Nucera (socialisti): «Staccare la spina al Consiglio Regionale per il bene della Calabria»
giovedì 21 febbraio 2008

L’esperienza di governo Loiero nelle sue varie versioni, ha perpetuato la crisi di moralità, di legalità e di credibilità delle istituzioni e delle classi dirigenti.» E' con queste frasi che inizia la missiva di Nucera che aggiunge: «Il Consiglio Regionale non ha saputo dare soluzione alla gravità dei problemi grandi e piccoli , le morti dovute alla malasanità riempiono giornalmente le cronache della stampa regionale. La prassi della raccomandazione, della sistemazione di amici e parenti, meglio se amici degli amici , delle convenzioni e delle consulenze che dilapidano milioni di euro, della inesistenza di trasparenza degli atti amministrativi, ( c’è il sospetto che molti atti non vengano pubblicati) del conflitto di interessi, diretti o indiretti della “casta” che lucra sulle commesse pubbliche, del malaffare, della corruzione, è ormai una regola.» Partendo da questi presupposti, Nucera, evidenzia quindi come «in una Regione dove la presenza dei Socialisti è determinante (quattro Consiglieri Regionali ed un Assessore con Delega importante ) i diritti vengono fatti passare come favori, e, come ai vecchi tempi , si elargiscono finanziamenti agli Enti Locali in cambio di progettazioni e quant’altro senza che ciò crei turbamento alcuno, alla classe politica regionale e nazionale che in modo bipartisan , “non vede e non sente”». Secondo Nucera è «questo stato di cose che ha determinato il rifiuto e il distacco delle forze sane che esistono anche se non hanno voce, da questo sconcio chiamato politica». «Le candidature del Prefetto Dott. De Sena e del Segretario Regionale del PD, On. Minniti, - continua Nucera - non sono sufficienti per far passare in secondo piano i guai giudiziari della Calabria e del quadro dirigente del PD». Partendo da questi presupposti, allora Nucera propone soluzioni alternative e drastiche chiedendo ai Socialisti di: « staccare la spina al Consiglio Regionale» evitando di continuare in un'azione di « accanimento “non” terapeutico, inutile per il bene della Calabria e dei calabresi»
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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 2:28 PM,