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L'esperienza Calabrese nella produzione del latte a disposizione del Mali

La Fondazione Field ha presentato il progetto "Creazione, trasformazione e commercializzazione del latte in Mali, in Africa occidentale". Un'iniziativa che fa parte di un progetto più complessivo, denominato "EuropAfrica", per un'agricoltura solidale e sostenibile nel nord come nel sud del mondo". All'incontro di oggi, che è servito a discutere la bozza di un protocollo d'intesa finalizzato alla realizzazione del progetto, hanno preso parte, oltre al presidente della Fondazione Field, Mario Muzzì, anche una delegazione malese composta da Rokiatou Cissè, produttrice agricola e promotrice della campagna d'informazione EuropAfrica e Jossouf Traorè, del Cnop, piattaforma che raggruppa le organizzazioni contadine del Mali; Paola di Meo dell'organizzazione non governativa "Terra nuova"; Francesco Vignarolo del Cipsi (Coordinamento di Iniziative Popolari di Solidarietà Internazionale); Paolo Abramo, presidente delle Camere di Commercio calabresi, Rosa Lorenzon del dipartimento Agricoltura della Regione Calabria; l'assessore alle Politiche Agricole della Provincia di Catanzaro Giovanni Mirarchi ed i rappresentanti di Fondazione Etica, Cia, Coldiretti, Copagri e Gal Serre Calabresi. Il progetto consiste nello sviluppare due mini latterie in Mali per rispondere alla domanda di latte della popolazione nelle città secondarie, attraverso il contributo dell'azienda "Dedoni" di Squillace, che fornirà alle donne imprenditrici del Mali il "know how", vale a dire le tecniche che si riferiscono ai temi dell' organizzazione aziendale, della selezione del personale, della gestione e lo sviluppo delle risorse umane. Il progetto servirà a rafforzare la capacità delle organizzazioni di produttori del Cnop (coordinamento nazionale delle organizzazioni contadine del Mali) ad accompagnare e diffondere l'esperienza delle mini latterie. Più in generale, la nostra Regione aderisce al programma di cooperazione a sostegno dello sviluppo delle microimprese africane, così come il Piemonte, l'Emilia Romagna, il Lazio, la Toscana, la Campania e la Liguria. E' stato Jossouf Traorè ad illustrare le caratteristiche sociali e geografiche della sua terra, sottolineando che si tratta di una regione con dodici milioni di abitanti di cui la metà non supera i venticinque anni di età e ben l'ottanta per cento svolge lavori agricoli.
"La nostra iniziativa - ha dichiarato il presidente della Fondazione Field Mario Muzzì - è forse soltanto una goccia nel mare dei problemi che esistono tra le popolazioni dell'Africa, alle prese soprattutto con una natalità infantile impressionante. Ma lo consideriamo un primo passo di un lungo percorso che vede la Calabria coinvolta in esperienze di solidarietà e di sviluppo sociale". Per Paolo Abramo che ha dato, così come tutti rappresentati al tavolo presenti, la disponibilità del proprio Ente a sottoscrivere il protocollo d'Intesa, "si tratta di un progetto in cui la Calabria può dare il proprio apporto in maniera significativa, avendo già operato negli anni scorsi, come Camera di Commercio, in esperienze di crescita, sviluppo e cooperazione tra i Paesi meno sviluppati dell'Europa". Entusiasta anche l'assessore alla Provincia di Catanzaro che ha parlato di una "operazione importante che tende alla conoscenza reciproca e crea modelli di sviluppo seri e incisivi" mentre Rosa Lorenzon del dipartimento Agricoltura ha parlato di "un'iniziativa che trova un certo favore comunitario come espressamente indicato dalla Programmazione dei Fondi Ue in tema di solidarietà e cooperazione sociale"

Comunicato stampa Regione Calabria

Nella foto un paesaggio del Mali

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 12:08 AM,

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