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La nuova legge elettorale non piace alla chiesa calabrese

La nuova legge elettorale “spacca il legame con il territorio. Il politico, d’ora in poi, sarà sempre più invitato a guardare soprattutto ai palazzi romani e non alle realtà locali della propria terra, cercherà il placet in alto e non il legame con la gente, dimenticandone i drammi e le angosce. Sarà più spinto al consenso che all’eroismo." E' questo il giudizio che esprime sulla nuova legge elettorale, voluta dal governo della Casa della Libertà, il vescovo di Locri, mons. Giancarlo Bregantini, concludendo i lavori della Prima settimana sociale delle 12 diocesi della Calabria.
A giudicare da queste parole sembra proprio che la chiesa calabrese chieda alla politica un cambiamento di rotta radicale. Tale richiesta non può che essere condivisa da ogni persona che abbia un minimo di buonsenso. E' indegno, in una democrazia civile, limitare drasticamente la libertà di scelta dell'elettore solo perchè una parte politica ritiene conveniente per se stessa che sia così.

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 3:04 PM,

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