Quello che il sindaco Nisi non ha richiesto: la caserma dei carabinieri a Montebello centro Si è riunito a Montebello Jonico l'Osservatorio per la Sicurezza, organo di supporto del Comitato per la Sicurezza e la Legalità, istituito da poco mediante un accordo tra la Prefettura di Reggio Calabria e i comuni del Basso Jonio reggino.
Il fine è quello di creare un consorzio di polizie locali per garantire una maggiore presenza delle forze dell'ordine sul territorio e contrastare così la grande e la micro criminalità.
All'incontro erano presenti il vice prefetto Francesco Campolo, il comandante della polizia provinciale Domenico Crupi, il vice questore del corpo forestale dello Stato Marina Forgione, il sindaco di Melito Giuseppe Jaria, il sindaco di Bagaladi Angelo Curatola, il sindaco di Condofuri Filippo Lavalle, l'assessore del comune di San Lorenzo Leonardo Crea.
Il comune di Montebello era rappresentato dal sindaco Loris Nisi, e dagli assessori Antonino Cilea, Giuseppe Cuzzucoli, Santo Minniti, Eliana Zaccuri, e dal consigliere di minoranza Domenico Barbaro, con il responsabile della polizia municipale Margherita Iamonte.
E' stato da tutti rilevato l'importanza di istituire un Consorzio di polizie municipali, come se questo fosse la soluzione ottimale per fronteggiare la criminalità.
Niente di più sbagliato!
Il compito spetta allo Stato con i suoi mezzi per fronteggiarla. E se lo Stato non fa il suo dovere fino in fondo, c'è poco da fare a livello locale.
Ve lo immaginate un vigile urbano, che non sa usare neanche una pistola, che deve fronteggiare una rapina o inseguire un delinquente colto sul fatto? Quale ordine e quale sicurezza può garantire?
Ci vogliono delle leggi efficaci e dei mezzi che soltanto lo Stato può espletare, specialmente nei confronti del potere mafioso, in auge nelle nostre zone.
Poi è da attuare la più efficiente organizzazione delle forze di polizia sul territorio. Basti pensare al comune di Montebello, dove la caserma locale dei Carabinieri è dislocata a Saline, invece di essere collocata al centro del comune, cioè a Montebello centro, dove aveva la sede anni fa.
Chi si preoccupa di farla ricollocare nella sua sede naturale originaria, per garantire la sicurezza in un territorio vasto come è quello del nostro comune?
Non certo il sindaco Lori Nisi, da 9 anni alla guida del comune di Montebello Jonico.
Un'altra questione importante. Il sindaco di Melito Jaria si è soffermato sull'episodio di violenza nel quale è rimasto ferito gravemente uno scolaro a Porto Salvo, chiedendo più presenza delle forze di polizia.
Certo, il numero e l'efficienza delle forze dell'ordine sono importanti, ma il sindaco di Melito, purtroppo, vive in un paese i coma dal punto di vista sociale e culturale, se centinaia di persone, di fronte al ferimento del bambino innocente, hanno fatto finta di non vedere, non sentire e hanno perso la parola!
Il problema della sicurezza e dell'ordine pubblico è dunque molto complesso ed esige più soluzioni contemporanee da adottare da parte del potere centrale.
Semmai bisogna parlare di riqualificazione della polizia locale (quindi nuove competenze e più mezzi), con compiti di polizia vera e propria, e non soltanto di aggregazione delle polizie municipali, il cui personale non garantisce nei nostri comuni neanche le multe.
Etichette: A Montebello Jonico, attualità, In Calabria
postato da Miguel Cervantes; alle 11:54 PM,
1 Comments:
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At 9:49 AM,
said...
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ma quale osservatorio.... con sta criminalità che dilaga serve l'esercito...
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