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Saline, inaugurata la stele del brigadiere-eroe della Finanza Pietro Laganà

Il brigadiere Pietro Laganà, nato a Saline il 25 gennaio 1911 ha immolato la sua vita per la Patria durante la seconda guerra mondiale e precisamente nella notte del 20 gennaio 1943 nel mare Mediterraneo.
Il nostro concittadino, insieme all’equipaggio del dragamine RD 36, composto da 15 membri, si immolò per salvare altre navi italiane durante un attacco di cacciatorpediniere inglesi. Sapendo che non ci sarebbe stato scampo per gli uomini presenti sul dragamine italiano.
Un atto eroico premiato nel 1972 con la medaglia d’oro al valore militare.
Adesso uno dei tanti nostri eroi caduti per la Patria rivive nel busto e nella stele alta 4 metri, opera dello scultore Vincenzo Verduci.
Alla cerimonia, organizzata dal comando provinciale della Guardia di Finanza e dal Comune di Montebello Jonico, hanno presenziato numerose autorità religiose, civili e militari.
Erano presenti i massimi vertici della Guardia di Finanza: il comandante regionale generale di brigata Riccardo Piccinni, il comandante provinciale colonnello Francesco Gazzani, il colonnello Giovanni Manglaviti, il maggiore Salvatore Paiano, il luogotenente Bruno Verbaro della Tenenza di Melito.
Presenti il prefetto Francesco Musolino, il maggiore dei carabinieri di Reggio, Carlo Pieroni, il capitano di Melito Onofrio Panebianco, il comandante della stazione di Saline Davide Micale.
Per la Marina militare il comandante di vascello Muriana.
Per le autorità religiose l’arcivescovo metropolita di Reggio-Bova, Mons. Vittorio Mondello, il suo cerimoniere don Nuccio Cannizzaro, il parroco di Saline don Paolo Ielo.
Per la politica, l’assessore regionale al Turismo Pasquale Tripodi, il consigliere regionale Giovanni Nucera, il capo di gabinetto della provincia Maurizio Condipodero, il consigliere provinciale Tina Tripodi, il sindaco di Montebello Loris Nisi.
Presenti pure il presidente della camera di commercio Lucio Dattola ed il presidente del Coni Mimmo Praticò.
In prima fila la figlia dell’eroe Silvana Laganà, commossa, che ha visto finalmente coronato il suo sogno di vedere ricordata degnamente la memoria del padre.
L’opera (nella foto) è dello scultore di Saline Vincenzo Verduci, ed è una stele di 4 metri di altezza, ricoperta da un pannello in ceramica raffigurante in alto lo stemma araldico della Guardia di Finanza, al centro il guidone del servizio navale delle Fiamme Gialle, ed in basso la scritta “Regio Dragamine 36”. Dietro il monumento, su un muro rivestito con mattonelle di maiolica, si trova a sinistra la motivazione della croce di guerra al valore militare, e a destra lo scenario della battaglia navale.
La stele è delimitata da un filo d’acciaio che raffigura il perimetro di una vela; e davanti ad essa, su un blocco di pietra, vi si trova il mezzo busto in bronzo raffigurante Pietro Laganà, con lo sguardo rivolto verso il mare, quel mare dove egli riposa in pace per sempre.
L’arcivescovo Mondello ha benedetto il monumento, ai suoi piedi è stata deposta una corona di alloro, mentre si dava lettura della preghiera del marinaio.
Molti cittadini hanno testimoniato con la loro presenza il loro omaggio all’eroe di Montebello Jonico.

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postato da Miguel Cervantes; alle 1:04 AM,

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