Rifondazione Comunista lascia l'esecutivo regionale
venerdì 26 ottobre 2007
Tra le richieste inascoltate, di cui parla De Gaetano, c'è l'istituzione di una commissione etica per il controllo delle ingenti risorse che arriveranno in Calabria tramite i POR e un codice morale con regole rigide sul divieto di candidatura alle persone rinviate a giudizio per reati di 'ndrangheta e contro la pubblica amministrazione.
Alla conferenza stampa - alla quale erano presenti anche il segretario regionale del Prc, Pino Scarpelli, il responsabile enti locali del partito, Michele Di Palma e il consigliere regionale Damiano Guagliardi - De Gaetano non ha lesinato attacchi sulle decisioni non condivise dal Prc in materia di politica ambientale.
"Abbiamo chiesto la fine del commissariamento del settore rifiuti e che la Calabria possa decidere autonomamente e cambi politica in questo settore", ha dichiarato De Gaetano che poi, passando alla trattazione degli argomenti relativi alla sanità regionale, ha continuato: "I piccoli ospedali non vanno chiusi perché rappresentano un segno di democrazia" "non possiamo chiudere servizi ai cittadini svantaggiati che abitano nei piccoli paesi, soprattutto di montagna che non possono essere ulteriormente penalizzati. Siamo, invece, perché la medicina sul territorio sia incentivata, realizzando un sistema che aiuti ad evitare le file. In Calabria chi ha bisogno di cure deve attendere anche sei mesi".
In attesa della definizione della questione, comunque, Rifondazione Comunista rimane nella coalizione di centrosinistra. Non è escluso , infatti, che lo strappo possa essere ricucito entro quindici giorni se la Giunta regionale adeguerà il programma alle richieste del partito. In caso contrario, il Prc potrebbe abbandonare la maggioranza e confluire nell'opposizione.
Nella foto l'assessore regionale dimissionario Antonino De Gaetano (PRC)
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postato da Vladimir Ilic Uianov; alle 8:12 PM,