Kerry Kennedy, figlia del senatore americano Robert Kennedy, assassinato nel 1968, e presidente della “Rfk Center for human right foundation (Fondazione Robert Kennedy per i Diritti Umani), ha fatto visita agli studenti di Locri. Un incontro storico, quello avvenuto nell’aula magna del liceo “Zaleuco”. Ha inviato messaggi importanti, la signora americana: “Gli studenti di Locri sono un esempio da imitare perché hanno avuto il coraggio di scegliere la strada della Libertà e di chiedere giustizia. L’auspicio che gli adulti ed anche gli stessi americani imbrogliati nella vicenda della guerra in Iraq dall’amministrazione Bush, sappiano fare la stessa cosa”. Sono stati quattro i giorni di permanenza in Italia della signora Kennedy, uno dei quali trascorso nella nostra zona. Ha detto il presidente della Regione Loiero che l’ha accompagnata, che ella non si è fatta pregare, appena ha ricevuto l’invito, per incontrare quegli studenti che dopo l’assassinio di Francesco Fortugno, vice presidente del consiglio regionale, sono scesi in piazza a sfidare la ‘ndrangheta con i loro lenzuoli bianchi e lo slogan “adesso ammazzateci tutti”. Kerry Kennedy ne sa qualcosa di cosa significa battersi per i diritti dove essi sono calpestati o negati. Suo padre Robert, che si batteva per i diritti civili, venne assassinato impedendogli di realizzare il suo sogno da Presidente degli Stati Uniti. Kerry ha ricordato le parole del padre: ”Il coraggio morale è una rarità. Ma serve per il cambiamento”. Kennedy come Fortugno, la signora Kerry come la signora Laganà: cambiano i tempi, cambiano i soggetti, ma il tema della violenza criminale, che vuole negare i cardini della società civile è sempre in agguato e bisogna tenersi pronti a combatterla. Kerry ha l’interprete, ma la lotta alla criminalità non conosce differenza di lingua. La vedova Laganà ha ringraziato la donna americana, anch’essa vittima della mafia, per aver voluto essere presente a Locri e offrire la propria solidarietà a chi è stato colpito negli affetti più cari. Così come ha fatto il Sindaco di Locri, Carmine Barbaro e come hanno fatto gli studenti accorsi in massa. Kerry Kennedy sarà al fianco di tutti questi ragazzi di Locri e di tutti coloro che intendono battersi in difesa dei diritti civili che in Calabria, per effetto della criminalità, sono a rischio. Kerry si è detta ammirata per il coraggio dimostrato dagli studenti di Locri nel ribellarsi alla ‘ndrangheta, tanto da affermare che i loro slogans saranno inseriti nel volume “Voci contro il Potere” che raccoglie le testimonianze di chi nel mondo si ribella ai soprusi e che sarà dedicato proprio ai ragazzi dell’istituto.
postato da Anonimo; alle 7:15 PM,
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