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La regione Calabria incontra Confidi contro il caro tassi

Nei giorni scorsi sono divampate le polemiche attorno al costo che il denaro ha in Calabria. I tassi d'interesse applicati dalle banche pongono le cinque province calabresi, secondo i dati forniti da Bankitalia, agli ultimi posti di un elenco di 103 province italiane: sono i più alti del Paese. Chiaramente ciò è fortemente penalizzante per l'intera collettività e, soprattutto, per l'imprenditoria calabrese, di conseguenza incidendo negativamente sullo stesso sviluppo economico del territorio. Nella ferma intenzione di superare questa situazione critica, l'Assessore alle Attività Produttive Pasquale Tripodi, facendo proprie le preoccupazioni del Presidente Loiero e del Presidente di Confindustria De Rose, si è immediatamente attivato per cercare possibili soluzioni e rispondere, con fatti concreti, ad una così sfavorevole politica bancaria. Con l'obiettivo, dunque, di accrescere la forza delle imprese nella contrattazione con le banche e ridurre, al contempo, la capacità di queste ultime di applicare tassi di interesse così elevati, si sono tenute due importanti riunioni nel corso delle quali il Direttore Generale del Dipartimento, Francesco De Grano, ha incontrato le Associazioni di categoria (nel Tavolo della consulta economico-sociale) e tutti i Confidi regionali (ovvero gli organismi che, sul territorio regionale, hanno lo scopo di agevolare le imprese consorziate nel conseguimento di finanziamenti bancari mediante la costituzione di garanzie collettive). Duranti i lavori sono state consegnate alle parti interessate le proposte di "Regolamento di aggregazione dei confidi" e di "Regolamento del Fondo di Controgaranzia", entrambe previste dall'art. 25 della L.R. n. 7/2006. Tali regolamenti, attuativi appunto della legge, mirano a rafforzare i Confidi regionali attraverso due vie: innanzitutto prevedendo la possibilità - favorita e in parte finanziata dalla Regione stessa - che i confidi calabresi si aggreghino tra loro, così da risultare più forti e più capaci di affrontare ad armi pari le banche operanti sul territorio. In questo senso la Regione Calabria concederà, ai confidi un contributo a fondo perduto pari al 60% delle spese che questi andranno ad affrontare per realizzare le auspicate aggregazioni fino ad un ammontare massimo di € 200.000,00. Per beneficiare delle agevolazioni, i Confidi risultanti dall'aggregazione dovranno avere i seguenti requisiti minimi: a) unità operative in ciascuna delle province della Calabria; b) un fondo consortile o un capitale sociale, interamente versato, non inferiore ad euro 500.000,00; c) un patrimonio netto, comprensivo dei fondi rischi indisponibili e di quelli costituiti mediante accantonamenti di conto economico operanti a fronte di previsione di rischio sulle garanzie prestate, non inferiore ad euro 5.000.000,00. Si permette, inoltre, grazie al Fondo di Controgaranzia che la Regione finanzia con risorse proprie e comunitarie, di esporsi maggiormente nei confronti del sistema imprenditoriale. Il Fondo regionale, infatti, controgarantirà le garanzie che i Confidi dovessero concedere alle piccole e medie imprese, in una serie articolata e completa di casi, tutti volti alla crescita dell'impresa stessa (dall'innovazione e sviluppo tecnologico al miglioramento della competitività; dall'incremento dell'occupazione al miglioramento dell'ambiente sociale; dalla ricapitalizzazione al consolidamento finanziario, ecc.). La Regione Calabria selezionerà il gestore del Fondo mediante una procedura di evidenza pubblica, tra le banche, che esercitano prevalentemente l'attività di garanzia collettiva dei fidi a favore dei soci, gli intermediari finanziari ed i Confidi iscritti nell'elenco speciale di cui all'articolo 107 del D.Lgs. 1settembre 1993, n. 385. Il fondo agirà nel caso in cui i Confidi non eseguano il pagamento in garanzia ai soggetti finanziatori, a causa dell'inadempimento delle PMI. la controgaranzia regionale sarà escutibile direttamente dai soggetti finanziatori ed il Fondo acquisirà il diritto a rivalersi sulle PMI inadempienti per le somme da esso pagate. Sia le Associazioni di categoria che i Confidi hanno espresso grande soddisfazione per entrambe le proposte avanzate dall'Assessorato alle Attività Produttive, da loro viste come la strada giusta per affrontare con forza il problema del credito in Calabria, riuscendo così a renderlo realmente più accessibile e sostenendo in concreto il sistema imprenditoriale.

Comunicato stampa Regione Calabria

Nella foto l'Assessore alle Attività Produttive Pasquale Tripodi

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postato da Bernardino F.L. Cardenas; alle 11:54 AM,

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