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Iniziativa della Cgil e dell'associazione Volley Saline

NO al carbone, SI al solare!
E' questo lo slogan che la squadra di pallavolo del Saline porterà stampato sulle magliette dei giocatori.
Per dire un NO secco ai danni devastanti all'ambiente e alla salute della popolazione, derivanti dalla centrale a carbone che la società svizzera Sei vuole costruire nell'area dell'ex Liquichimica.
E per dire un SI alla centrale solare, sinonimo di sviluppo pulito, sano, come la vita sportiva che conducono i giocatori dell'associazione sportiva salinese.
Questa iniziativa di comunicazione sociale, voluta dal sindacato Cgil rappresentato dal segretario provinciale Francesco Alì, ha lo scopo di sensibilizzare ancora di più l'opinione pubblica sul problema.
E' stato scelto uno slogan da inserire nelle magliette dei giocatori del volley di Saline, per veicolare un messaggio di vita sana, di rispetto dell'ambiente che ci circonda.
In ogni gara, dunque, gli atleti del Volley Saline porteranno stampato sulle magliette " NO AL CARBONE, SI AL SOLARE" che tutti gli spettatori potranno vedere.
Il direttore sportivo della società sportiva salinese, Salvatore Verduci, la cui squadra milita nel campionato di prima divisione maschile provinciale, ha aderito a questo connubio per portare nei palazzetti provinciali dello sport lo slogan, e invitando tutti a fare un "muro", non soltanto sportivo, contro il carbone.
Bisogna che chi vuole investire sui nostri siti accetti uno sviluppo sostenibile, nel rispetto del territorio, dell'uomo e della natura.
Francesco Alì ha chiesto da tempo alla Regione un tavolo di concertazione per discutere della creazione di una centrale solare a Saline, sul modello di Crotone, desiderio già manifestato dal presidente Agazio Loiero, che è alla ricerca di un sito per sfruttare l'energia solare come fonte alternativa di energia, viste le risorse che la Calabria offre in questo settore.
Le associazioni ambientaliste, quelle del comune di Montebello e la popolazione non vuole questa centrale. E neanche la Regione (che ha messo al bando con legge il carbone) e la Provincia.
Ma questi Enti debbono prendere decisioni ufficiali per il NO e per i progetti alternativi, in modo che la gente dorma sonni tranquilli e non venga più a subire decisioni che non rispettano il volere del territorio.
Il comune di Montebello e i rappresentanti comunali, a tutt'oggi, non hanno espresso atti ufficiali (sia di giunta che di consiglio) che prendano posizioni nette contro la centrale, ma continuano a fare il gioco delle tre scimmiette (non vedo, non sento e non parlo).
E' una cosa inaudita, visto che la società svizzera Sei sta andando avanti nel progetto di impatto ambientale.
Cari visitatori, è giunto il momento che i nostri politici comunali escano allo scoperto, affinchè si sappia chiaro e tondo se sono contrari alla centrale a carbone, o tramano a favore della Sei.

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postato da Miguel Cervantes; alle 8:19 PM,

1 Comments:

At 11:20 AM, Anonymous Anonimo said...

meraviglioso

 

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