Le elezioni politiche hanno fotografato un paese che ha voluto fortemente cambiare pagina bocciando la precedente esperienza dell’Unione in modo inequivocabile. In provincia di Reggio Calabria, le distanze che si sono registrate tra le due grandi coalizioni sono ancora più marcate rispetto al quadro nazionale e questo anche “grazie” ad alcune scelte in tema di candidature fatte dal PD fermo al 34 % in Italia e sprofondato al 27% in provincia di Reggio. Il dato della Calabria rafforza l’idea che in Italia c’è ancora spazio per un grande centro equidistante dalle due più importanti coalizioni, capace di intercettare non solo l’elettorale che non si riconosce nei due poli, ma che diventa interlocutore credibile allorquando la proposta di governo è innovativa,efficace e valida. La scelta di campo compiuta dal gruppo degli iscritti al partito dei Popolari Udeur di confluire nel progetto politico dell’Unione di centro all’indomani dei noti fatti del febbraio scorso, si è verificata vincente e lungimirante. Lo sforzo profuso dagli amici di Pasquale Tripodi è stato al contempo imponente ed entusiasmante, anche perché non era facile motivare i propri aderenti e attivisti su un percorso politico condiviso dalla stragrande maggioranza, ma che non vedeva nelle liste emanazioni dirette del proprio gruppo. I dirigenti, i Sindaci,gli amministratori e tutti gli iscritti si sono impegnati in modo lodevole nei comuni della provincia per far capire agli elettori l’importanza di un voto in una campagna elettorale, che non era per noi solo un test di rilevanza nazionale, ma che è diventato di fatto, il tratto distintivo per capire attraverso i consensi conseguiti dall’Udc e la conseguente analisi del voto, se la base del partito fosse in sintonia con le scelte da noi operate nelle due grandi manifestazioni di popolo tenute all’Odeon il 14 marzo e al Cedir il 1° aprile. Il risultato ottenuto, sia alla Camera che al Senato infatti, in alcune aree dove era più forte la presenza degli ex Udeur è stato eccezionale e ben al di sopra della media conseguita dall’Udc in provincia. Ma in generale in tutti i comuni è stato determinante l’apporto degli iscritti alle sezioni e degli amministratori vicini a Tripodi che sono riusciti a mobilitare uomini e donne per conseguire un risultato che alla vigilia del 1° aprile era assolutamente insperato . Il dato ci conforta e ci soddisfa, dunque, ma ci indica anche bisogna accelerare quei processi di integrazione ancora necessari tra le varie anime che compongono oggi l’Udc per poter formulare nel prossimo futuro ancora meglio una proposta di governo che partendo dalla nostra provincia, riguardi i nuovi assetti della Regione Calabria. In questa direzione un ruolo importante lo sta svolgendo l’On. Pasquale Tripodi che si sta adoperando insieme al Segretario Provinciale Candia per riorganizzare il partito nel reggino, e si sta spendendo in un tour de force in tutti i comuni per studiare ed analizzare le criticità in modo da arrivare al prossimo congresso provinciale con una proposta politica unitaria che superi la logica delle correnti. In questa ottica gli incontri previsti il 24 aprile per la riorganizzazione del movimento giovanile ed il 28 aprile per ricostruire il partito nella città di Reggio e le altre 20 tappe previste a maggio in provincia, vanno nella direzione di rimettere in moto le attività di un gruppo che con queste elezioni ha gettato il seme per un grande partito nazionale fortemente radicato nel cuore della gente.
Paolo Mallamaci Etichette: In Calabria, Politica
postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 9:59 PM,
3 Comments:
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At 7:39 AM,
said...
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soddisfazione di che...gli e' sfuggito il senatore che era l'obiettivo cardine...ergo...i voti li hanno presi ma sono serviti a poco poco...
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At 9:36 AM,
said...
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poverino ma ovviamente che deve dire deve far finta che va bene
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At 11:50 PM,
said...
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che figuraccia..ma poi alla provincia come sono messi??
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