"Non si tratta di portare in Calabria modelli di buona sanità sperimentati altrove, pur avendo acquisito in particolar modo un'esperienza di lavoro, di squadra in una regione come l'Emilia Romagna. Si tratta di creare invece un modello Calabria, capace di esaltare l'esistente che non è certo da buttare e di equipararlo ai migliori standard sanitari". Sono di questo tenore, le dichiarazioni rilasciate all'ANSA dal dottor Di Nino, nuovo direttore generale al dipartimento Tutela della Salute. "Ero già attento su quello che Loiero e Spaziante stavano facendo per costruire una nuova sanità nella regione in grado di dare certezze di assistenza e stavo seguendo questo lavoro con ammirazione perché vi ho letto il senso di una sfida. Per questo sono orgoglioso del fatto che la scelta sia caduta sulla mia persona". Di Nino ha poi continuato: "Al di là del curriculum voglio pensare che tale scelta sia stata anche il frutto di una valutazione delle mie capacità di fare squadra, delle mie capacità di creare una squadra della quale essere regista. Intuisco che è così e ciò mi gratifica più di ogni altra valutazione di merito". "Nessun proclama da parte mia - ha concluso Di Nino - solo voglia di lavorare al servizio di una regione che ha la necessità immediata ma anche le capacità per rimettersi in corsa anche in un settore travagliato come quello della Sanità. Io sono abruzzese, sono cresciuto professionalmente in Emilia Romagna ma sono certo che in Calabria dove ho molto conoscenti mi sentirò a casa. Tra l'altro ho molti amici calabresi docenti di valore nella mia Università . E so che questo mi aiuterà ad affrontare con forza il nuovo impegno".
Nella foto l'ospedale Tiberio Evoli di Melito Porto SalvoEtichette: Cronaca, In Calabria
postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 8:11 PM,
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