prima palla set, ma non la seconda. Tai Aguero è in battuta, ci pensa qualche secondo prima di effettuare il servizio, è come se volesse trasmettere un fluido magico alla palla. Forse ce la fa: centra la Spasojevic che deraglia e butta la palla in tribuna.
STOCCARDA, 30 settembre 2007 - Rabbia e felicità. E lacrime, tante lacrime. Paolo Bettini è sul tetto del mondo: "E’ stata una settimana dura. Sono stato accusato in ogni direzione e non so perché. Ho fatto bene a farmi seguire da un legale - ha detto il livornese -. Non è stato facile in quest’ultimo anno, sono stato abituato a penare con dolori più grossi (il riferimento è alla scomparsa del fratello Sauro poco prima del giro di Lombardia, ndr). Grazie a tutta l’italia”.
FESTA - L’Italia torna a festeggiare un titolo Mondiale in Germania a tre mesi e mezzo dalla finale di calcio con la Francia. Una vittoria sentita, come e più di quella dei ragazzi di Marcello Lippi. "Il ciclismo è uno sport duro, di fatica. Non potevo che rispondere con una vittoria come questa. Ma si poteva vincere solo con una squadra grande, molto cattiva, con un grandissimo gioco d’insieme che è la cosa che fa la differenza in nazionale".
INCHINO - E poi: “Quando fanno arrabbiare Bettini questo è il risultato. Il mio inchino? C’era tutta la mia semplicità in quell’inchino e i sacrifici di una carriera che qualcuno ha cercato di infangare. Ho pensato a tutti. A mio fratello, ai miei genitori, a mia moglie e a mia figlia Veronica, a cui vado a comprare il regalo perchè è stato il suo compleanno. E ai miei genitori dico di stare tranquilli perchè siamo tutti molto sereni e c’è chi lavora per la nostra serenità. La voglia di piantare tutto è tanta, ma la vita va avanti”.
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Metre ieri, finiva il sogno azzurro del rugby di entrare nella storia.
Finiva infatti con un k.o. incredibile con la Scozia, che ci batte di due punti e grazie a sei calci piazzati. Zero mete loro, una meta noi. E uscire così fa davvero tanto male: 18-16 davanti a un muro di oltre 12mila tifosi italiani arrivati da ogni parte d'Italia. Bellissimi, bravissimi: il loro Mondiale l'hanno vinto senza dubbio. Stadio esaurito, rumore assordante, pioggia battente da tre quarti d'ora prima dell'inizio della gara, boato terrificante all'ingresso delle squadre, con un Troncon capitano carico a mille: entra, tocca, dà un bacio alla bandiera e appoggia con affetto la testona al petto di Parisse durante l'inno cantato a squarciagola dai 12mila tifosi azzurri

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postato da Anonimo; alle 7:54 PM,

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