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La presidente della Commissione regionale Pari Opportunità scrive ai partiti politici

«In occasione delle prossime elezioni, la Commissione pari opportunità del Consiglio regionale della Calabria rivolge un pressante invito ai Partiti politici affinché rimuovano le rigidità che ostacolano, o comunque rendono difficile, l’accesso delle donne nelle Istituzioni.» Inizia così la lunga lettera inviata dalla Presidente della commissione Pari Opportunità ai partiti politici. Antonia Lanucara auspica «che nelle liste vengano inserite, in postazione adeguata, sia le donne che, seppur mai incluse nei vari livelli istituzionali, si sono comunque spese senza alcun risparmio nel sociale, nel sindacato, nella vita civile, in una battaglia di cuore e di mente alimentata soltanto dalla passione politica, sia quelle donne che già da diverse legislature hanno rappresentato concretamente le esigenze della vita reale, combattendo a favore della legalità e dell’etica, senza cedere a compromessi e dunque a sostegno della qualità della vita» La missiva continua partendo dal presupposto che « Le donne non chiedono una divisione di poteri» ma una « condivisione di responsabilità: e stavolta, di responsabilità pubbliche, non più soltanto private». La presidente, poi conclude: «Le donne non sono una minoranza da tutelare: costituiscono una maggioranza da valorizzare, per rendere compiuto il processo democratico. Le donne avvertono forte l’urgenza di una riforma politica, culturale, con cui si possa affermare il punto di vista di genere. E di questa riforma i partiti devono essere convinti assertori, se sono espressione della volontà generale. Se il dato di genere continuerà a risultare ancora assente dall’universo politico, la disaffezione delle donne nei riguardi della politica aumenterà: Per dirla con Hans Kelsen, "a lungo andare, chi è condannato a non esercitare nessuna influenza, ovvero a non sentirsi rappresentato, rinuncerà a partecipare alla formazione della volontà generale, togliendo alla maggioranza, con ciò, il suo carattere stesso di maggioranza".»

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 8:03 PM,

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