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Sei aziende Calabresi nella top 100

Cento i casi selezionati in tutti i settori di attività come esemplari della realtà produttiva italiana che funziona, e sei le imprese calabresi segnalate tra le eccellenze. Il presidente dell’Eurispes Calabria, Raffaele Rio:«Sono casi di successo aziendale che per storia, mission d’impresa, capacità di innovazione di processo e di prodotto, qualità dei processi organizzativi spiccano nel panorama economico del nostro territorio». Ci sono anche sei realtà calabresi tra le cento imprese selezionate da Eurispes nel “Rapporto Nostra Eccellenza” presentato nei giorni scorsi nella Sala Conferenze della Biblioteca Nazionale Centrale a Roma. Tra i cento casi selezionati dall’istituto di ricerca ci sono il Centro di solidarietà “Il Delfino” (nella categoria Istituzioni, Enti e Associazioni), la Biocontrol srl, l’azienda agricola “Coretto”, Ecologia Oggi srl, la Distilleria Fratelli Caffo srl e la Target Euro (nella categoria Imprese).
«Abbiamo monitorato le principali aree produttive e le più significative esperienze imprenditoriali e associative della Calabria – ha precisato Raffaele Rio - per segnalare quelle realtà che rappresentano la metafora di un’economia che funziona nonostante le tante e gravi difficoltà del ciclo economico, i ritardi organizzativi e culturali, le pastoie della burocrazia: tutti fattori che comprimono le occasioni di sviluppo». Lo ha detto Raffaele Rio, presidente di Eurispes Calabria presentando oggi presso la Casa delle culture di Cosenza il Rapporto "Nostra Eccellenza", elaborato da Eurispes con il contributo di British American Tobacco Italia, che vede la Calabria al sesto posto nella classifica delle imprese di successo dopo Puglia, Lazio, Campania, Toscana e Umbria. Un notevole passo in avanti considerato che lo scorso anno erano soltanto due le aziende calabresi premiate tra le eccellenze italiane (Giacinto Callipo conserve alimentari Spa e Azienda Amarelli).
«Il processo metodologico utilizzato non si è limitato esclusivamente alle logiche del fatturato e della contabilità aziendale. I parametri impiegati che hanno determinato la scelta finale sono stati numerosi. La spinta individuale al miglioramento, la capacità di rappresentare la genialità italica, la capacità di innovazione e di adattamento ai mercati internazionali, la qualità sociale delle relazioni con il territorio di insediamento, la rappresentatività territoriale, la produttività e la capacità di generare un indotto non solo nei settori della manifattura tradizionale ma anche nei settori della cultura, dell’ambiente e dello sviluppo turistico, i contenuti simbolici del marchio e la qualità del clima aziendale interno».

Fonte DNANEWS

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 12:01 AM,

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