Era intervenuto per cercare di sedare una rissa al termine della gara tra Cancellese e Sammartinese, la societa' di cui era dirigente, ma un violento calcio al collo lo aveva ucciso. Ermanno Licursi era morto cosi', il 27 gennaio scorso, sul campo di Luzzi, al termine di una gara del campionato di terza categoria calabrese. Alla rissa avevano partecipato giocatori e tifosi entrati in campo dalle tribune. Licursi aveva cercato di riportare la calma, ma per tutta risposta, come ha accertato poi l' autopsia, aveva ricevuto un violento calcio al collo che aveva provocato una lesione alla carotide con conseguente emorragia interna. L' uomo era riuscito a rientrare negli spogliatoi ed a scambiare poche parole con un altro dirigente della sua squadra, ma poco dopo si era accasciato a terra ormai privo di vita. I carabinieri della Compagnia di Rende, una volta identificate le persone che avevano partecipato alla rissa, una ventina in tutto, sono poi risaliti alle singole responsabilita', individuando sei persone come quelle maggiormente coinvolte nella morte del dirigente della Sammartinese. Tra loro anche due giocatori della Cancellese, entrambi diciannovenni, uno dei quali era squalificato, ma aveva seguito ugualmente la sua squadra, assistendo all' incontro dalle tribune. Nei giorni scorsi i carabinieri, ultimato il loro lavoro, avevano presentato un rapporto al sostituto procuratore della Repubblica di Cosenza, Adriano Del Bene. Stamani gli arresti. Dopo la morte di Licursi, il comitato regionale della Calabria della Figc ha anche escluso la societa' Polisportiva Cancellese dal campionato di terza categoria e da ogni altra attivita'. (ANSA)
Nella foto Ermanno Licursi il dirigente della Sammartinese ucciso durante una rissa sul campo di calcio.Etichette: Cronaca, In Calabria, Sport
postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 2:52 PM,
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