Presentato un libro su Fossato e dintorni
giovedì 19 giugno 2008
Un testo “raccontato” con il cuore di chi ama diffondere il senso della conoscenza e di chi apprende, attraverso questi importanti lavori che lasciano il segno, l’attaccamento verso la propria terra: gli insegnanti dell’Istituto Comprensivo di Montebello Jonico e gli studenti.
Il tutto nato all’interno di un progetto “Ri-Ambientiamoci”, seguito nel dettaglio dalla referente Melina Stellittano e realizzato attraverso la partecipazione di insegnanti e di alunni.
Un progetto condiviso dall’Associazione “I Fossatesi nel Mondo” che ha curato aspetti significativi del percorso, dal consorzio di bonifica e dai cittadini in genere.
Proprio davanti all’emblema di Fossato, Palazzo Piromallo, tutto è stato presentato alla presenza di un numero elevato di partecipanti. Affollatissima la via antistante, così come la piazza nel suo complesso. Presenti stand dal caratteristico addobbo floreale originale ed insolito. Fiori di campo, asparago e infiorescenze secche facevano da cornice.
Il prof. Antonino Franco, moderatore della serata, con la sua non comune capacità di trasferire entusiasmo e coinvolgimento ha definito il quadro generale del tema fino al punto di intravedere la presenza della luna e di proporre alla stessa un applauso.
E così come si è notata la presenza del piccolo satellite della terra è stata notata anche l’assenza delle istituzioni. In ogni caso la serata è andata avanti in modo molto sereno tra chi veniva da fuori e chi invece dai centri vicini. “Paese meraviglioso e paesaggio stupendo, commentavano in tanti, purtroppo la strada lascia molto a desiderare”. E proprio nel testo la particolare vicenda della strada viene ripresa, così come fa notare Fabio Macheda, che in prima persona ha curato l’aspetto fotografico del testo e non solo. “Diverse interrogazioni parlamentari nel lontano passato hanno ribadito posizioni in tal senso”.
E se da un lato i politici del passato si interrogavano sul futuro dell’entroterra al tavolo dei relatori composto da Domenico Pellicanò (Presidente dell’Associazione “I Fossatesi nel Mondo”), dal prof. Salvatore Dieni, dalla prof.ssa Nella Tripodi, dall’ins. Melina Stellittano e dall’avv. Francesco Praticò (dirigente scolastico Istituto comprensivo di Bova Marina) c’era chi si interrogava sul senso di un libro che parte dal passato per comprendere il presente con l’intento di definire i tratti del futuro.
L’opera rappresenta un vero e proprio lavoro di ricerca così come affermato da Pellicanò ma è anche uno speciale spaccato di vita che narra le sensazioni del cuore, così come sostenuto dalla Tripodi ed è al contempo collante tra passato e presente così come indicato dalla Stellittano. Infine è il modo migliore per raccontare un “pezzo” di storia perché parla il linguaggio di chi sta imparando a scoprire il presente e a costruire il futuro così come affermato da Praticò.
Insomma un modo per lasciare una traccia significativa così come sottolineato dal prof. Antonino Sandalone della Cisl e un modo per ridisegnare il presente ed il futuro così come affermato dalla prof.ssa Angela Misiano responsabile del laboratorio di Astronomia del Liceo Scientifico L. da Vinci di Reggio.
Un libro per intravedere nuova luce, quindi, o meglio un libro per intravedere nuove stelle che lasciano spazio a tutti e principalmente a chi intende essere attore del proprio futuro.
E’ un modo, questo, così come affermato nelle conclusioni dal prof. Domenico Aquilino, di dire che “il mondo dei giovani esiste”.
Una serata, quindi, significativa, ricca di contenuti e di messaggi; una serata di cultura e di emozione così come la possibilità di vivere nel posto in cui la storia dell’entroterra si costruiva giorno dopo giorno.
Una serata che ha trasmesso un vero messaggio: insieme si possono realizzare i sogni che rappresentano il motore della vita. L’importante è essere presenti, essere attori, così come i ragazzi. Loro vanno sempre accompagnati per mano e non lasciati mai soli. Ciò che si è realizzato è sintesi di una grande sinergia.
Tratto dal Blog "Montebello Jonico Area Grecanica" del giornalista Vincenzo Malacrinò
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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 1:36 PM,