Un esercito di iscritti si sospende dal partito, riconoscendo unico leader l'assessore arrestato. Mastella nomina Aprile commissario
La notizia era nell'aria, ma ora è ufficiale. Il gruppo dell'Udeur vicino a Pasquale Tripodi, l'assessore regionale in carcere per un'inchiesta della Procura della Repubblica di Perugia, si sospende dal partito.
E il "Campanile", in provincia di Reggio, rischia di restare "muto".
Ad annunciare questa scelta, "sofferta ma inevitabile", dopo l'atteggiamento assunto da Mastella nei confronti del dott. Pasquale Tripodi, è il segretario provinciale, dott. Paolo Mallamaci.
Mastella, con un partito ormai allo sbando, che ha perso anche il segretario regionale (l'on. Ennio Morrone), ha cercato di rispondere a questa emorragia, nominando un commissario provinciale, nella persona di Giuseppe Aprile, il quale dovrà praticamente ripartire da zero.
Il grosso dell'Udeur, come annuncia Mallamaci, fa quadrato attorno a Pasquale Tripodi e prende le distanze da Mastella.
Per dare l'esatta dimensione dell'esodo proviamo a fare l'appello: seguono Tripodi "tutti i componenti della direzione provinciale, unitamente ai componenti del Comitato provinciale, il responsabile del Movimento giovanile, Fabio Calarco, tutti i segretari delle sezioni operanti nella provincia. Analoga determinazione è stata assunta dagli esponenti del partito nelle istituzioni, tra i quali i consiglieri provinciali Giugno, Barone e Romeo, il vice presidente della provincia Gesualdo Costantino, il consigliere comunale di Reggio Meduri, undici sindaci, due presidenti della Comunità Montana e oltre sessanta tra assessori e consiglieri nei comuni della Provincia".
Un terremoto, insomma.
L'Udeur di Mastella ora è un partito da rifondare: per adesso è sparito.
Spiega Mallamaci: "La sofferta decisione, fortemente voluta e sostenuta da 3500 iscritti, si è resa necessaria all'indomani della condotta tenuta dalla segreteria nazionale del partito che con un documento prendeva le distanze dall'assessore Pasquale Tripodi destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Con questa paradossale nota diramata a caldo, si è tentato di far ritenere all'opinione pubblica che il percorso politico dall'amico Pasquale Tripodi si fosse separato già da tempo da quello dell'Udeur, mentre è a tutti noto il contrario".
Infatti, come lo stesso assessore aveva annunciato a "Gazzetta del Sud", il dott. Tripodi "si sta accingendo a impegnarsi direttamente nella prossima tornata elettorale e ricoprendo un ruolo di grande rilievo (Mastella gli aveva promesso la candidatura al Senato, ndr) che lo avrebbe portato a rappresentare, con la lista del "Campanile" le istanze della provincia di Reggio e della Calabria intera nel Parlamento nazionale, a coronamento di un proficuo impegno decennale nell'amministrazione regionale, impegno che ha portato una significativa crescita dell'Udeur nella provincia di Reggio".
Inaccettabile per il dott. Mallamaci il comportamento di Mastella.
"In un partito come il nostro - scrive tra l'altro - che si ispira ai valori del cattolicesimo e, quindi, della solidarietà, non è concepibile prendere le distanze da un iscritto, che con grande abnegazione si era impegnato a far crescere l'Udeur in Calabria, quando lo stesso si è trovato in una condizione di umana difficoltà".
Mallamaci risponde al cinismo di Mastella con una presa di posizione chiara e netta:"Siamo indignati con il segretario nazionale e ribadiamo con forza la nostra vicinanza a Pasquale Tripodi".
Il dott. Mallamaci parla per conto di un esercito di 3500 iscritti nella provincia di Reggio che ha portato alle ultime regionali l'Udeur a conquistare quasi il 10 per cento e a Pasquale Tripodi 11.800 preferenze, primo eletto assoluto in tutta la Provincia.
Mallamaci ribadisce:"Con il gesto di sospenderci dal partito tutti gli iscritti, esprimiamo la nostra più sincera solidarietà umana e politica a Tripodi. E, manifestando la più totale e convinta fiducia nell'operato della Magistratura, auspichiamo che l'amico Pasquale possa essere restituito al più presto all'affetto dei suoi cari e dei tanti amici che non rinnegano decenni di battaglie politiche combattute fianco a fianco. Oggi più di ieri si riconoscono in lui come leader e punto di riferimento inamovibile".
Dove confluirà l'esercito reggino dell'ex Udeur?
Mallamaci comunica:"Ogni decisione sulla futura collocazione politica verrà presa solo quando Pasquale Tripodi potrà riprendere il ruolo guida del movimento. Operativamente fin da subito, nei consessi elettivi dove l'Udeur è presente con un proprio gruppo, i consiglieri eletti confluiranno nel gruppo misto".
Il documento di Mallamaci, a nome dei 3500 iscritti, è una bella pagina di lealtà e di solidarietà politica e umana, ma è anche una lezione nei confronti dei tanti pseudo garantisti, a cominciare da Mastella, che non hanno neanche sentito il bisogno di esprimere la solita, pragmatica solidarietà nei confronti di Tripodi.
Lo hanno fatto solo gli iscritti dell'Udeur, convinti che il Tribunale della libertà di Perugia possa rendergli giustizia.
Tonio Licordari
(Tratto dalla "Gazzetta del Sud")Etichette: attualità, In Calabria, Politica
postato da Miguel Cervantes; alle 9:21 PM,
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