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Elezioni a Melito, stravince "Vivere Melito" del sindaco Giuseppe Iaria

Considerazioni su una vittoria schiacciante tra luci ed ombre
Giuseppe Iaria, ragioniere,60 anni, DS, si è confermato sindaco a Melito di Porto Salvo con la lista "Vivere Melito".

Nel 2002 aveva ottenuto 3959 voti, adesso ne ha incamerati 5386, che equivalgono al 74,8%.

Ha fatto terra bruciata delle altre due liste, quella di Luigi Marcianò ("Margherita") attestatasi a 1105 preferenze con il 15,3%, e quella di Domenico Vincenzo Vinci fermatasi a 485 voti, pari al 6,7%.

Tutti e tre i candidati a sindaco hanno avuto più voti rispetto a quelli totali dei candidati delle loro liste: + 143 Iaria, + 130 Marcianò e + 49 Vinci, ma anche in questo caso l'ha spuntata sempre il sindaco uscente Peppe Iaria.

Molte luci per la lista vincente. Innanzitutto il risultato strabiliante ottenuto. E non diciamo che era prevedibile o preventivabile: in politica niente è scontato prima del voto, nel segreto dell'urna. Il fatto è che Iaria ha avuto dei candidati fortissimi, "cavalli politici" di razza, che hanno portato moltissima acqua al mulino di "Vivere Melito", anzi hanno costruito un torrente che è sfociato nella diga del Menta, distruggendo le coltivazioni degli avversari. Una squadra fortissima che ha seminato ottimamente, raccogliendo ogni possibile frutto.

Il primo degli eletti in assoluto è l'ex assessore comunale e vice presidente della provincia Gesualdo Costantino, con 601 preferenze. Seguono Pansera Antonio (433), Latella Giuseppe (387),Meduri Giuseppe Salvatore (371), Sinicropi Concetta (339) ,Vinci Carmelo (276) ,Nastasi Annunziato (246) , Praticò Domenico (242), Misitano Francesco (236), Pulitanò Beniamino (231), Minniti Giuseppe Salvatore (218), Serranò Giovanni (209), Orlando Domenico (202) che, insieme al sindaco Iaria, compongono la nuova maggioranza di governo comunale.
Trombati eccellenti ci sono stati in questa lista vincente, basti pensare a Domenico Scambia, presidente del consiglio della Comunità Montana Capo Sud, ed a Praticò Francesco detto Ciccino, assessore alle attività produttive dello stesso Ente.
Ombre sulla coalizione vincente ci sono state.
Citiamo il rifiuto di Iaria ad un incontro tra i 3 candidati alla carica di sindaco proposto dal candidato Vinci. Il sindaco Giuseppe Iaria non ha dimostrato, in questo caso, amore per la democrazia ed il confronto politico, e assunzione di responsabilità. Si è defilato alla proposta di Vinci, che invece era interessantissima.
Altra ombra (gravissima e per certi versi inammissibile) la candidatura dei due ex consiglieri di opposizione Minniti Giuseppe Salvatore e Giovanni Serranò, con la lista del sindaco uscente. In questo caso la legislatura melitese appena trascorsa ha confuso i ruoli tra maggioranza ed opposizione e si è dato corpo ad una situazione di trasformismo politico da condannare senza appello.
La terza ombra è stata messa in campo dal candidato Vinci durante la campagna elettorale e riguarda, come lui stesso ha affermato, "fatti poco edificanti che stavano portando il paese al terzo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose". Sta alla nuova maggioranza scacciare queste ombre e soprattutto alla nuova opposizione garantire quel controllo e separazione dei ruoli che è vitale in una democrazia. Vedremo in seguito cosa accadrà.
La Margherita ha ottenuto 5 dei 7 seggi spettanti all'opposizione: oltre al candidato a sindaco Luigi Marcianò, fanno parte del consesso melitese Benedetto Francesco (197), Benavoli Damiana (169), Zappia Antonio (130) e Martino Pasquale (128). Per la terza lista in ordine di voti, cioè "Forza Lavoro", sono entrati in consiglio il candidato a sindaco Domenico Vinci e Rappocciolo Pasquale (111).
Non mancano le ombre nemmeno nelle due liste perdenti: infatti, spulciando tra le liste, ben 9 candidati (3 della "Margherita" e 6 di "Forza Lavoro") risultano con 0 (zero) voti!!! Come è potuto accadere? Neanche i candidati si sono votati, e si può supporre il peggio, cioè intimidazioni. Durante la campagna elettorale, il candidato a sindaco Vinci aveva parlato di candidati che si trovavano la mattina e scomparivano la sera, riferendosi alla sua lista. C'è lavoro per Sua Eccellenza Prefetto De Sena, nel capire come stanno realmente le cose.
Soltanto due donne in consiglio (alla faccia delle pari opportunità): Sinicropi Concetta della maggioranza, e Benavoli Damiana, dell'opposizione. Almeno la parità si è prodotta in consiglio comunale...con una donna da una parte, e una dall'altra.
Marcianò ha dichiarato: "Saremo una minoranza costruttiva ma critica, per rappresentare i cittadini liberi, quanti credono nei valori e quanti ci hanno legittimato a sedere in consiglio comunale". L'altro perdente Vinci ha detto:" Per noi l'importante non è vincere o perdere, ma non perdere sentimenti, passioni, idee e valori. Saremo una minoranza ferma e costruttiva, a difesa dei valori che sempre abbiamo sostenuto".
Adesso il primo atto su cui tutti punteranno gli occhi sarà la nomina, da parte del sindaco Iaria, dei sette assessori.
Verrà garantito l'ordine risultante dai voti di preferenza? Ci sarà spazio per qualche escluso o addirittura per qualche esterno alla lista "Vivere Melito"?
E ancora: le opposizioni marceranno unite o andranno divise, ognuna per conto suo?
Staremo a vedere cosa accadrà.
(Nella foto il nuovo sindaco Giuseppe Iaria)

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postato da Miguel Cervantes; alle 10:17 PM,

1 Comments:

At 10:10 AM, Anonymous Anonimo said...

Sul risultato di Melito c'è poco da ragionare...trattasi di plebiscito!
Sulle luci e le ombre sono un pò meno d'accordo...
GLi "0" che sono comparsi tra le preferenze delle altre due liste sono da addebitare al fatto che non avendo trovato candidati a Melito e volendo comunque presentare la lista consapevoli che si sarebbero spartiti i seggi spettanti alla minoranza, hanno candidato gente non residente che quindi non ha fatto campagna e non si è potuta nemmeno votare...

 

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