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Cronaca di un consiglio comunale rissoso che rifà le nomine alla Comunità Montana Versante dello Stretto e perde il suo assessore


Nella seduta del Consiglio comunale di Montebello Ionico del 27 ottobre 2005, se ne sono viste di tutti i colori (al di là dei colori politici, però!).
Ma iniziamo con ordine. Alle ore 15.30, ora fissata per l’apertura del consiglio, in aula è presente soltanto il consigliere di opposizione ed assessore alla Comunità Montana Versante dello Stretto, Ugo Suraci. Passano i minuti e i rimanenti rappresentanti del popolo cominciano ad arrivare. Il Sindaco entra alle ore 15.55, così la seduta può incominciare alle ore 16.00.
Due i punti all’ordine del giorno: la nomina dei rappresentanti del comune alla Comunità Montana e la scadenza della convenzione della tesoreria comunale con la banca Monte dei Paschi di Siena. E’ evidente che é il primo punto a suscitare l’attenzione dei consiglieri e del pubblico presente, se di pubblico si può parlare (solo 5 persone presenti, più i due vigili urbani di servizio).
Comunque si inizia col ricordare il barbaro assassinio del Vice presidente del Consiglio regionale On. Francesco Fortugno con un minuto di raccoglimento.
Poi si entra nel vivo del dibattito. Bisogna rifare le votazioni per eleggere i rappresentanti alla Comunità Montana, questa volta in modo separato tra maggioranza e minoranza, in quanto le precedenti, svolte contestualmente nel 2004, erano state invalidate dal TAR e in ultimo dal Consiglio di Stato.
L’assessore uscente Suraci, eletto all’epoca con i voti di due componenti della maggioranza, afferma il suo diritto di votare se c’è una votazione, perché nessuna legge degli enti locali lo nega.
E qui inizia una scaramuccia con Mimmetto Barbaro che non possiamo e ci rifiutiamo di riportare integralmente, perché piena di parole indecorose per essere dette in un Consiglio comunale. Si è superato, infatti, il limite della decenza! Le parolacce e gli scambi di battute tra i due non hanno freno, tra le facce attonite dei consiglieri e soprattutto delle due donne presenti in aula, che evidentemente fanno finta di non aver udito. Barbaro accusa Suraci di aver conservato in modo illegittimo la carica di assessore alla C.M., andando contro gli interessi del popolo di Montebello, per non essersi dimesso appena il TAR gli ha dato torto.
Si assiste alla frantumazione dei due gruppi di opposizione, se mai si può parlare di opposizione. I due gruppi (“Centrosinistra Unito per Montebello” di Barbaro e “Sviluppo è Solidarietà” di Suraci) risultano infatti costituiti di due consiglieri ciascuno, con l’aggiunta di Praticò che, eletto nel gruppo di Barbaro, ha aderito tempo fa al gruppo misto, pur rimanendo nella Margherita. Un'occasione sprecata, quella di confermare l'assessore di Montebello alla C.M. e nello stesso tempo ricompattare la minoranza in consiglio.
Perchè è chiaro che un'opposizione credibile è un elemento insostituibile della democrazia e ciò giova anche alla maggioranza che governa. Adesso invece la minoranza a Montebello è sfilacciata, non può garantire il suo ruolo e la maggioranza non è più stimolata dai controlli consiliari.
Ma ritorniamo alla seduta. Vengono scelti due volontari come scrutatori: l'avv. Giuseppe Cuzzucoli per la maggioranza e il rag. Santo Federico per la minoranza. Gli occhi dei presenti assistono a due votazioni che definire non corrette è il minimo che si possa dire.
Descriviamo queste votazioni come sono avvenute. Lo scrutatore di turno prende in mano i bigliettini dalle mani del Sindaco, li passa ai consiglieri che votano stando seduti ognuno al proprio banco (Il consigliere accanto può sbirciare e vedere come vota chi sta al suo fianco). Poi ripassa tra i banchi, riprende i foglietti e li consegna alla segretaria, che sta seduta accanto al posto del Sindaco Loris Nisi. Risulta palese a tutti che in questo modo non è assicurata la segretezza del voto. Non solo. In teoria sia lo scrutatore, sia la segretaria che ha in mano i bigliettini, li potrebbero sostituire con degli altri.
Non vogliamo accusare nessuno, né mettere i dubbio la serietà di chicchessia, però una votazione regolare avrebbe dovuto prevedere i seguenti elementi: 1) Una piccola cabina o un posto tale in cui ciascun consigliere, si esprimesse in modo veramente segreto, al riparo degli sguardi degli altri. 2) Un’urna per le votazioni, dove i consiglieri depongono direttamente la loro scheda all’interno. 3) La visione, a chi assiste alla seduta, di cosa vi è scritto sulle singole schede: chi procede allo scrutinio, dovrebbe prenderle dall’urna una per una e mostrarle a tutti. Così che tutti possono seguire la conta dei voti in modo trasparente. Non è successo nulla di tutto questo.
Non sembra certo di assistere ad un consesso istituzionale,mancano, ai nostri occhi, dei simboli che ci erano abituali in queste occasioni e che, stranamente, non vediamo: il crocifisso, la bandiera italiana, il gonfalone del comune. Che ci siano dei musulmani o dei simpatizzanti della Lega Nord tra i consiglieri, ci siamo detti? Ma no, non è possibile! Sarà stata una dimenticanza. Una dimenticanza (gravissima) delle istituzioni, che dimenticano i simboli delle istituzioni.
Alle ore 18.50 il Sindaco dà lettura del risultato: per la maggioranza confermati gli eletti precedenti Foti (voti 6) e Principato (voti 5), con l’ex assessore Minniti che vota se stesso (voto 1) in quanto, come affermato nella dichiarazione di voto, non ha visto dialogo tra i due rappresentanti della Comunità Montana e il consiglio comunale; per la minoranza, viene eletto l’avvocato Praticò, del gruppo misto, con 3 voti, mentre Suraci ne prende 2. E’ il caso di dire, che tra i due litiganti (Barbaro e Suraci), il terzo (Praticò) gode!
Il secondo punto si decide in soli 10 minuti: riconfermata la convenzione con la banca Monte dei paschi di Siena con voto unanime di tutti i consiglieri.
L’ex assessore alla Comunità Montana, Ugo Suraci, augurando buon lavoro ai nuovi componenti di Montebello, legge una lista di opere inserite, anche con il suo contributo, per il territorio del nostro comune da completare in più bilanci. Per esempio, la strada Montebello - S.Elena, quella Fossato- Campi di S. Antonio - Motta e la strada Masella-Placa. Insomma, alcuni milioni di Euro da spendere sul territorio montano del nostro Comune. Suraci ha suggerito ai nuovi componenti di seguire queste opere, invece di perdere tempo a tentare di progettarne altre.
E su questo consiglio da buon padre di famiglia, possiamo essere d’accordo.
Ma ci chiediamo: visto che il nostro comune, con questa votazione scellerata, ha in pratica perso l’assessorato alla comunità Montana V.d.S., chi tra i nostri rappresentanti sarà in grado di confermare nei bilanci queste opere che ci riguardano? Secondo noi, nessuno! Ma, saremo contenti di essere smentiti dai fatti.




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postato da Anonimo; alle 9:59 PM,

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