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Gratteri agli studenti: «Studiare è l’unica arma che vi è rimasta»

Nell’ambito della seconda giornata di formazione sulla legalità, il magistrato Nicola Gratteri ha incontrato sabato mattina le numerose rappresentanze degli studenti delle scuole superiori della regione in un momento di confronto nella sala del Consiglio regionale che sarà intitolata alla studentessa Federica Monteleone, giovane vittima della malasanità calabrese. La sequenza degli interventi si è aperta con il professor Guido Leone dell’ USR Calabria, che ha parlato del protagonismo studentesco nel percorso di scardinamento dell’illegalità, della necessità di dare più spazio propositivo ai giovani sulle problematiche della loro condizione, delle campagne di prevenzione del bullismo e del bisogno impellente di legalità politica e sociale in virtù della quale tutti devono testimoniare comportamenti coerenti. «Il ruolo della scuola, - ha aggiunto Leone - sembra oggi vacillare rispetto al dirompente fenomeno mafioso e vive un reale rischio educativo: dire no alla prepotenza mafiosa è la scommessa della nostra scuola oggi». Giuseppe Fontana, presidente della Consulta provinciale studentesca reggina, ribadisce a nome della comunità che rappresenta il no assoluto a ogni forma di sopraffazione e illegalità. Il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Bova ha confermato l’impegno del Consiglio sugli stessi temi, illustrando alcune iniziative per un futuro di valori forti e produttivi. In particolare, l’investimento di un quarto del bilancio regionale per finanziare uno stage retribuito a favore di giovani laureati disoccupati nei 409 comuni della regione. Il giornalista Antonio Nicaso, co-autore con Gratteri del libro”Fratelli di sangue”, ha invitato i giovani all’ascolto, a non farsi condizionare da idoli e falsi miti, per crescere liberi, rispettosi delle regole etiche giuste contro l’etica mafiosa distorta, esortando a credere nello studio come valore che in questa società può fare la differenza. Il magistrato Nicola Gratteri entra nello specifico del fenomeno mafioso odierno e dei suoi altissimi interessi nell’ambito del narcotraffico e ribadisce la necessità di coerenza da parte delle istituzioni per risultare ancora credibile presso la comunità. La conclusione è anche per lui un’esortazione ai giovani: conoscere il passato aiuta a comprendere il mondo degli adulti, a riconoscere l’abuso. La cultura rende liberi nelle scelte e nel pensiero. «Studiate, e poi stanate i politici che vi usano per i loro fini. Studiare è l’unica arma che vi è rimasta». Una sfida tutta da raccogliere.
Daniela Iaconti
Tratto da Calabria Ora

Nella foto il Magistrato Nicola Gratteri

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 1:32 PM,

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