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"Cartelle pazze", esposto alla Procura

L'Unione consumatori vuole chiarezza sulle notifiche che piovono sui cittadini

"Cartelle pazze", la sede reggina dell'Unione consumatori vuole vederci chiaro sul fenomeno oramai diventato consueto e a scadenza periodica. Per questo motivo l'Unione consumatori ha presenta un esposto alla procura della Repubblica. Le cosiddette "cartelle pazze" che non risparmiano i contribuenti in regola con i pagamenti, sono recapitate anche nei casi in cui, addirittura, è avvenuta la prescrizione. A tal fine, l'avvocato Antonella Condemi, legale dell'associazione ha inoltrato un esposto in procura per accertare eventuali responsabilità penali nelle notifiche delle cartelle, inviate indistintamente a numerosi cittadini ed in gran parte risultate pagate, prescritte o annullate in autotutela. «Basta con il continuo reiterarsi di queste inutili vessazioni (Ici, canone acqua ecc.), - sostiene l'avvocato Condemi - poste in essere in dispregio di norme costituzionali, tributarie e violando perfino i minimi standard qualitativi che ogni carta di servizi dovrebbe prevedere per evitare che si ripetano meccanismi vessatori nei confronti dei contribuenti». L'Unione consumatori, che ha raccolto numerose segnalazioni di cittadini che denunziavano di aver ricevuto "cartelle pazze", chiede che vengano sanzionati severamente tutti quei comportamenti scorretti tenuti nei confronti dei contribuenti e, inoltre, sollecita gli Enti interessati ad un maggior rispetto per i diritti degli stessi. «L'invio indiscriminato delle cartelle pazze" - rimarca il presidente regionale dell'Unione consumatori, avvocato Saverio Cuoco - si è configurato come una punizione di massa ed è cosa diversa dal colpire gli evasori». Secondo l'avvocato Antonella Condemi, il Comune ha gli strumenti per poter procedere ad accertamenti e valutazioni corrette e conformi alle somme che i singoli cittadini dovrebbero pagare sia per l'Ici, sia per il canone acqua. Se c'è la volontà, si possono individuare i presunti evasori, invece si ripete la solita storia, quella di un'azione a tappeto che coinvolge tutto e tutti, con contestazioni e sanzioni generalizzate.
p. d'a.
Tratto da "Il Quotidiano di Calabria"

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 11:48 AM,

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